Progetti

Edificio B5 di RCS, tra nuovo e riqualificato

La progettazione di edifici per uffici ha subito molteplici trasformazioni nel tempo, dovute all’evoluzione del mondo del lavoro e all’innovazione nel comparto edile. Differenti fattori tecnologici, ambientali e sociali si intrecciano, con particolare attenzione al benessere dei lavoratori, che ha riportato la persona al centro del progetto. L’edificio B5 all’interno dell’Head Quarter RCS Mediagroup ne è un esempio.

L’edificio B5 all’interno dell’Head Quarter RCS Mediagroup è stato progettato nel 2005 e, oggi offre l’occasione per una riflessione su come, col passare del tempo, sia diventato sempre più complesso rispondere alle esigenze mutevoli del settore edile e del mondo del lavoro.

Progettare per il presente e per il futuro

I primi uffici moderni erano spazi destinati esclusivamente ad attività amministrative connesse all’industria, pilastro dell’economia europea dal XIX secolo. Gli spazi venivano differenziati per privacy e comodità in base alla gerarchia. Già negli anni ’70, però, si iniziò a riflettere su come spazi più aperti e flessibili potessero migliorare la produttività. Successivamente, l’avvento dell’informatica trasformò ulteriormente l’approccio agli uffici, introducendo infrastrutture IT. Il concetto di benessere si è poi esteso, comprendendo non solo l’ergonomia ma anche l’adattabilità degli spazi. La pandemia di COVID-19 ha infine accelerato l’adozione di nuovi modelli di collaborazione.

La sostenibilità è ormai un imperativo per ogni progetto architettonico. Costruire edifici efficienti e rispettosi dell’ambiente è fondamentale per garantire un futuro sostenibile. L’efficienza energetica e la riduzione degli impatti ambientali sono priorità essenziali. Questi cambiamenti, inclusa la sostenibilità, influenzano ogni aspetto progettuale, dalla distribuzione degli spazi alla gestione della luce naturale e del comfort visivo. L’immagine degli edifici deve trasmettere contemporaneità e rispetto per l’ambiente.

È difficile prevedere come un progetto contemporaneo resterà adeguato nel tempo. Gli edifici hanno una lunga vita utile rispetto alla rapidità dei cambiamenti sociali, culturali e normativi, come quelli legati all’efficienza energetica. Guardare al passato permette di valutare con occhi nuovi progetti realizzati anche solo dieci anni fa. Un esempio è l’edificio progettato da Barreca & La Varra tra il 2005 e il 2009 per RCS Mediagroup.

L’equilibrio tra il nuovo e il riqualificato

L’edificio B5 fa parte dell’area che ospita la sede di RCS Mediagroup. L’azienda possedeva già l’area, ma serviva una revisione per adeguarla alle nuove esigenze. Il concorso internazionale di architettura del 2001 riguardava proprio la riqualificazione della storica sede affacciata su Via Rizzoli, Via Cazzaniga e Parco Lambro. Nel 2004 l’area fu suddivisa in lotti, e nel lotto B si decise di realizzare due nuovi edifici dove un tempo si trovavano le tipografie. I lavori iniziarono nel 2007, con alcuni edifici già occupati dai lavoratori.

L’edificio B5, progettato da Barreca & La Varra, è uno dei due nuovi volumi e si inserisce come elemento di continuità con il resto del complesso. Costituito da cinque piani fuori terra e un interrato, ospita le redazioni del gruppo, spazi per multimedia e fotografia. È caratterizzato da tre ingressi, due passerelle pedonali e un tunnel di collegamento Est-Ovest. La facciata in vetro crea continuità con gli altri edifici del complesso, conferendo un’immagine uniforme e coerente.

La facciata è semplice, articolata da finestre sfalsate e frangisole verticali, creando un effetto dinamico e mutevole. La combinazione di questi elementi architettonici genera una facciata cangiante, arricchita da marcapiani e dettagli curati.

