Economia

Enea smentisce, ma non troppo, il Rapporto Superbonus

L’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica smentisce di aver fornito ai ministeri MITE e MEF alcun documento specifico sugli impatti del provvedimento, oggetto di un articolo di Federico Fubini. Era solo “un insieme di dati non elaborati”. Una smentita che, se fosse vera, sarebbe un boomerang. Ance difende a spada tratta il Superbonus e torna ad attaccare gli infissi.

Con una nota stampa Enea nega di aver elaborato un Rapporto riservato sul Superbonus cui ha accennato il vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini (vedi news). In sintesi, scriveva il giornalista, il provvedimento costa troppo ed è poco efficace. Ecco il comunicato dell’ente:

Con riferimento a notizie di stampa sull’esistenza di un rapporto riservato sul Superbonus del 110%, l’ENEA sottolinea di non aver elaborato alcun documento specifico sugli impatti di questa misura. Di fatto, in qualità di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica incaricata di raccogliere e diffondere dati in questo settore, ENEA ha fornito al Ministero della Transizione Ecologica (MITE)  e al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in risposta ad una puntuale richiesta, un insieme di dati non elaborati, aggiuntivi rispetto a quelli sui valori economici che vengono diffusi a cadenza mensile sul sito https://www.efficienzaenergetica.enea.it/detrazioni-fiscali.html

Stupisce la risposta di Enea

Che Enea abbia mandato ai ministeri dei tabulati dei dati grezzi (ovvero “non elaborati”) sul Superbonus? Difficile credere che Fubini sia messo a spulciare centinaia di pagine, tirato fuori la calcolatrice e fatto un po’ di operazioni matematiche. E che egli abbia scoperto da solo che, rispetto all’ecobonus 65%,  l’aumento medio sulle caldaie a condensazione è del 286%, sulle schermature solari è del 225% e sugli infissi del 208%?

È molto più probabile che questo lavoro sia stato fatto da Enea. I dati citati dal vicedirettore del Corriere sono molto precisi.  Se l’Agenzia non ha fatto un lavoro di sintesi finale,  avrebbe dovuto farlo in ogni caso. Lo Stato, la collettività, il Governo, il mondo politico e gli operatori dell’edilizia, nonché i consumatori finali, hanno il diritto di sapere se c’è qualcosa che è andato storto nel Superbonus e, se sì, come rimediare prima che l’agevolazione faccia il suo tempo. L’intento di Fubini era collaborativo.

Ance difende il Superbonus ma attacca gli infissi

Nella scia della vicenda si inserisce oggi sul Sole24Ore, a pag. 3, l’intervento di Gabriele Buia, presidente di Ance, che difende a spada tratta il Superbonus. In sei anni il vecchio ecobonus 65% aveva attivato solo 1000 interventi condominiali. Oggi grazie al Superbonus siamo a oltre 6000. Inoltre, il costo per euro dell’abbattimento delle emissioni è più alto perché l’incentivo è più alto. Infine, una velenosa battuta polemica che Buia si poteva risparmiare: “Vogliamo forse tornare a finanziare qualche caldaietta vecchio modello e gli infissi?”.

a cura di EB