L’incertezza del Governo genera un forte allarme tra le associazioni delle costruzioni
Mario Draghi ha presentato ieri il PNRR alla Camera e oggi lo ripresenta al Senato. Qui una prima sintesi. Le Comunicazioni in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avvengono in un ambito di tempo strettissimo. Entro fine aprile il PNRR va trasmesso a Bruxelles. Il mondo dell’edilizia era tutto teso per la parte dedicata al Superbonus e alla sua proroga al 2023 in attesa di una conferma chiara e definitiva dopo i tentennamenti di sabato sera (qui). Quando il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco aveva dichiarato che il Superbonus per il 2023 verrà deciso in autunno generando un atmosfera di incertezza e sconcerto tra gli operatori.
Draghi sul Superbonus 2023
Ecco il passaggio dedicato da Draghi al Superbonus 2023:
“Vi è un significativo sforzo per promuovere l’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati. Per il Superbonus al 110 per cento sono previsti, tra PNRR e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c’è alcun taglio.
La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari (Iacp). È un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l’ambiente.
Per il futuro, il Governo si impegna a inserire nel Disegno di Legge di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”.
Insomma, Draghi ha confermato quanto detto da Franco all’Ansa e non ha sciolto l’atmosfera di incertezza sui destini del Superbonus 2023.
Le proteste delle associazioni
Tutti gli operatori economici e sociali sono in allarme per l’incertezza che avvolge negli ultimi giorni la decisione del Governo sul futuro del Superbonus 110%. “No a incertezze e a una proroga a singhiozzo della misura per l’efficienza energetica e messa in sicurezza degli edifici determinante per la crescita economica e l’occupazione”. E’ quanto affermano in un comunicato congiunto Ance, Federlegno arredo,Alleanza delle cooperative, Anaepa Confartigianato, Cna costruzioni, Casartigiani, Fillea CGIL, Filca Cisl, Feneal Uil, Claai, Confapi Aniem, Anaci, Isi, Oice, Rete professioni tecniche, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Federcostruzioni.
a cura di EB
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