Octocopter, il robot aereo a otto rotori e fotocamera ad alta risoluzione per ispezioni visive in luoghi difficili da raggiungere
Immaginate di aver un problema nell’involucro di un edificio a una certa altezza da terra. Non è sempre è agevole eseguire l’ispezione per chi deve comprendere il problema e trovare la soluzione adeguata.
I droni ispettivi possono rivelarsi un utile strumento per eseguire ispezioni visive con rapidità e a basso costo. In questo modo si evita di ricorrere a impalcature, ponteggi, gru, elevatori di vario tipo accelerando i tempi di preparazione delle ispezioni e abbattendo i relativi costi.
Droni ispettivi di questo tipo li sta studiando da qualche anno il Fraunhofer Institute per Test non distruttivi IZFP di Saarbrücken, Germania, che ha sviluppato un proprio modello denominato octocopter.
Pensato per eseguire ispezioni su edifici, impianti industriali, ponti ecc. l’octocopter è dotato di otto rotori e un apparecchio fotografico ad alta risoluzione in grado di scattare fino a 1200 foto durante un volo di 15 minuti. Manovrato manualmente da un operatore, l’octocopter si posiziona a una distanza di due metri dalla superficie della costruzione per realizzarne lo scanning.
Grazie a un software ad hoc le singole immagini sono utilizzate per costruire modelli 2D e 3D per illustrare le condizioni delle superfici della costruzione esaminata e individuare rotture, giunzioni difettose e punti di discontinuità. Pur vantandone le caratteristiche, avvertono i tecnici del Fraunhofer, l’utilizzo dei droni ispettivi non è sostitutivo dei tecnici o delle visite ispettive da vicino.
Forse non è lontano il giorno in cui tecnici del settore utilizzeranno anche i droni per esaminare da vicino facciate, serramenti, vetri e rivestimenti.
Per ora c’è già qualcuno che li ha utilizzati per far fotografare dall’alto con vista mozzafiato un’opera di recente realizzazione. E’ il caso del costruttore di facciate AZA che ha realizzato le facciate continue e le ccoperture del progetto Nave de Vero di Marghera. Per realizzare le fotografie aeree dell’opera AZA è ricorsa ai servizi del fotografo Giambattista Benedet che ha fatto sorvolare il suo drone sulla Nave de Vero scattando foto impossibili altrimenti, come mostra l’immagine qui a lato.
(eb)
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere