Il provvedimento di legge, pensato per semplificare le procedure burocratiche che stanno dietro i lavori da Superbonus 110%, apre più problemi di quanti ne risolva. Lo afferma in questa videointervista l’ing. Valeria Erba, presidente dell’Associazione Nazionale Isolamento Termico e Acustico
Il Decreto-Legge 31 maggio 2021, n. 77 detto anche DL Semplificazioni dovrebbe semplificare di molto i lavori del Superbonus 110%. Ora basterà la CILA per iniziarne i lavori, vedi qui. Lo prevede l’art. 33 (Misure di semplificazione in materia di incentivi per l’efficienza energetica e rigenerazione urbana). Così, semplificando al massimo, scrivevamo il 1° giugno rilanciando la notizia su Facebook e Linkedin. Tra i vari commenti quello dell’ing. Valeria Erba, presidente dell’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico. Anit dal 1984 svolge una lodevole opera di diffusione, promozione e sviluppo dell’isolamento termico ed acustico nell’edilizia e nell’industria.
Così scriveva Erba su Linkedin: “Non tutto è oro quel che luccica, caro Ennio!! Mi sa che questa bozza di semplificazione va rivista ancora un po’ a partire dal fatto che non vale per gli altri incentivi anch’essi fermi dalla burocrazia. Non ultimo che alla fine x come l’hanno riportata il cappio al collo dei professionisti resta!”.
DL Semplificazioni e riordinamento delle detrazioni
Ovviamente prendo in mano il telefono e cerco subito l’ing. Erba. Dopo qualche giorno riusciamo a trovare una mezz’ora per una videointervista che viene spezzata in due parti: per l’appunto riflessioni sul DL Semplificazioni che trovate in questo video e considerazioni sul futuro delle detrazioni fiscali per l’edilizia, la casa e i serramenti che pubblicheremo settimana prossima.
Qui la presidente di Anit espone le sue riserve sul testo del decreto legge Semplificazioni che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dal 31 maggio, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Certo, possiamo far partire i lavori in un condominio con una semplice CILA. Ma se, poi, cammin facendo, si scoprono irregolarità gravi chi paga? Il progettista? L’asseveratore? I condomini? In ogni caso i Comuni possono richiedere una SCIA anziché la CILA. E’ un loro diritto. Resta il cappio al collo per i professionisti. Per di più il problema della conformità urbanistica investe anche le opere più semplifici quelle da Ecobonus, Bonus Casa e Bonus Facciate. Infatti il TU dell’Edilizia n. 380/2001 prevede che le agevolazioni fiscali vengano concesse solo in presenza di conformità urbanistica. Un “dettaglio” dimenticato dai più.
E, quindi, avverte: occorre una riforma del concetto di conformità urbanistica altrimenti Comuni e Stato potranno sempre far valere le loro prerogative. Non a caso la frase finale dell’’articolo 33 è ben chiara: “Resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell’immobile oggetto di intervento.” A buon intenditore…
Prossimamente verrà pubblicata la seconda parte della videointervista in cui la presidente di Anit affronta il tema del riordinamento delle detrazioni fiscali per l’edilizia, la casa e i serramenti, lancia alcune idee molto interessanti anche per il settore degli infissi.
Ennio Braicovich
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