
Friburgo, Amsterdam, Stoccolma e Parigi guidano il cambiamento: incentivi, piani urbanistici e obiettivi ambiziosi spingono verso una transizione sostenibile nel settore delle costruzioni.
Le principali notizie di questa settimana nel mondo dell’edilizia: il panorama edilizio europeo si è distinto per iniziative orientate alla sostenibilità e alla sinergia tra attori del settore. In primo piano, l’Europa accelera verso un’edilizia green con l’adozione crescente di materiali naturali e strategie ambientali ambiziose. A seguire, il progetto “Fondamentale” si propone di rafforzare la coesione della filiera edile per affrontare le sfide future. Infine, un importante accordo sulla responsabilità estesa del produttore segna un passo avanti per la circolarità del settore arredo.
Europa verso un’edilizia sempre più green
L’Europa si sta muovendo verso un’edilizia più sostenibile, promuovendo l’utilizzo del legno e di altri materiali bio-based nel settore delle costruzioni.
Diverse città tedesche hanno implementato incentivi economici diretti, ad esempio Friburgo sovvenziona con un euro per kg l’uso di materiali rinnovabili e con bonus per forniture locali. Nei Paesi Bassi invece l’area metropolitana di Amsterdam punta ad aumentare i materiali biobased nelle costruzioni al 20%. Nel Nord Europa, Stoccolma sviluppa “Stockholm Wood City”, destinata a diventare la più grande città al mondo costruita interamente in legno con 2mila nuove abitazioni entro il 2027.
In Francia il Réglementation environnementale 2020 ha stabilito che a partire dal 2022 tutti i nuovi edifici pubblici debbano essere realizzati per almeno il 50% in legno o altri materiali naturali. A questo si sommano altri vincoli, come ad esempio sulle quote di fotovoltaico da integrare negli edifici o nel costruito, come sui tetti dei parcheggi. Parigi ha inoltre elaborato un piano urbanistico bioclimatico, che fa riferimento agli obiettivi della COP21 e al Piano Clima Energia, punta a trasformare la città carbon neutral entro il 2050.
‘Fondamentale’: un progetto per rendere sinergico il settore dell’edilizia
Per creare sinergia e aiutare il settore ad affrontare le sfide e raggiungere gli obiettivi comuni, la filiera delle costruzioni ha avviato il progetto ‘Fondamentale’.
“Si tratta di un’alleanza per governare la complessità dei nostri tempi -spiega Federica Brancaccio (presidente ANCE)-. Con la fine del PNRR serve una visione e misure in prospettiva per non perdere quanto fatto finora, soprattutto in questo momento di grande incertezza”. Brancaccio evidenzia la complessità crescente dettata da cambiamenti dirompenti che toccano l’economia mondiale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, per questo è importante affrontare queste sfide anche con un approccio diverso. La presidente di ANCE lancia, inoltre, l’idea di un PNRR su casa e città che riprogrammi i fondi europei e ampli il ventaglio anche a infrastrutture e dissesto idrogeologico, rendendo in questo modo l’Europa attrattiva.
Fine vita degli elementi di arredo: siglato l’accordo per una ERP estesa
A distanza di un anno in cui era stata lanciata l’idea del progetto sulla circolarità dei prodotti di arredo, FederlegnoArredo, Consorzio Nazionale Sistema Arredo e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica hanno firmato l’accordo di programma che dà il via a un periodo di test propedeutici a un futuro regime di responsabilità estesa del produttore (EPR) per l’arredo.
L’accordo comprende diverse iniziative e fasi operative che mirano a favorire l’innovazione, la sostenibilità e l’economia circolare, “un passo fondamentale per rafforzare la filiera del legno-arredo che si assume un impegno concreto per il futuro” ha dichiarato il presidente di FederlegnoArredo e del Consorzio, Claudio Feltrin.
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