L’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro dell’economia e finanze Padoan
Altra interrogazione parlamentare sugli acquisti all’estero di prodotti per il risparmio energetico come coibentazioni, pavimenti, finestre comprensive di infissi, pannelli solari, climatizzatori….E’ un’altra testimonianza della gravità del problema che aveva spinto a metà giugno l’on. Guido Guidesi di Lega Nord (vedi news) a rivolgere una interrogazione scritta al ministro Padoan.
Ora l’interrogazione l’ha rivolta, sempre a Padoan, la deputata di Forza Italia-Partito della Libertà Sandra Savino. Dopo aver richiamato i principi e le modalità di ottenimento delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico ben illustrate dalla documentazione pubblica dell’Agenzia delle Entrate l’on. Savino rileva che “nulla viene invece indicato dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate circa il luogo di approvvigionamento dei materiali utili agli interventi di riqualificazione energetica consentendo di fatto l’acquisto anche presso aziende situate in altri Stati dell’Unione europea, nella fattispecie nei Paesi confinanti quali Austria, Slovenia, Francia”.
E quindi la domanda al ministro: se “sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, anche normative, intenda porre in essere al fine di ridurre il fenomeno descritto, a tutela delle aziende italiane, specificando chiaramente che l’ottenimento della detrazione fiscale è subordinato all’acquisto esclusivo, presso aziende con sede sul territorio italiano, di materiali volti al risparmio energetico”.
Da notare che la deputata non è contro l’acquisto di prodotti esteri ma contro “acquisti fatti presso aziende situate in altri Stati dell’Unione europea”. Quindi con IVA versata all’estero a fronte di detrazioni estremamente onerose per lo Stato italiano e la comunità nazionale. Ma, aggiungiamo noi, c’è di più.
E’ il fatto che gli acquisti fatti all’estero non sono soggetti alla detrazione automatica di imposta dell’8% effettuata da banche e poste sui bonifici per gli interventi di risparmio energetico per i quali verrà chiesta l’agevolazione fiscale del 65%. Di fatto così si è creata una forte disparità di trattamento tra operatori italiani e operatori esteri a tutto vantaggio di questi ultimi.
Per non parlare delle fatture ‘senza IVA’ oggetto dell’interrogazione dell’on. Guidesi.
Il problema degli acquisti di beni per il risparmio energetico all’estero è emerso anche in Francia dove è stato risolto con il protocollo RGE, che prevede (semplifico): verifica della regolarità amministrativa dell’azienda (tasse, Iva e contributi pagati in Francia), corsi di formazione sull’efficienza energetica e verifica di una posa in cantiere (vedi news).
(eb)
Sull’argomento vedi anche:
–-Fatture ‘senza IVA’. L’interrogazione dell’on. Guidesi
-Confessione. Un rivenditore spiega perché…conviene acquistare all’estero
Il meccanismo che sta distruggendo industria e artigianato nazionali
–L’intervento di Valentino Fresia “Che almeno l’IVA rimanga in Italia”
–Broglio, Confartigianato: “”Mercato francese blindato a favore dei produttori locali”
–Associazioni di serramentisti incontrano l’on. Guidesi
–Broglio, Confartigianato: “Bene l’interrogazione parlamentare dell’on. Guidesi”
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