A spron battuto, visti i pochi giorni a disposizione, la Commissione Bilancio del Senato ascolta le posizioni e le proposte delle parti sociali in merito all'articolo 9 del DL Aiuti quater che ha ridotto l'aliquota del Superbonus al 90%
Sono in corso alla Commissione Bilancio del Senato le audizioni delle Associazioni nel quadro dei lavori sul DDL di conversione del DL Aiuti Quater. Il DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica contiene il ridimensionamento del Superbonus.
Le parti sociali sul DL Aiuti Quater
Qui proponiamo un resumè delle diverse posizioni, molte delle quali convergono su alcuni punti chiave.
Ance
L’associazione degli imprenditori edili ritiene che il Superbonus, nonostante le 19 modifiche legislative avvenute nel periodo 2020-2022, ha avuto comunque uno straordinario effetto espansivo. Il Dl Aiuti Quater ha ridotto l’aliquota dal 110% al 90% in un periodo di tempo molto stretto. La riduzione interviene su lavori già programmati e determinerà un rallentamento degli investimenti. Si compromettono così gli obiettivi legati alla transizione ecologica. Quanto ai crediti bloccati, Ance propone assieme ad ABI di utilizzare gli F24 in compensazione.
Anima Confindustria
Le modifiche al Superbonus introdotte con il Dl Aiuti-quater impattano con forza la filiera della meccanica. Il provvedimento preoccupa molto le aziende del comparto, in particolare su lavori già programmati e appaltati. È quindi essenziale prevedere una serie di correttivi per superare il nodo del tetto ISEE: in un’ottica di rimodulazione del contributo si propone un’aliquota differenziata, al fine di permettere un effettivo accesso all’incentivo per i soggetti beneficiari, prevedendo per gli interventi sulle unità unifamiliari un’aliquota del 90% per i redditi di riferimento fino ai 25.000 euro e del 75% per i redditi al di sopra dei 25.000 euro.
Anima ritiene necessario estendere la deroga introdotta per la CILA e la delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori dal 25 novembre 2022 al 31 dicembre 2022, al fine di garantire un più graduale adattamento al nuovo contesto normativo per i soggetti che si apprestano ad effettuare investimenti in tal senso.
Per garantire regole chiare e armonizzate Anima propone la redazione di un Testo unico degli incentivi per l’edilizia in grado di semplificare e inquadrare in modo organico la disciplina, a favore degli operatori e dello Stato stesso.
Casartigiani
Occorre risolvere il problema dei crediti incagliati e prevedere un acquirente pubblico di ultima istanza. E’ necessario salvaguardare le situazioni dove sono stati sottoscritti dei contratti per il Superbonus e rivedere la scadenza del 25 novembre per la presentazione della Cilas.
CGIL
Segnala la retroattività di molte misure a causa dell’assenza di un vero transitorio all’interno del DL Aiuti Quater. Manca una soluzione relativa al blocco delle cessioni dei crediti e denuncia la difficoltà di utilizzo del superbonus 90% per i soggetti a basso reddito.
Cna
Occorre rivedere il meccanismo del calcolo di riferimento del reddito di riferimento per le unifamiliari. Auspica una soluzione definitiva per i crediti bloccati.
Confartigianato
Per quanto concerne i condomini, propone di spostare la data ultima di presentazione della Cilas dal 25 novembre al 31 dicembre 2022. Quanto al Superbonus 90% per le unità unifamiliari Confartigianato propone semplicemente di eliminare il vincolo di reddito.
Per il problema dei crediti incagliati richiede un provvedimento urgente da parte del Governo per garantire la salvaguardia e la continuità aziendale delle tante imprese che hanno concesso sconti in fattura. Propone anche di istituire un “compratore di ultima istanza” individuando uno o più acquirenti a controllo pubblico.
Prospetta l’idea di utilizzare il meccanismo degli F24 in compensazione dei crediti incagliati da parte delle banche.
Confesercenti
Prospetta l’idea di spostare la data ultima di presentazione della Cilas per i condomini al 31 marzo 2023. Occorre un riordino generale della materia del Superbonus e degli incentivi in edilizia e una soluzione definitiva per disincagliare i crediti bloccati.
Uncem
L’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani domanda anzitutto lo sblocco dei crediti edilizi. Occorre rendere strutturali gli incentivi (fino al 2030), e renderli differenziati in base alle fasce di reddito sia per edifici unifamiliari che per i condomini.
a cura di Ennio Braicovich
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