Il Padiglione Casa Don Bosco a Expo 2015 è uno spazio che a manifestazione conclusa, continuerà a vivere come centro educativo dedicato ai giovani. La struttura è in acciaio e legno lamellare, la coibentazione è in pannelli sandwich.
L’occasione di essere presenti ad Expo 2015 con un proprio padiglione ha messo in luce l’opportunità di riflettere su un particolare tema progettuale: quello della casa o, per meglio dire, del fronte della casa. Il tema generale di Expo è stato coniugato all’educazione, all’importanza di questo nutrimento per i giovani, alla “missione” di educare la gioventù, tanto da pensare Casa Don Bosco come uno spazio che, a manifestazione conclusa, continuerà a vivere come centro educativo dedicato ai giovani.
Della casa che vede come committente Don Bosco Network- VIS, responsabile dei lavori Don Claudio Belfiore, project management Ercole Lucchini, progetto architettonico degli architetti Vittorio Giacomin, Maurizio Boldrin e Ilaria Saugo, vengono proposti i concetti principali: il tetto a capanna e il portico. La forma del padiglione è molto tradizionale, un rettangolo con due fronti importanti sui lati corti e con lati lunghi trattati con due superfici rigorosamente chiuse perché la gerarchia è data dalla presenza del decumano e di una piazzetta. Lo spazio interno è costituito da un unico grande vano con il tetto in legno a vista (oltre ai locali di servizio posti sulle teste) che sarà modulato con l’allestimento in modo differente, a seconda degli eventi che si svolgeranno.
Il padiglione è stato pensato per essere costruito tenendo presente il criterio della sostenibilità. La struttura è in acciaio e legno lamellare, la coibentazione è in pannelli sandwich rivestiti all’interno con pannelli in OSB e pirotite, e all’esterno con pannelli in OSB sui quali è stato montato un successivo strato di finitura in canapa (anche sul tetto). Con quest’ultimo accorgimento si è creata una superficie omogenea che offrisse ed esaltasse quel senso di sobrietà ricercato. La carpenteria in legno e ferro è dei Fratelli Borromini.
Parte dell’esterno è pavimentata in legno, alcune parti residuali seminate a prato. L’esterno sul lato del decumano è arredato con delle panche fisse che, relazionandosi con il portico, ricreano l’idea del cortile, tema fondamentale nel sistema educativo di Don Bosco.
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