Treviso e Vicenza le province con la più alta concentrazione, 320 mila gli addetti in tutta la regione. Queste aziende che si candidato a “motore” della ripresa economica del territorio. Alla Came dibattito tra 200 imprenditori riuniti per “Rimettere le Scarpe ai Sogni”
Le medie imprese, ovvero le aziende con un numero di addetti tra 50 e 499 unità, si candidano al ruolo di “motore” della ripresa economica nel Veneto. Pur essendo in valore assoluto superiore il numero delle piccole aziende, il Veneto si rivela una regione ad “elevata intensità” di medie imprese che, ed è l’elemento più interessante, hanno sviluppato caratteristiche e strategie particolari. Di queste si è discusso in occasione del quarto appuntamento di “Rimettere le Scarpe ai Sogni”, il ciclo di incontri tra imprenditori e operatori economici promosso da Salone d’Impresa.
Il meeting, dal titolo “L’Italia delle Medie Imprese. Esempi e modi per crescere nel mondo”, è stato promosso in collaborazione con Cisco e VEM Sistemi. L’incontro, a cui hanno partecipato circa duecento imprenditori, si è svolto a Dosson di Casier, nel trevigiano, nello stabilimento di Came, un esempio di media impresa in forte espansione. Durante l’incontro è stato illustrato un focus sulle aziende di medie dimensioni che Salone d’Impresa ha realizzato, partendo dalla rielaborazione dei dati della sezione statistica della Regione Veneto. “Parafrasando la felice espressione dell’economista Andrea Colli, queste imprese rappresentano un quarto Capitalismo fatto alla veneta, vivo, forte e in grande sviluppo”, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d’Impresa, “Queste imprese hanno sviluppato caratteristiche e strategie particolari, che possiamo sintetizzare in 5 i, internazionalizzazione, innovazione, imprenditorialità, integrazione e investimenti. Il Veneto si conferma una regione ad elevata intensità di medie imprese. Nel nostro focus emergono le province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona come le migliori della classe per questa tipologia di capitalismo che rappresenta sicuramente la via all’uscita dalla crisi, come dimostra il numero di addetti impiegati”. Scendendo nel dettaglio (l’elaborazione è disponibile nel file allegato) emerge che, con un dato che oscilla intorno alle seicento medie imprese, Vicenza e Treviso si contendono testa a testa il ruolo di provincia in cui si concentra il maggior numero di aziende di questa tipologia. Quanto al numero di addetti, in Veneto le medie imprese danno lavoro a circa 320 mila persone, con oltre 70 mila occupati a Vicenza e circa 64 mila a Treviso e Padova. La maggior parte delle medie aziende venete sviluppa un fatturato fino a 20 milioni di euro. Nel corso dell’incontro, sono state presentate cinque testimonianze imprenditoriali, che ben rappresentano le strategie che le medie imprese stanno attuando in questi mesi per tornare a crescere. E’ il caso della stessa Came che ha ospitato l’incontro. “Came, tra i leader riconosciuti in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation, è una realtà fortemente legata alle proprie radici italiane che realizza il 70% del proprio business sui mercati internazionali.”, ha raccontato Elisa Menuzzo, vice presidente di Came, “Un successo nato dall’idea imprenditoriale di sviluppare la prima automazione per cancelli e costruito in quarant’anni d’esperienza, attraverso l’attenta progettazione e produzione di soluzioni innovative e tecnologicamente all’avanguardia che rappresentano l’essenza del Made in Italy nel mondo. La crescita progressiva del Gruppo, legata all’innovazione di prodotto e alla qualità del servizio, ha consentito a Came di spingere l’acceleratore sull’internazionalizzazione esportando il modello italiano in 118 Paesi dove oggi è presente con 480 tra filiali e distributori”.
Tra le altre case history il gruppo Industrie Cotto Possagno che ha registrato nel 2014 un fatturato consolidato di 36 milioni di euro, mentre l’export vale il 18% della produzione con 210 dipendenti e una rete di 50 agenti. Specializzata nella produzione di stoviglie in plastica e contenitori monouso per alimenti, Dopla, che ha sede a Casale sul Sile, è oggi un’azienda al top in Italia nell’industria della trasformazione delle materie plastiche e tra i principali produttori europei con un network di stabilimenti produttivi e piattaforme logistiche. L’azienda ha da poco celebrato il mezzo secolo di vita. Azove è un’organizzazione di produttori che opera in Veneto da oltre 40 anni. Offre tutti i servizi agli allevatori soci dall’approvvigionamento dei giovani bovini da ristallo all’assistenza tecnica, dalla fornitura di alimenti zootecnici alla commercializzazione dei bovini da macello, Azove Carni, nel 2014 ha lavorato circa 22 mila capi bovini sviluppando un fatturato di 45 milioni di euro. I volumi sono in continuo aumento.
Particolarmente significativo è stato anche il confronto tra gli imprenditori veneti e una media impresa che ha le sue origini in un’altra regione, la Giordano Vini che ha sede a Diano d’Alba, in provincia di Cuneo con un fatturato di 101 milioni di euro, 22 milioni di bottiglie prodotte, 200 mila ettolitri di capacità di stoccaggio, 160 etichette di vini provenienti da tutta Italia e un assortimento di prodotti alimentari selezionati. Ed è proprio sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e da internet che si sono soffermati i relatori di Cisco e VEM Sistemi.
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