Un agosto tutto sommato tranquillo quello appena trascorso per quanto riguarda il comparto edilizia ma le preoccupazioni non mancano e le associazioni di settore mettono in guardia
Che autunno ci aspetta? Crisi o calo gestibile? Saranno ben amministrati i fondi PNRR? La nuova legge Salva Casa aiuterà a sbloccare alcuni cantieri?
Un agosto di analisi e aspettative ci proietta verso la stagione autunnale
Comparto edile in difficoltà
Due problematiche cruciali continuano a pesare sul settore edilizio: la questione dei crediti fiscali bloccati e l’incertezza sul futuro del comparto.
Secondo ANCE il PNRR non riuscirà a compensare il calo di investimenti generato dalla stretta del Superbonus 110% anche per i ritardi nei pagamenti degli enti pubblici. Il saldo stimato a fine 2024 è di -7,4%.
Nel complesso, significa circa 10 miliardi in meno di investimenti e per ogni miliardo perso, calcola l’ANCE, la perdita di circa 13 mila posti includendo anche l’indotto.
Questi i dati dell’Ufficio Studi dell’ANCE che Federica Brancaccio (presidente dell’associazione) ha anticipato in un’intervista rilasciata a La Repubblica, dichiarando che a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro, tra PNRR fermo e bonus sospesi. I segnali dei primi mesi del 2024 danno ancora una crescita del settore, ma si crede che sia l’onda lunga.
Brancaccio manifesta così la sua preoccupazione per l’autunno: “Già rileviamo alcuni segnali negativi, un deciso calo delle ore lavorate, insieme alla restrizione del credito e a grandi ritardi nei pagamenti”. “L’approvazione della direttiva sulle Case Green -continua la presidente di ANCE- dovrebbe sostenere gli investimenti nell’edilizia, ma senza certezza sulle risorse che saranno messe in campo sarà difficile pensare a un piano di rigenerazione urbana”.
Per pianificare il futuro del settore e ripristinare la fiducia tra gli operatori del mercato delle costruzioni per ANCE servirebbero: pagamenti puntuali alle imprese, programmazione di quello che avverrà in tema di riqualificazione dopo il PNRR (per diventare anche attrattivi verso i giovani), accelerare e semplificare le procedure per la qualificazione e l’ingresso della manodopera qualificata straniera. “Bisogna avere chiara la visione che il nostro Paese avrà per i prossimi anni per il settore edilizio”, conclude Federica Brancaccio.
PNRR transizione ecologica, Ecobonus in testa
Nella sesta relazione del governo al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR, il 92% dei fondi già spesi per investimenti (quasi 14 miliardi di euro) è andato nel rafforzamento dell’Ecobonus per l’efficienza energetica.
Nei numerosi interventi mappati dagli analisti di Openpolis degli oltre 41 miliardi di euro totali da spendere per le 31 misure con finalità ambientali alla fine del 2023 ne risultavano spesi circa 15, il 37% del totale. Quasi tutti confluiti nell’Ecobonus, che risulta aver erogato il totale delle risorse a sua disposizione.
In base ai dati raccolti, le risorse del PNRR destinate agli oltre 76.000 progetti selezionati di misure appartenenti alla ‘missione 2’ del PNRR (rivoluzione verde e transizione ecologica) ammonterebbero a 38 miliardi di euro.
Dall’analisi condotta risulta che la grande maggioranza degli stanziamenti ha riguardato progetti posizionati nelle regioni più popolose. A cominciare dalla Lombardia che si è posizionata al primo posto con 5,4 miliardi di euro di fondi e 14.678 progetti dedicati alla transizione ecologica. Seguono Emilia-Romagna con 3,8 miliardi (7.068 progetti) e Lazio con 3 miliardi di euro (3.631 progetti). Al Sud, la Sicilia è in testa con 2,9 miliardi di euro con 4.490 progetti.
ANCE aggiorna il Testo Unico Edilizia
Il nuovo dossier redatto dall’ANCE aggiorna il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) entrando nel dettaglio delle modifiche apportate dal Decreto Salva Casa (DL 69/2024) e dalla Legge di conversione del Salva Casa (Legge 105/2024), in vigore dal 28 luglio, e mantenendone la struttura.
Nella premessa ANCE evidenzia come in sede di conversione in legge il Parlamento abbia approvato alcune delle modifiche da loro richieste, e rileva: le finalità e gli obiettivi del Salva Casa; le novità e modifiche introdotte durante l’iter parlamentare. Un provvedimento che tenta di affrontare in modo sistematico e strutturato alcune problematiche che in passato avevano trovato delle soluzioni ‘straordinarie’ e temporanee per migliorare la gestione complessiva di alcune problematiche frequenti nella prassi.
Messe in luce le novità più rilevanti come: l’estensione della nuova procedura per l’accertamento di conformità in sanatoria anche alle variazioni essenziali; la possibilità di attestare la conformità di locali che abbiano superfici e altezze ridotte; la possibilità di agevolare il recupero dei sottotetti, ferma restando la disciplina regionale più favorevole; possibilità di effettuare i cambi d’uso su singole unità immobiliari anche senza opere, ecc.
La struttura del dossier ANCE entra poi nel dettaglio di ogni singola disposizione contenuta nel Decreto Salva Casa dopo la sua conversione in legge: attività edilizia libera, stato legittimo, cambi di destinazione d’uso, tolleranze costruttive ed esecutive, casi particolari di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo, accertamento di conformità per difformità parziali e variazioni essenziali, interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività, strutture amovibili temporanee ecc.
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