Approvato dalla Camera dei Deputati il decreto Sblocca Cantieri. La Camera discute il DL Crescita
Entra in aula il DL Crescita mentre il Decreto Sblocca cantieri è stato approvato definitivamente in seconda lettura dalla Camera dei Deputati con 259 sì, 75 no e 44 astensioni. Esso introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (vedi qui gli ultimi aggiornamenti). Ora che è legge se ne attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia per renderlo operativo occorreranno ben 27 provvedimenti. Ovvero l’applicazione non è dietro l’angolo.
Uscito di scena dall’arena parlamentare lo Sblocca Cantieri, vi entra ora il DL Crescita, un provvedimento complesso che reca misure urgenti di crescita economica e che tante polemiche ha suscitato per l’articolo 10 che introduce l’Ecobonus scontato direttamente in fattura (non in maniera obbligatoria). Anche la piccola modifica introdotta in sede referente – la cessione del credito di imposta ai fornitori – non ha soddisfatto il mondo dell’edilizia (vedi news).
Anche l’Ance, l’associazione degli imprenditori edili, si è fatta sentire con una nota che riguarda la sicurezza scolastica, tema all’ordine del giorno (vedi qui l’ultimo incidente di una lunga serie).
La messa in sicurezza delle scuole, scrive Ance, è una priorità assoluta per un Paese civile che deve essere risolta in modo strutturale senza ricorrere a scorciatoie e a norme lesive della concorrenza.
“Il problema della sicurezza delle scuole è stato posto da tempo da Ance, insieme alla società civile e alle associazioni impegnate su questo tema, all’attenzione dei decisori pubblici come una delle priorità d’azione del nostro Paese. Basti pensare che quasi il 60% degli edifici scolastici non possiede un certificato antincendio”, sottolinea il presidente Gabriele Buia. “Non è quindi accettabile che un problema di tale entità si pensi ora di risolverlo cercando scorciatoie normative che non fanno altro che creare, nel comparto dei lavori pubblici, zone d’ombra sottratte alla concorrenza e alla trasparenza”.
Il riferimento è all’emendamento, a firma dell’on. Pella, approvato nel corso dell’esame del DL Crescita da parte della Camera, che consente agli enti locali l’utilizzo della procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici fino a 5,5 milioni di euro. “Si tratta di una previsione sbagliata e che oltretutto entra in collisione con quella approvata recentemente nello sbloccacantieri che fissa a un milione la soglia della negoziata. Soluzione, questa, ben più ragionevole e condivisibile”, aggiunge il presidente dei costruttori.
(eb)
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