Domani 13 maggio viene presentata in Assemblea la proposta di Energy Label o Etichetta energetica dei serramenti di Anfit (vedi news).
Il
Label Energetico di Anfit, procedura volontaria deriva da due direttive
europee, Energy Labelling (2010/30/EU) e Ecodesign of energy-related products
(Ecodesign) (2009/125/EC), emanate dalla Unione Europea nell’ambito delle
misure da attuare per il conseguimento del risparmio energetico.
Qui di seguito una presentazione della metodologia di calcolo a cura dell’Ufficio Tecnico di Anfit.
Lo scopo principale dell’Etichetta Energetica è quello di garantire in modo oggettivo che il serramento installato in un determinato Comune presenti le migliori prestazioni energetiche sia in ambito estivo che invernale.
Attraverso il DPR 412/93 l’Italia è stata suddivisa in 6 zone climatiche, individuate dalla sequenza di lettere dalla A alla F.
Le zone climatiche individuano i giorni e i periodi d’attivazione dell’impianto di riscaldamento, i gradi giorno permettono di caratterizzare i climi italiani in base all’andamento della temperatura dell’aria esterna durante il periodo invernale: conoscendo la trasmittanza termica del serramento attraverso il valore U = … W/m2K del serramento (dove minore è il valore di U e minore è la dispersione termica, con un conseguente maggiore risparmio energetico), la dimensione e il fattore solare “g” del vetro, è possibile determinare le classi energetiche per il bilancio estivo ed invernale (Il fattore solare “g” del vetro indica la quota percentuale di energia solare gratuita che entra in una stanza e la riscalda, trasmessa al vetro, rispetto all’energia totale incidente).
Conoscendo la trasmittanza termica del serramento, quindi, possiamo stabilire che nelle zone E ed F, ad esempio, dove il consumo dell’impianto termico è predominante a causa dei lunghi mesi invernali, l’apporto gratuito della radiazione solare è poco significativo, mentre diventa importante in zona A e B perché l’apporto gratuito consente di riscaldare la casa nei mesi invernali grazie alla “trasparenza” del vetro; nelle zone più fredde i tripli vetri spesso adottati perché ottimi isolanti, essendo meno trasparenti producono un effetto contrario, ostacolando l’ingresso di calore (gratuito). Durante i mesi estivi i vetri più “trasparenti” dovranno essere adeguatamente protetti con opportuni sistemi di oscuramento per evitare il fenomeno del surriscaldamento dell’ambiente ed il conseguente uso del condizionatore.
I paramenti individuati ci permettono di fotografare in modo semplice una situazione molto complessa e frastagliata. Attraverso l’uso della zona climatica, dei gradi giorno, dei giorni di riscaldamento, dell’apporto solare giornaliero, dell’area del vetro e del suo fattore solare “g” vengono elaborate le classi prestazionali cui i serramenti dovranno rispondere per il periodo estivo e per quello invernale.
La determinazione della classe energetica riferita al bilancio estivo considera la dispersione del vetro (area vetro x il fattore solare) e il contributo solare estivo (365 – i giorni di riscaldamento – x contributo solare medio). L’apporto solare viene calcolato moltiplicando la dispersione del vetro per il contributo solare.
Il risultato viene diviso per i gradi giorno e l’area del vetro: più alto è il numero dei gradi giorno meno impattante risulterà l’apporto solare. Il dato viene utilizzato per la determinazione della classe dell’Etichetta Energetica.
Il metodo può essere considerato valido poiché nel caso del periodo estivo l’elemento prevalente è la superficie del vetro e la sua conseguente schermatura.
La determinazione della classe energetica riferita al bilancio invernale prende in considerazione il valore della sola trasmittanza termica «U» del serramento. L’apporto solare non viene considerato nel calcolo, perché meno significativo nel clima invernale, inoltre la sua eventuale presenza andrebbe solo a migliorare le prestazioni.
I limiti prestazionali per la determinazione delle classi del bilancio estivo sono state individuate considerando un serramento a due ante con misure di 1200X1500 mm, installato in zona climatica E, Uw 1,50 W/m2K, fattori solari “g” da 20% a 80% e i valori minimi delle zone climatiche come dal DPR 412/93.
Come valore di riferimento è stato considerato il fattore solare “g” uguale al 50% perché tale è il limite imposto per gli elementi oscuranti previsto dal DLgs 311 e sue successive modificazioni, sotto il quale è obbligatorio utilizzare i vetri selettivi.
I valori limite per la determinazione delle classi del bilancio invernale sono stati individuati dal DM 28/12/2012, il Conto Termico, nel quale viene riportata la tabella con i limiti massimi per le chiusure trasparenti.
Questi valori sono stati presi come riferimento per la classe energetica “A” nelle diverse zone climatiche.
Sono state inoltre previste altre due classi “A+” e “A++”, per incentivare il mercato degli edifici a consumo quasi zero, come previsto dal pacchetto clima energia 20 20 20.
Il Label Energetico Anfit, dunque, è uno strumento essenziale per diversificare la produzione nazionale dal prodotto di importazione poiché tiene conto di tutti i parametri che caratterizzano il territorio italiano, consentendo al serramentista di proporre la migliore soluzione tecnica ai committenti.
Adottando anche il Manuale di Posa Anfit il serramentista avrà un pacchetto completo di strumenti commerciali che daranno un valore aggiunto alla propria offerta.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere