Il nuovo regolamento per il settore edile approvato dall’Unione europea dette le regole per tutto il ciclo di vita dei prodotti da costruzione e non c’è la necessità di dover passare attraverso provvedimenti nazionali di recepimento
Dall’Europa il nuovo regolamento per i prodotti da costruzione per garantire ecoprogettazione e tracciabilità dei materiali, nel frattempo si attende la versione definitiva del Ddl di Bilancio, mentre è in arrivo la guida operativa sul decreto Salva Casa. Il mondo dell’edilizia in un flash.
Nuovo regolamento UE per i prodotti da costruzione
Approvato dall’Unione europea il 5 novembre il nuovo regolamento per il settore edile: diventano obbligatori ecoprogettazione e tracciabilità dei materiali, da garantire dalla progettazione dei prodotti fino alla loro gestione a fine vita.
Le prescrizioni dettate dal nuovo regolamento (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) abrogano il regolamento 305/2011/UE e dovranno essere osservate da tutta la filiera gli operatori economici interessati (produttori, mandatari, importatori, distributori, fornitori di servizi di logistica ecc.), senza la necessità di dover passare attraverso provvedimenti nazionali di recepimento, salvo interventi legislativi nazionali di adeguamento dove necessario (ad esempio negli appalti).
Per accelerare la transizione green, i prodotti (imballaggi compresi) non potranno essere concepiti, realizzati, utilizzati, sottoposti a manutenzione e demoliti in modo da presentare: dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose, gas a effetto serra, radiazioni, composti organici volatili, microplastiche e scorretto scarico/eliminazione di acque/rifiuti. Dovranno quindi essere minimizzati i quantitativi di materie prime, acque ed energie impiegati, nonché i rifiuti prodotti. Mentre si dovranno massimizzare e incentivare l’utilizzo di materie secondarie e a elevata sostenibilità ambientale, durabilità, riparabilità, riutilizzabilità e riciclabilità dei prodotti ottenuti.
I prodotti destinati ad essere incorporati in opere di costruzione dovranno essere accompagnati da dichiarazione di prestazione e conformità, marcatura CE e passaporto digitale.
In caso di incompatibilità, le nuove disposizioni prevarranno anche su quelle introdotte per l’ecodesign dei beni con il regolamento 2024/1781/UE.
Ddl di Bilancio, ancora possibili modifiche sui Bonus edilizi
Prosegue l’iter del Ddl di Bilancio in Commissione Bilancio della Camera dove si sta mettendo a punto il testo di legge definitivo, che dovrebbe approdare in Aula per la metà di dicembre. Sul fronte dei bonus edilizi nella manovra non si escludono modifiche al testo in bozza.
Tra i numerosi emendamenti proposti c’è ad esempio quello di ripescare il Bonus case green a partire dal 2025 fino al 2027, con una rateizzazione in 10 anni degli sconti fiscali. Cancellato alla fine del 2023, il bonus prevedeva la detrazione del 50% dell’IVA versata per gli acquisti di case in classe A o B direttamente da costruttori o da OICR immobiliari.
L’incentivo per chi decide di migliorare la prestazione energetica della propria abitazione (Ecobonus) pari al 65% fino al 31 dicembre 2024, potrebbe inoltre ritornare con la stessa percentuale anche il prossimo anno (anziché ridursi al 50%) solo per l’abitazione principale.
In arrivo la guida operativa sul Salva Casa
Il ministro delle Infrastrutture ha anticipato la prossima pubblicazione di un prontuario operativo per l’uso del Testo Unico edilizia dopo il Salva Casa.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore della Legge 105/2024, di conversione con modifiche del DL 69/2024 (Decreto Salva Casa), ha introdotto numerose novità al DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia). Per far fronte al recepimento complicato, a breve sarà pubblicato un mini-manuale operativo di accompagnamento e fornita la modulistica al fine di guidare e semplificare l’attività dei tecnici comunali per non lasciare margini di discrezionalità su come applicare il Salva.
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