Una nota dell’associazione dell’involucro e dei serramenti accoglie favorevolmente le FAQ ministeriali ma denuncia l’assenza di provvedimenti in merito al fattore H’t che rischia di danneggiare gravemente il comparto delle facciate continue e delle costruzioni vetrate
Da un anno il mondo della progettazione e il comparto dei produttori di facciate continue devono confrontarsi con un nuovo fattore previsto dai Decreti sull’efficienza energetica in edilizia del 26 giugno 2015. È il coefficiente globale di scambio termico H’t dell’involucro che impone dei valori di trasmittanza termica bassissimi che abbiamo subito denunciato come praticamente impossibili da raggiungere all’attuale stato dell’arte del settore dell’involucro vetrato.
Edifici come quelli nella foto, due dei più recenti grattacieli di Milano, oggi non sono più possibili…grazie all'H't. Grazie ai Decreti del 26 giugno 2015 avremo il privilegio di essere l'unico paese al mondo a non avere costruzioni ampiamente vetrate.
E’ su questo fattore H’t che si concentra la nota Unicmi a proposito delle FAQ emesse dal MISE-Ministero dello Sviluppo economico (vedi news) che peraltro presentano parecchi aspetti positivi per il mondo del serramento. Bene le FAQ, sottolinea Unicmi, ma ancora silenzio dal MISE per il parametro H’t per l’involucro edilizio.
Sulle FAQ del 1° agosto e le ripercussioni sul mondo dell'involucro, del serramento e delle schermature è intervenuto Samuele Broglio,presidente di Confartigianato Legno e responsabile normativa per il settore serramenti di tutta Confartigianato (quindi anche metallo e pvc) con una nota che valuta come positive le FAQ, fatto salvo il fattore H't (vedi news). Qui di seguito il comunicato Unicmi. (eb)
Parametro H’t per l’involucro edilizio: ancora silenzio dal MISE
Unicmi ha accolto molto favorevolmente la pubblicazione delle FAQ da parte del MISE riguardo a molti punti sollevati da Unicmi e altre associazioni ed enti di categoria sui decreti in materia di efficienza energetica in edilizia del 25 Giugno 2015 (Decreto Requisiti Minimi, Decreto Linee Guida Attestato di Prestazione Energetica). Vedi Notizia.
Contrariamente a quanto assicurato a Unicmi dal MISE lo scorso 31 maggio, non è stato però ancora preso alcun provvedimento riguardo alle criticità segnalate da Unicmi riguardo al parametro H’ t.
Unicmi è conscia che per apportare significative modifiche all’incidenza del parametro H’t non è sufficiente una FAQ, bensì la revisione dell’impianto legislativo che ha introdotto questo coefficiente, ma la questione rimane grave ed urgente.
Tralasciando le implicazioni tecniche derivanti dall’applicazione di questo coefficiente, ampliamente esplicate nel documento dell’Ufficio Tecnico Unicmi consegnato al MISE, non fare chiarezza su questo importante fattore significa mantenere nella totale incertezza l’intero comparto italiano dell’involucro edilizio con un concreto rischio di blocco delle attività di investimento in nuovi edifici, ma soprattutto di blocco delle iniziative nel settore della ristrutturazione edilizia che costituisce quasi il 70% dell’attività edilizia in Italia.
Unicmi ribadisce con forza, che non affrontare il nodo H’t rischia non solo di provocare gravissime conseguenze per il comparto industriale italiano delle facciate continue (un settore che vale 500 milioni di euro di fatturato del Made in Italy nel mondo che rischia di non intercettare una possibile ripresa stimabile attorno al 4-5% ma di registrare una flessione significativa dei fatturati) ma anche di porre enormi limiti progettuali all’architettura e di condizionare i valori del mercato immobiliare italiano.
Unicmi, pertanto, solleciterà ancora una volta il Ministero dello Sviluppo Economico affinché faccia chiarezza, in tempi stretti, riguardo al parametro H’t, permettendo a tutti gli operatori del settore delle costruzioni di operare
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