Prove su facciate: simulazione di un ciclone tropicale in laboratorio (AAMA 501-1)
Dopo mesi di studio e accurati preparativi è finalmente operativo presso l’Istituto Giordano il nuovo banco AAMA 501-1. Quest’ultimo è stato progettato in base alla norma AAMA 501-1, che stabilisce appunto le attrezzature e le procedure di prova per verificare la permeabilità all’acqua di finestre, facciate continue e porte, sotto l’effetto di un vento reale e quindi dinamico.
Se per il mercato italiano l’argomento è relativamente nuovo, per chi commercializza facciate continue e serramenti in Gran Bretagna e in paesi extraeuropei (in particolare America, Dubai e paesi mediorientali) quella della AAMA 501.1 è una prova standard obbligatoria, dettata dalla necessità di impiegare prodotti sempre più resistenti e in grado di proteggere le opere dalle forti perturbazioni atmosferiche tipiche di tali zone.
Istituto Giordano è stato accreditato da ACCREDIA, l’ente unico di accreditamento italiano, allo svolgimento della prova di permeabilità all’acqua in condizioni di pressione dinamica, proprio secondo la norma americana AAMA 501.1 e anche secondo la norma inglese CWCT ST Par. 7 sulle facciate continue.
Queste due procedure si affiancano alla metodologia già accreditata secondo la norma europea UNI EN 13050 “Facciate continue – Tenuta all’acqua – Prova di laboratorio in condizioni dinamiche di pressione dell’aria e di proiezione d’acqua”.
La principale differenza tra la norma europea e le norme per i mercati anglosassoni risiede nel tipo di generatore eolico utilizzato: nel primo caso si utilizza un ventilatore assiale a velocità variabile fissato ad un condotto rigido che dirige il flusso d’aria proveniente da una curva di 90° verso la superficie esterna del provino, nel secondo caso viene richiesto un dispositivo di generazione eolica ad elica, in grado di produrre un forte flusso pulsante di vento.
La prova consiste nell’investire il campione con un flusso d’aria prodotto da un dispositivo di generazione eolica artificiale, nel nostro caso un’elica di aereo, capace di generare un “vento dinamico pulsante”.
Il generatore eolico è costituito da un ventilatore ad elica tripala, di diametro 2000 mm, azionato da un motore elettrico trifase con potenza di 160 kW, la cui turbina è pilotata da un inverter frequenza variabile capace di variare la sua velocità di rotazione.
La sostituzione del classico motore a scoppio con uno a generazione elettrica di grande potenza, azionato da un sistema informatizzato semiautomatico, permette di modulare l’intensità delle raffiche con precisione e con occhio attento anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Mentre il motore è in funzione la superficie esterna del provino viene sottoposta ad una erogazione d’acqua conforme a quanto richiesto dalla norma ASTM E 331. La facciata o il serramento vengono così sottoposti ad una pressione dinamica ed a vibrazioni tali da riprodurre una condizione ambientale piuttosto gravosa.
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