L'ecobonus 110pc sta sollecitando tante emozioni ed appetiti. Qui le riflessioni di Daniele Cagnoni che ci offre il suo blog mensile visto dal "di dentro" di qualcuno che vive quotidianamente la rivendita, le sollecitazioni del mercato, i desideri dei clienti e le difficoltà del prendere le giuste decisioni di fronte a una legge e ai suoi regolamenti che tardano ad arrivare.
L’ecobonus 110pc sta sollecitando tante emozioni ed appetiti. Qui le riflessioni di Daniele Cagnoni che ci offre il suo blog mensile visto dal “di dentro” di qualcuno che vive quotidianamente la rivendita, le sollecitazioni del mercato, i desideri dei clienti e le difficoltà del prendere le giuste decisioni di fronte a una legge e ai suoi regolamenti che tardano ad arrivare. Tener duro, riflettere a lungo, comunicare con trasparenza al cliente finale e prendere subito contatto con le banche: questi in sintesi i suggerimenti di Cagnoni. Qui i suoi precedenti interventi.
Torno a parlare del bonus 110% perché sta giocando un ruolo veramente importante in questa “ripartenza economica”. Dobbiamo tenere duro.
Aspettiamo di avere più chiarezza per decidere anche con chi affrontare il percorso finanziari di questo importante progetto. A breve, ne vedremo delle belle. Come ha detto il premier, durante le anticipazioni sul decreto, oltre il bonus che sale al 110%, quello che spicca é la cessione del credito d’imposta.
Questo infatti potrá essere ceduto a banche o a alle imprese che realizzeranno i lavori. Questa sarà la chiave di volta per tutto il Sistema Superbonus ma non solo. Circola in rete un video del sottosegretario Alessio Villarosa che sembrerebbe chiarire molti aspetti tecnici e finanziari.
Il messaggio che viene confermato non fa una piega; ristrutturare gratis, senza tirare fuori un soldo ma.. con alcuni dettagli che sarebbero da approfondire. Il sottosegretario parla di un portale per l’accesso e di un rapporto di congruità…
Un messaggio che ci porta a capire ancora di più che non dobbiamo fare niente di rischioso per i cittadini privati e che dobbiamo attendere e creare una nostra strategia d’attesa. Strategia che si baserà molto sulla cessione del credito.
Come ben sappiamo, i lavori, il privato, li paga sicuramente, infatti il credito é un valore che viene gestito a suo nome.
Questo vale sia che venga ceduto il credito a noi, come se lo si utilizzi direttamente; sappiamo bene che “niente è gratis”.
Il punto dove deve essere posta attenzione, come ho detto dall’inizio di questa novità, saranno le verifiche di congruità da parte dell’Agenzia delle Entrate. Basti pensare che ci fosse anche una semplice contestazione, da parte dell’AGE, questi denari saranno da restituire totalmente; con interessi e sanzioni…
Se ciò accadesse, cosa potremmo spiegare ad un cliente a cui non abbiamo date le corrette indicazioni in fase preventiva?
Esempio:
Metti che io riqualifichi casa, usufruendo del bonus, cedendolo all’impresa/e, che però ha gonfiato il preventivo perché consapevole della cessione verso di loro. Faccio i lavori, per un valore di 30.000,00 euro e cedo il credito, fine della storia. mmm… Immaginiamo che il mio intervento venga sottoposto ad un controllo, e che l’agenzia decida di analizzare la congruità dell’intervento.
Se il preventivo fosse stato gonfiato, posso dormire notti serene? Direi proprio di no! Se il credito fosse non riconosciuto, anche se ceduto, mi troverei a dover restituire 30.000,00 euro in modo imprevisto. Avrò un debito nei confronti dell’erario.
Come privato cittadino, anche nel caso di questo bonus, pago i lavori cedendo il credito e mi assumo la responsabilità delle mie azioni, pronto a mettere mano al portafogli se ci fossero errori.
Proprio per questo motivo dobbiamo stare attenti a chiunque renda troppo semplice questa operazione. Anche perchè, noi fornitori, giochiamo un ruolo importantissimo sulla tutela dei nostri clienti.
Azioni ingenue, da parte nostra o da parte del cliente, potrebbero rivelarsi anche disastrose.
Sembra inoltre che potremo ottenere il 100% e che il solo 10% possa essere inteso come onere finanziario.
Come ho detto varie volte, gli squali sono già pronti a catturare le proprie prede e che magari hanno già gonfiato i preventivi senza tener conto di quello che le banche andranno a proporre. .
Aziende che fanno preventivi spannometrici, con verifiche sommarie, potrebbero danneggiare il futuro asset economico del cliente finale ma anche il loro.
È importante capire bene tutto il sistema delle detrazioni, anche per evitare, ai nostri clienti, criticità che oltretutto potrebbero danneggiare l’immagine della nostra azienda.
Quindi, detto che ci siano tutti i requisiti tecnici per il bonus, il mio consiglio é di stare attenti alla parte economica e attendere che ci sia più chiarezza.
Soprattutto, porre attenzione alla congruità tra quello che effettivamente è utile per l’intervento e che potrebbe essere inserito in preventivo.
Colui che fa lavori deve sapere, chiaramente, che più sarà eccessivo il valore del preventivo e più sarà alta l’esposizione al rischio.
Se siete mitragliati di richieste da parte dei clienti, cerchiamo di fare una corretta politica di informazione. Il Marketing, per aziende come le nostre, consiste anche in questo.
Informare costantemente il cliente cercando di tutelarlo al massimo.
Ritorno a dire… serve valorizzare questa grande opportunità per il risparmio energetico futuro e per una corretta economia globale ma dobbiamo avere l’esatta chiarezza di tutto il processo.
É vero! Questo meccanismo dei bonus é estremamente complesso ma è fondamentale comprenderlo a fondo ed utilizzarlo correttamente.
Ad oggi la situazione è ancora quella che scrivo sotto.
Il 19 Luglio é la data entro la quale il Decreto dovrá essere convertito in legge dal Parlamento. Da lì, altri 30 giorni, si presumono, per avere le misure attuative. L’Agenzia delle Entrate si dovrá pronunciare entro 30 giorni dall’entrata in vigore. Scadenza, il 19 Agosto 2020.
Non escludo che per avere tutto chiaro, si possa arrivare anche a Settembre. Per fare le cose fatte bene, serve pazienza e, soprattutto, lavorare su una strategia che vada a coniugare correttamente le tre fasi del sistema super ecobonus: Energetica – Normativa – Finanziaria.
Il mio consiglio, In questo momento, è quello di iniziare a dialogare con il proprio istituto bancario per creare una partnership che ci consentirà di far fronte alla gestione del credito, facendo la differenza.
Ad maiora.
Daniele Cagnoni
a cura di EB
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