Edilizia non residenziale USA. Porte e finestre in crescita del 4,5% annuo

La domanda di porte e finestre nell’edilizia non residenziale statunitense supererà i 10 miliardi di dollari nel 2020 crescendo a un ritmo medio del 4,5% annuo. Lo afferma un recente studio di mercato intitolato Commercial Windows & Doors realizzato dalla società The Freedonia Group e pubblicato in agosto.  

La crescita è tutta naturalmente legata all’andamento dell’edilizia non residenziale che aveva raggiunto nel 2008 un picco massimo per poi scendere brutalmente nei due anni successivi per alla fine riprendersi nel 2011. È solo lo scorso anno, 2015, che l’attività edilizia ha cominciato a diventare tonica sia negli edifici destinati a uffici che nelle attività di retail che nelle costruzioni di abitazioni.

Gran parte dei serramenti in questo tipo di edilizia è in metallo per le doti di resistenza, durata e sicurezza richieste dalle tipiche applicazioni dell’edilizia non residenziale: facciate continue, porte garage, porte di ingresso, porte automatiche, vetrine. I produttori stanno compiendo sforzi per migliorare estetica ed efficienza energetica dei prodotti che potrebbero sostenere ulteriormente la domanda.

I serramenti in legno continuano a essere importanti in applicazioni quali porte interne, edifici istituzionali e alloggi. Gli infissi in pvc rappresentano una quota minoritaria ma saranno i prodotti a maggior tasso di crescita da qua al 2020. Serramenti in pvc vedranno crescere le applicazioni in uffici, scuole, ospedali laddove vi è interesse in efficienza energetica e nell’estetica migliorata di alcuni prodotti.

Le porte, riferisce una nota di The Freedonia, costituiscono in termini di valore la quota maggiore (vedi grafico qui sotto) del mercato del serramento non residenziale, a causa della forte domanda in applicazioni interne e in porte da garage, porte di sicurezza, porte automatiche.

Lo studio Commercial Windows & Doors, che consta di 285 pagine, è venduto al prezzo di 4900$

(eb)