Progetti

Facoltà di Architettura a Torino. A lezione di involucro e facciate continue e serramenti

Succede all’Atelier del Costruire nel Costruito del secondo anno di Architettura del Dipartimento DAD, Politecnico di Torino

Il 5 maggio scorso al Politecnico di Torino lezione sui sistemi a curtain wall. L’ha tenuta l’ing. Andrea Mafezzoni dell’Ufficio tecnico Sistemi per edilizia di Metra ai circa settanta allievi dell’Atelier Costruire nel Costruito del secondo anno del Corso di Laurea in Architettura (Laurea triennale) del Dipartimento DAD, Politecnico di Torino. L’Atelier, sotto la docenza dei professori Daniele Campobenedetto e Orio De Paoli, affronta il tema della progettazione di organismi edilizi di nuova realizzazione all’interno del tessuto urbano esistente. Il progetto propone la rivisitazione di vuoti urbani all’interno di una porzione del tessuto edilizio consolidato di una grande città europea (Parigi) con l’obiettivo di realizzare edifici che accolgano sia residenze sia attività produttivo-commerciali. Il tema viene sviluppato attraverso l’integrazione dei metodi disciplinari della Composizione architettonica e della Tecnologia dell’Architettura.

In questo quadro hanno partecipato alle attività didattiche le società Metra, sistemi per involucro e serramenti, e dott. Gallina, sistemi polimerici per l’involucro. L’ing. Mafezzoni in particolare ha affrontato il tema delle facciate continue, le principali tecnologie costruttive e gli esiti architettonici che i sistemi consentono di realizzare.
Il prof. Orio De Paoli riflette: “Abbiamo la netta percezione che l’involucro attrae sempre di più i giovani studenti. Lo sentono come l’architettura del futuro quando non è già del presente, probabilmente stimolati anche dai due grattacieli di Intesa San Paolo e Regione Piemonte costruiti da poco qui a Torino. Credo che l’interesse sia tale da giustificare un corso dedicato al solo Involucro moderno prefabbricato leggero che in effetti è la tecnologia di rivestimento degli edifici vincente a livello globale”.

Aggiunge altre considerazioni l’ing. Mafezzoni che in quest’ultimo anno accademico ha incontrato circa 1200 studenti in una quindicina di seminari tra Politecnico di Milano, Università di Brescia, Politecnico di Torino, Università di Bologna, Università di Pescara, IUAV di Venezia: “Confermo assolutamente le impressioni del prof. De Paoli. L’interesse degli studenti è rivolto verso serramenti scorrevoli di tipo “minimal”, oscuranti scorrevoli e proprio le facciate continue. Le facciate vengono apprezzate per le potenzialità che offrono”. Ma c’è di più. E’ in atto una maturazione del livello di apprendimento dei futuri architetti che così evidenzia Mafezzoni: “Fa molto piacere vedere come tra gli studenti di ingegneria e di architettura l’approccio non sia più quello di “scegliere” un serramento o una facciata da inserire nell’elaborato grafico da presentare per un determinato esame, ma di progettare l’involucro. Ritengo questa una crescita importante per il settore in prospettiva futura. Sicuramente buona parte del merito è da attribuire ai professori come Orio De Paoli che credono fermamente in questi prodotti e hanno la capacità di trasmettere il loro entusiasmo agli studenti. Parte del merito, lasciatemelo dire, è da attribuire anche ad aziende aziende come Metra che, aderendo a queste iniziative, investono a lunghissimo termine nelle generazioni future”.

L’augurio è che di questo passo la progettazione dell’involucro diventi presto insegnamento corrente per gli studenti delle Facoltà di Architettura di tutta Italia come già avviene al Politecnico di Milano con il corso curato da tempo dal prof. Paolo Rigone all’interno del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito.
(eb)

Nella foto, in primo piano il prof. Orio De Paoli, e quindi l’ing. Andrea Mafezzoni e gli studenti dell’Atelier