Pietra d’inciampo per il DL Rilancio che contiene l’ecobonus 110%. Mancano 100 milioni di euro, dice la Ragioneria
Il DL Rilancio inciampa sugli extra costi che sarebbero stati introdotti da qualche emendamento in sede referente in Commissione Bilancio. Ammonterebbero a circa 100 milioni di euro, come dire che chi lavora sul Bilancio non sa …fare i conti. Tuttavia, non sono i costi dell’ ecobonus a far crescere la fattura ma altre voci. Quindi, l’impianto e la lettera dei due articoli 119 e 121, così come deliberato dalla Commissione Bilancio, verosimilmente verranno mantenuti.
Del buco nel DL Rilancio si è accorta la Ragioneria Generale dello Stato che ha lavorato calcolatrice alla mano durante il week end. Comunque la discussione in Aula è stata rinviata ad oggi, se verrà trovata una soluzione. Si restringono così i tempi per l’approvazione del provvedimento. Appare sempre più evidente che il Governo porrà la fiducia sia alla Camera che al Senato. E, quindi, i due testi, così come li conoscete, rispettivamente qui e qui, molto probabilmente saranno quelli che guideranno l’operatività delle aziende nei prossimi mesi.
Il 121 del DL Rilancio riguarda anche chi non farà lavori a ecobonus 110%
L’articolo 121 guiderà anche l’azione di chi non lavorerà su opere a ecobonus 110% perché esso riguarda anche chi esegue semplici sostituzioni di serramenti e installazioni di schermature solari (quindi, sotto l’ecobonus 50%) e chi opera sul recupero del patrimonio edilizio (quindi, sotto il cosiddetto Bonus Casa), sotto cui da qualche anno si possono eseguire le sostituzioni di infissi.
Infatti, l’art. 121 (Opzione per la cessione o sconto in luogo delle detrazioni fiscali) prevede che nel 2020 e quindi, dal 1° gennaio di quest’anno fino al 31 dicembre del 2021, il contribuente possa ottenere o il credito di imposta o lo sconto in fattura fino a un importo massimo del corrispettivo dovuto per i lavori di:
– recupero del patrimonio edilizio;
– efficienza energetica;
– misure antisismiche;
– recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti;
– installazione di impianti fotovoltaici;
– installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Per seguire i lavori sul DL Rilancio alla Camera dei Deputati clicca qui.
a cura di Ennio Braicovich
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