L’ efficienza energetica rispunta nel DL Crescita approvato ieri dal Consiglio dei Ministri con testo non ancora definitivo in quanto approvato con la prudente formula del ‘salvo intese’. Il Governo ha infatti inserito una norma che prevede il finanziamento con 500 milioni di euro di interventi di risparmio energetico destinati ai Comuni.
E’ la cosiddetta norma Fraccaro dal nome del deputato M5S Riccardo Fraccaro, che è ministro per i rapporti con il Parlamento, che ha spinto il provvedimento che così descrive nella sua pagina Facebook: “Con questa norma del decreto crescita finanziamo gli investimenti in opere di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile, da un minimo di 50mila euro per i piccoli comuni fino a 250 mila euro per quelli più grandi”.
I fondi, che verranno assegnati dal Ministero dello Sviluppo economico entro il 25 aprile, saranno destinati a piccole opere soprattutto di piccoli comuni con criteri di assegnazione differenziati a seconda della taglia: si parte con 50 mila euro per i comuni fino a 5000 abitanti a 250 mila euro per quelli con una popolazione superiore ai 250 mila. Inoltre il 70% delle somme verrà assegnato alle amministrazioni più piccole.
I 500 milioni verranno destinati a interventi di efficienza energetica in scuole e altri edifici pubblici, ad impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e alla messa in sicurezza sempre di edifici pubblici. I fondi non sono tanti rispetto ai bisogni ma è meglio di niente.
In effetti, se guardiamo solo alla messa in sicurezza delle scuole pubbliche, dobbiamo purtroppo costatare che non passa praticamente settimana che non si registri una pericolosa caduta di finestre nelle aule sulla testa degli studenti (vedi l’ultima notizia che non è la sola) oppure a terra, di crollo di soffitti di aule (l’altro ieri a Roma). Per non parlare delle porte sulle vie di esodo spesso assenti. Proprio due giorni fa l’associazione Cittadinanzattiva denunciava “Quasi la metà delle scuole del Paese non possiede certificati di abitabilità e solo il 53% ha quello di collaudo statico. Dall’inizio dell’anno scolastico ogni 3 giorni episodi di distacchi e crolli nelle strutture”.
(eb)
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