Le facciate dell’edificio B5

L’edificio è rivestito in lastre di vetro serigrafate e colorate. Le “pinne” frangisole, gli imbotti verticali e le lastre cromatiche creano una facciata modulare e dinamica. I colori predominanti sono bianco, grigio e nero, disposti in modo sfalsato per un effetto visivo movimentato.

Al piano terra predomina il nero, soprattutto nei marcapiani, per renderli elementi distintivi della facciata. Gli elementi trasparenti alternati agli opachi fungono da finestre e fonti di luce naturale. Il rigore metrico della facciata crea un ritmo ordinato, garantendo flessibilità nella disposizione interna degli spazi.

Il risultato è una facciata semplice, modulare e di grande valore estetico, che riflette un linguaggio progettuale contemporaneo e dinamico, adatto alle evoluzioni del settore editoriale in cui opera RCS.

Le prestazioni dell’edificio B5

L’edificio B5 è stato concepito come una struttura efficiente e innovativa, costruita in Classe A secondo i criteri dell’epoca. L’efficienza energetica e la qualità progettuale sono stati punti chiave, rendendolo un esempio virtuoso.

Le facciate in vetro, organizzate come un codice a barre, integrano superfici trasparenti e opache in un disegno armonioso. La parete ventilata e il controcappotto interno garantiscono comfort e riduzione del surriscaldamento. Le pinne frangisole riducono la radiazione solare, particolarmente utile nei mesi estivi. La trasmittanza termica media dell’involucro è inferiore a 0,75 W/m2K, e l’isolamento acustico supera i 48 db.

La facciata è composta da oltre 5500 moduli di silicone strutturale, combinando colore e forma in un design geometrico e funzionale.

Perché questo edificio può essere considerato un esempio e un modello

A distanza di quasi 20 anni, l’edificio B5 offre spunti di riflessione sulle scelte progettuali passate. Confrontare standard attuali e passati potrebbe risultare ingiusto, considerando che le normative sull’efficienza energetica sono diventate più stringenti. Tuttavia, l’edificio B5 continua a essere un esempio virtuoso per la sua sensibilità all’efficienza energetica e per l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, come la ventilazione delle facciate.

Le facciate, realizzate da Focchi, sono un elemento centrale nella valutazione di un progetto. L’aspetto estetico, tecnologico e la percezione di modernità sono ancora rilevanti oggi. La facciata dell’edificio B5, con il suo design dinamico e contemporaneo, dimostra come uno studio accurato possa garantire che un edificio resti adeguato nel tempo, rispondendo a nuove esigenze emergenti.

Identikit del progetto

  • Progetto preliminare, definitivo e direzione artistica: Barreca & La Varra
  • Progetto architettonico esecutivo e strutturale: S.C.E. Project
  • Progetto impianti: Teknema Consulting
  • Anno progettazione: 2005-2009
  • Sicurezza: Soluzioni Engineering
  • Progetto VV.F.: Studiogamma
  • Developer: Prelios

L’intervento

Anno di realizzazione: 2008-2011
Committente: Iniziativa Immobiliare Due (Prelios – Morgan Stanley – RCS Mediagroup)
Importo lavori: 14.500.000 €

L’edificio

Luogo: Milano
Superficie: 12.500 m²
N. piani fuori terra: 5
Facciate: Focchi

Lo studio

Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra hanno fondato il loro studio a Milano nel 2008, ma collaborano dal 1999. Radicati nella cultura progettuale italiana, guardano all’Europa come orizzonte di confronto. Con progetti in 13 paesi, il loro studio si occupa di architettura, interior design e progettazione urbana.

Il partner

La famiglia Focchi, attiva dal 1914, è specializzata nella progettazione e realizzazione di facciate su misura. Con una consolidata esperienza nel design di involucri complessi, Focchi unisce estetica, prestazioni e attenzione ai dettagli, in collaborazione con i progettisti.

a cura di Gaia Mussi

Documenti Allegati

Planimetria del piano “Livello 1”

Dettaglio facciate

Siteplan