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Highlights attualità. Edilizia in flessione

ANCE pubblica l’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, edilizia in calo nonostante la spinta del PNRR

Secondo l’Osservatorio ANCE l’edilizia ha rallentato nel 2024 ma continuerà a scendere anche nel 2025.secondo Gad-Global Assistance Development (società specializzata nel monitoraggio e controllo dei costi sui progetti di ingegneria) la filiera italiana è troppo artigianale, stanno scomparendo le imprese edili strutturate e si procede per general contractor che subappaltano, con conseguenti rincari di prezzi.

 

Settore costruzioni tra la flessione del post Superbonus e la spinta del PNRR

I dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni presentato da ANCE mostrano la flessione del settore, confermando la fine sia dell’effetto Superbonus sia in parte del PNRR, che traina i lavori pubblici.

Nel 2024 l’economia italiana ha vissuto una fase di rallentamento dovuta sia al calo della domanda interna sia alle incertezze globali, con un impatto anche sul settore delle costruzioni che ha registrato un calo del -5,3% negli investimenti, nonostante un +21% delle opere pubbliche.

Dopo un triennio di crescita eccezionale, i dati ANCE mostrano un importante diminuzione degli investimenti nella manutenzione straordinaria abitativa, con una riduzione del -22% rispetto al 2023. La fine del Superbonus e delle agevolazioni legate alla cessione del credito hanno infatti portato a un ridimensionamento degli interventi di riqualificazione energetica.

Anche la nuova edilizia residenziale registra un calo significativo (-5,2%), mentre quello delle costruzioni non residenziali private una leggera crescita (+0,7%).

Nel 2025 si stima una nuova flessione del 7%, con un forte calo della manutenzione straordinaria abitativa (-30%) dovuta alla riduzione degli incentivi fiscali. Le opere pubbliche continueranno invece a trainare il settore, con una previsione del +16% legata agli ultimi anni di attuazione del PNRR.

Uno scenario che conferma la necessità di impostare una strategia per il dopo-PNRR, come dichiarato dalla presidente ANCE Federica Brancaccio.

 

Crescono gli utili nel settore delle costruzioni, ma occorrono strategie e investimenti

Dalla quarta edizione del Construction Cost Report, pubblicato da Gad-Global Assistance Development (società specializzata nel monitoraggio e controllo dei costi sui progetti di ingegneria), emerge che il 2024 per l’industria delle costruzioni è stato un anno di adattamento.

Dall’analisi delle offerte valutate negli ultimi cinque anni, per cantieri di dimensione media e importo compreso tra 2 e 15 milioni, risulta che il mark up (somma tra costi indiretti, spese generali e utile) dei general contractor quest’anno si è attestato sul 30% rispetto al 20% del 2020 (pre-Covid).

Il Superbonus ha dato respiro alla forza lavoro e in generale i prezzi si sono stabilizzati. Il 2024 ha portato una stabilizzazione anche dei costi per molte categorie di materiali dovuta all’attenuazione dell’inflazione e alla diminuzione dei costi energetici. Tuttavia restano alcune tensioni su materiali strategici, tra questi l’alluminio (+16%), legate a normative ambientali e transizioni tecnologiche.

Secondo Gianpiero Aresi, Gad chief executive officer, la filiera italiana è troppo artigianale, stanno scomparendo le imprese edili strutturate e si procede per general contractor che subappaltano, con conseguenti ricariche su ricariche. “La stabilizzazione del settore dovrà portare effetti diretti sull’innovazione di processo, dove i margini diventano motore per nuovi investimenti – commenta Aresi -, come ad esempio nella formazione in ambiti come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica”.

 

Approfondimento ANIT sui bonus edilizi 2025

ANIT dedica un approfondimento sulle novità introdotte quest’anno dalla Legge di Bilancio 2025 e spiega le modifiche nel panorama delle detrazioni per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Le detrazioni per l’edilizia con la Legge di Bilancio 2025 hanno subito delle modifiche in termini di condizioni di accesso, interventi consentiti, scadenze e aliquote spettanti.

In merito alle novità previste a partire dal 1° gennaio e normate dalla Legge 207 del 30 dicembre 2024, ANIT dedica un documento commentato del testo e uno schema aggiornato sulle scadenze in vigore per i bonus in edilizia (Superbonus, Sismabonus, Ecobonus, Bonus casa ecc.).