Economia

Francia. Cambiano le detrazioni fiscali dell’ecobonus

Con l’anno prossimo si passa dal credito di imposta (CITE) al bonus di Stato versato direttamente nelle casse dei contribuenti, ma solo quelli meno abbienti

Cambia in Francia il sistema di detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica come il cambio delle finestre, la sostituzione di una caldaia, l’isolamento a cappotto delle pareti o di un tetto. L’obiettivo ora è stimolare le famiglie più modeste a intraprendere i lavori di rinnovamento. La definizione del nuovo sistema di incentivi è in corso tramite una concertazione tra governo e parti sociali che si concluderà il 23 agosto. Tra settembre e ottobre se ne saprà di più.

In sintesi, si passerà dall’attuale sistema di credito d’imposta denominato CITE (Crédit Impôt pour la Transition energétique ovvero Credito di imposta per la transizione energetica) a un bonus di Stato versato direttamente al contribuente al momento di intraprendere i lavori. Il CITE è accusato d’aver mancato gli obiettivi: è risultato troppo caro (20 miliardi di euro in 5 anni di vita) ed è andato a beneficio dei redditi più elevati. Infatti il 50% degli incentivi sarebbe andato a finire nelle tasche del 20% dei contribuenti, quelli più ricchi. E solamente il 10% sarebbe andato alle famiglie dal reddito più modesto che rappresentano il 40% dei contribuenti.

Da questa fotografia nasce il cambio di passo del governo transalpino. Quindi, aiuto diretto e immediato a chi, meno ricco, inizia i lavori di riqualificazione energetica. Dal 1° gennaio 2020 un celibe dovrà avere un reddito non superiore a 20 470 euro se residente nella regione parigina e 14790 euro se residente nelle altre regioni.

Inoltre, così anticipa il giornale economico Les Echos, il governo vorrebbe legare l’entità dell’aiuto ai benefici energetici assicurati: “le sovvenzioni saranno più vantaggiose per l’installazione di una pompa di calore che per la sostituzione delle finestre”. Il bonus di Stato verrebbe versato dall’Anah, Agence national de l’Habitat, Agenzia nazionale per le abitazioni, e sarebbe compreso tra il 15 e i 40 euro al metro per l’isolamento dei muri o la sostituzione dei serramenti, sempre in funzione dei redditi.
Il nuovo sistema entrerebbe in vigore in Francia il 1° gennaio 2020 per i redditi più modesti. Le famiglie a reddito intermedio, pur godendo dei benefici già l’anno prossimo, dovrebbero aspettare il 2021 per ricevere l’aiuto di stato.

E’ utile ricordare che in Francia dal 1° gennaio 2015 i contribuenti possono accedere all’ecobonus solo se le aziende si sono dotate del label di qualità RGE (Reconnu Garant Environnement) che prevede una qualificazione per esami teorici e pratici, ispezioni in cantiere comprese (vedi news). Altro dato da ricordare è che in Francia, praticamente “da sempre”, l’IVA pagata per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica è solo del 5,5%.

a cura di Ennio Braicovich