Dalle materie prime naturali al miglioramento dell’efficienza energetica: il produttore di finestre da tetto e recentemente anche di finestre verticali Fakro attua costantemente politiche ecosostenibili per salvaguardare l'ambiente.
Il produttore di finestre da tetto e ora anche di finestre verticali in legno/alluminio (con Innoview), Fakro lavora prestando grande attenzione al tema della sostenibilità e sviluppando le proprie soluzioni in modalità il più possibile eco-friendly. Con l’importante mission di implementare il comfort e la sicurezza delle mansarde, la società affianca ormai da anni evoluzione tecnologica e salvaguardia ambientale, non solo in termini di prodotti proposti ma anche di ciclo produttivo.
L'impegno dell’azienda in termini di sostenibilità inizia già dalle materie prime: il legname con cui sono realizzati i serramenti Fakro – oltre ad essere un legno di pino accuratamente selezionato, materiale naturale per eccellenza – ha la certificazione FSC, che assicura la gestione responsabile delle foreste da parte delle realtà che lo lavorano. Il legno viene poi stagionato ed essiccato all’interno di innovativi ed ecologici impianti che ricavano calore dalla segatura e dagli scarti accumulatisi nelle varie fasi produttive. Inoltre, per proteggere il legno e impedire l'emissione di composti organici nell'aria, viene applicata sulla superficie una vernice a base d'acqua, completamente ecologica.
Sempre per quanto riguarda l'uso di materiali naturali, Fakro, per una posa a regola d’arte, utilizza lana di pecora per assicurare le migliori performance di isolamento termico. Grazie infatti alle sue caratteristiche di densità ed elasticità, la lana riesce a riempiere perfettamente gli spazi attorno alla finestra, garantendo a quest’ultima anche un elevato livello di efficienza energetica. La lana, inoltre, è un prodotto naturale, ecologico e privo di odore, che non causa irritazione alla pelle o agli occhi durante la fase di assemblaggio.
Sostenibilità e salvaguardia ambientale sono per Fakro non una teoria, ma la concretezza su cui si basa anche l'implementazione di nuove strategie per la gestione dei rifiuti e per l'utilizzo di energie alternative nei propri impianti.
Oltre ad aver introdotto misure di recupero e riciclaggio dei rifiuti per minimizzarne la quantità prodotta nei propri stabilimenti, Fakro riutilizza gli scarti provenienti dalle lavorazioni del legno. “In tutte le sedi dell'azienda, gli spazi dedicati alla produzione e agli uffici vengono riscaldati in modo ecologico – ha spiegato il direttore Fakro Italia Bruno Pernpruner: la fonte di energia usata a questo scopo è infatti una biomassa ottenuta dai rifiuti dei processi produttivi mischiata a trucioli di salice provenienti da una piantagione di salici di proprietà dell’azienda”. Attualmente la piantagione ricopre un'area di circa 20 ettari, ognuno dei quali fornisce annualmente 20-25 t di materiale. “Nel solo mese di febbraio 2017 abbiamo raccolto 300 t di trucioli – ha aggiunto Bruno Pernpruner. Dalla loro combustione sarà possibile ottenere circa 3300 GJ di energia, che verranno utilizzati per riscaldare gli stabilimenti di produzione. Usare fonti energetiche alternative e rinnovabili risulta essere inoltre vantaggioso non solo in termini ecologici ma anche economici: un GJ di energia termica prodotta attraverso il legno di salice ha un costo pari a circa 3,5 euro, ovvero meno della metà rispetto al gas naturale e meno di un terzo rispetto all'olio combustibile.” Il costante impegno di Fakro a rendere ecosostenibile l'intera filiera di produzione sposa – in anticipo sui tempi – le direttive europee che prevedono per il 2020 che il 20% dell'energia utilizzata provenga da fonti di energia rinnovabili.
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