Rinvio della armonizzazione della norma sulle porte interne. Alterati i verbali della riunione dell’Advisory Group on Construction Products della Commissione del 1° e 2 luglio 2019
La notizia del rinvio (vedi news) della citazione della EN 14351-2, la norma sulle porte interne, nella GUUE-Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea (quindi, rinvio della marcatura CE) ha suscitato e sta suscitando proteste da parte delle Federazioni europee più coinvolte nel problema e da parte degli operatori dell’industria. Le associazioni stanno preparando le loro lettere di contestazione indirizzate alla Commissione. Così è per European Aluminium, la federazione dei produttori di alluminio. Anche Eurowindoor, la Federazione dei produttori di serramenti, sta affilando le armi assieme ad altre associazioni.
Ma c’è un altro fatto nuovo emerso nelle ultime ore che getta ulteriore benzina sul fuoco della vicenda e pone seri dubbi sulla trasparenza del processo decisionale che porta alla citazione di una norma nella GUUE (facendola quindi diventare norma armonizzata e quindi alla DoP e alla marcatura CE).
Infatti notizia di ieri è che la Commissione ha pubblicato il verbale ufficiale della riunione del 1° e 2 luglio 2019 dell’Advisory Group on Construction Products, gruppo consultivo della Commissione,di cui fanno parte rappresentanti degli Stati membri, enti normativi ed enti notificati. Il gruppo ha il compito di assistere la Commissione sugli argomenti del Regolamento n. 305/2011 e nella preparazione degli Atti delegati.
Raffrontando il verbale ufficiale del 3 settembre e la minuta del 12 luglio, si scoprono alcune interessanti difformità che gettano luce sulle “manine” che stanno dietro le riunioni e che decidono, autonomamente e sulla base di criteri non chiari, delle sorti di interi settori industriali.
Riprendiamo i passaggi che riguardano la EN 14351-2 nei due verbali che qui sotto alleghiamo:
“Per informazione, Periodo di coesistenza per le porte: la consultazione ha mostrato la preferenza per prolungare il periodo di coesistenza per tutti i tipi di porte. Tuttavia, diversi fattori complicanti ostacolano il processo decisionale sul prolungamento di eventuali periodi di coesistenza. Inoltre, l’applicabilità parallela di due standard è una situazione da evitare in futuro. In questa fase non è possibile fissare un programma per la potenziale citazione nella GUEU della norma EN 14351-2 sulle porte interne. Ai servizi della CE è stato chiesto di fornire informazioni chiare e il CEN ha offerto assistenza al riguardo, indicando accuratamente gli elementi degli sviluppi futuri (in primo luogo, la fine degli attuali periodi di coesistenza per EN 13241, 14351-1 e 16034, e successivamente, nel contesto dell’eventuale citazione nella GUUE della EN 14351-2, una soluzione di coesistenza specifica per questa norma insieme alla EN 16034). I servizi della CE si sono impegnati a fornire tali informazioni anche in un documento separato entro la fine di luglio”.
La frase in grassetto, pg. 2 in giallo nel pdf, sparisce nel verbale definitivo del 3 settembre e sparisce la responsabilità dei servizi della Commissione in merito al fornire informazioni adeguate.
Ma c’è di più.
Nel verbale finale, a pag. 2 fondo pagina in giallo, appare una nota abbastanza lunga che non era presente nella minuta del 12 luglio e che riprendiamo qui.
“A causa di fattori complicanti che ostacolano il processo decisionale sul prolungamento di eventuali periodi di coesistenza, in questa fase non è possibile stabilire un programma per la potenziale citazione da parte della GUEU della norma EN 14351-2 sulle porte interne. In tali circostanze, i periodi di coesistenza attualmente in corso delle norme EN 13241, 14351-1 e 16034 non devono essere prolungati, il che porterà alla loro scadenza il 1 ° novembre 2019. Dopo tale data, è necessario applicare tali norme i prodotti coperti da questi, che devono essere dotati di DoP e marcatura CE quando vengono immessi sul mercato. In relazione alla norma EN 14351-2, la questione sarà discussa in una fase successiva e il gruppo consultivo sarà tenuto informato”.
Si continuano a citare fattori complicanti senza specificare esattamente quali. E soprattutto si chiude con la torbida frase: “In relazione alla norma EN 14351-2, la questione sarà discussa in una fase successiva e il gruppo consultivo sarà tenuto informato”.
Non si sa come e perché ma la norma EN 14351-2 non merita di essere armonizzata e si getta nello scoramento tante industrie di tutta Europa che erano pronte a marcare CE le porte interne, e le porte tagliafuoco e le porte sulle vie di fuga che molto spesso sono porte interne.
Tutto questo perché? Alla luce di quello che riportiamo dobbiamo dare ragione a Normator (vedi l’intervento qui), l’esperto che sotto pseudonimo che denuncia gli opachi interventi dei servizi legali della Commissione che rispondono oramai solo a se stessi e che da anni stanno bloccando tante norme europee.
Foto: porta interna tagliafuoco vetrata (doc. Teckentrup)
a cura di Ennio Braicovich
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