Firmato dai Ministri dell’Interno e del Lavoro. Rende obbligatoria la qualificazione dei manutentori degli impianti antincendio e introduce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato. E riguarda direttamente gli installatori di porte antincendio e di porte sulle vie di fuga, anche se già certificati sotto Accredia.
Il DM Controlli manutenzione, passato l’esame di Bruxelles, sta per essere inviato in Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione. Il ministro dell’Interno Lamorgese e quello del Lavoro l’hanno già firmato. Il provvedimento stabilisce, in attuazione dell’articolo 46, comma 3 lettera a punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, i criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, delle attrezzature e degli altri sistemi di sicurezza antincendio.
L’entrata in vigore del DM Controlli è prevista entro un anno, un tempo definito molto stretto per qualificare gli operatori dei numerosi settori merceologici della sicurezza antincendio.
Un Gruppo di lavoro misto Vigili del Fuoco e Associazioni di settore ha lavorato negli ultimi mesi per affinare la circolare esplicativa allegata al Decreto. Un paio di giorni fa si è tenuta l’ultima riunione di questo tavolo tecnico sotto la presidenza dell’ing. Michele Mazzaro, vice direttore centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica.
Perché il DM Controlli è importante
Nel campo dell’antincendio il provvedimento rappresenta una pietra miliare in quanto rende obbligatoria la qualificazione dei manutentori degli impianti antincendio. Ivi comprese porte tagliafuoco, porte sulle vie di fuga, finestre per evacuazione fumi e calore… ). Inoltre, altro passo fondamentale, introduce per ogni ambito merceologico la figura del Tecnico Manutentore Qualificato definito quale persona fisica in possesso dei requisiti professionali che vengono meglio specificati nell’Allegato II del Decreto.
I candidati al possesso di tale qualifica dovranno sostenere un triplice esame davanti a una Commissioni di funzionari dei Vigili del Fuoco. L’esame consisterà in una prova scritta con questionario a risposta multipla, una prova pratica di manutenzione e un colloquio orale. Al superamento delle tre prove la commissione di Vigili del Fuoco attribuirà la qualifica di Tecnico Manutentore Qualificato. In questo modo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco istituisce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato.
Come incide il DM Controlli sugli installatori già qualificati
Come noto, esiste un folto gruppo di installatori e manutentori qualificati secondo la norma UNI 11473-3:2014 Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo – Parte 3: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’installatore e del manutentore. Si tratta, a oggi, di 1597 installatori e 97 manutentori inseriti in due diversi elenchi di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento (vedi qui e qui). Chi è già certificato sotto Accredia si vedrà riconosciuto un accesso privilegiato alla nuova qualifica dovendo sostenere solo un colloquio orale.
La UNI 11473 è stata la prima norma nel settore serramenti ad occuparsi dei requisiti dell’installatore e del manutentore. Tre anni fa, nel 2019, è stata riconosciuta dal Codice Prevenzione Incendi come norma di verifica, controllo e manutenzione per porte e finestre resistenti al fuoco.
a cura di Ennio Braicovich
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