La frenetica corsa ai lavori edilizi e serramentistici che si è scatenata da qualche mese e dovuta a un intreccio di fattori (sconto in fattura, ecobonus, bonus casa e Superbonus) sta mettendo a dura prova tutta la filiera del serramento. Il rivenditore di porte e finestre nonché produttore di chiusure oscuranti Paolo Bacchini ha qualche idea per metter in sicurezza le aziende del settore fortemente sollecitate da prezzi, leggi, fornitori e clienti.
Tutta l’edilizia è in viva ebollizione. Le attività stanno girando al massimo. Così è per il settore dei serramenti. La domanda di infissi è alta. Sconto in fattura, ecobonus, bonus casa e Superbonus hanno scatenato una frenetica corsa ai lavori edilizi e serramentistici. Ma non è tutto oro quel che luccica. Le consegne delle forniture sono in grave ritardo. Mancano per di più i posatori. I prezzi stanno schizzando verso l’alto a causa del rincaro delle materie prime sui mercati internazionali e dell’elevata domanda interna. Peraltro, oggi sia per il superbonus che per l’ecobonus i prezzi degli infissi sono rispettivamente limitati dai prezzari DEI o regionali e dal DM 6 agosto 2020.
Rivedere i contratti in edilizia
In questo quadro così bollente produttori e rivenditori sono allo sbaraglio. Come reagire, dunque? Ha qualche idea in merito Paolo Bacchini, noto operatore di settore che spesso partecipa alle nostre tavole rotonde tra rivenditori (clicca qui). Bacchini è alla testa di Edilpiù, uno dei maggiori rivenditori di porte e finestre, (hanno appena festeggiato i 40 anni di attività!) e di Eurall, produttore di chiusure oscuranti in alluminio. Aziende di Romagna che gestisce con i figli Marcello e Antonio. Le idee sono soprattutto in merito alla revisione dei contratti con il cliente finale. Contratti che sono stati forgiati in tempi in cui le cose giravano tranquillamente.
Rischio risarcimento danni
“Oggi siamo vicini al punto di fusione” denuncia Bacchini che continua: “E’ come essere su una barca in un mare molto mosso. Sono molto preoccupato. Il nostro avvocato ci ha già avvisato che potremmo rischiare di subire una richiesta di risarcimento danni da parte di clienti se non riuscissimo a consegnare i serramenti e gli scuri promessi entro le date limite fissate per i lavori da Superbonus per le case unifamiliari e bifamiliari”. Date limite che, ricordiamo, sono rispettivamente il 30 giugno e il 31 dicembre 2022. Del resto i lavori da Superbonus, anche quelli nei piccoli cantieri, sono così complessi che a causa di tanti fattori potrebbero incepparsi.
Come allora ricalibrare i contratti?
Occorre modificare assolutamente i contratti non più adeguati alle nuove situazioni e le condizioni di fornitura in edilizia e nella serramentistica. Nella videointervista il rivenditore e produttore lancia diverse idee. Ne cogliamo una in particolare: “Non vendere a clienti che non hanno in mano i titoli per fare i lavori. Di certo qualcosa è cambiato con il DL Semplificazioni. Quindi vi sono piccoli abusi sanabili rapidamente ma vi sono altri abusi che non sono affatto sanabili. Il rischio di blocco cantiere è elevato. Un cliente in questa situazione è un rischio per la nostra azienda. E non vogliamo rischiare. Così noi non vendiamo a clienti che non hanno i titoli edilizi”.
Posatori: pensare al futuro
Un pensiero Paolo Bacchini lo riserva alla carenza di posatori sul mercato del serramento che è molto sentita. Oggi con l’arrivo delle norme sulla posa della serie UNI 11673 e della certificazione dei posatori sotto Accredia (più di 8400) le condizioni di posa sono cambiate. La vecchia generazione di posatori affidabili ed esperti fra qualche anno andrà in pensione. Chi li sostituirà? Dobbiamo pensare a come formare i giovani, alla riattivazione delle scuole professionali di una volta. Bacchini si è impegnato a scrivere al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonacini perché si studi e si affronti il problema (che è di competenza regionale). Un problema grave e generale che, riteniamo, dovrebbe stimolare le associazioni del settore a premere sulle Istituzioni locali e nazionali.
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