Lo smart retail per il rilancio dell’economia: il punto di Federico Caiumi, Ceo di Voilàp Digital, alla luce del PNRR per l’Italia.
Federico Caiumi, CEO di Voilàp Digital, azienda specializzata in prodotti e servizi innovativi per connettere le abitudini digitali con i punti vendita, riflette e commenta la trasformazione digitale che dovrebbe avere il retail in questi anni.
“È necessario ripensare sin da ora alle logiche che hanno da sempre contraddistinto il comparto Retail –spiega Federico Caiumi– affinché si configuri un panorama commerciale e sociale 5.0, davvero Smart, capace di trarre reale valore dall’integrazione di tecnologie e funzionalità anche molto diverse tra loro”.
Si ritiene da sempre che la pubblicità sia l’anima del commercio, un assunto ancor vero oggi sebbene l’ultimo anno e mezzo abbia richiesto alla maggior parte delle aziende produttrici e distributrici di rivedere le proprie strategie commerciali e di posizionamento, convergendo più che mai sui canali digitali per compensare una ridotta affluenza in store. Se questa diversificazione in chiave digitale ha certamente significato un balzo in avanti nel segno dell’innovazione per molti, ha dall’altro lato messo in luce alcuni limiti delle tradizionali abitudini di incontro tra prodotti e consumatori all’interno di ambienti fisici – siano essi negozi di proprietà o catene della grande distribuzione (GDO e GDS).
Lo scenario che prevede il manager è uno in cui Fisico e Digitale diventano un tutt’uno: non si tratta solo di operare in chiave phygital, già ampiamente perseguita in Italia come all’estero sotto varie forme – dall’online shopping al delivery at home o al pick up instore -, ma di realizzare una dimensione in cui il concetto di Retail sia senza soluzione di continuità, un percorso fluido e semplificato in cui l’interazione è costante e sempre accessibile, oltre che emozionale e basata su valori condivisi tra brand e consumatori in termini di sostenibilità e tutela ambientale.
Un passo alla volta, però, è l’adagio che secondo il manager porta a perseguire e raggiungere efficacemente gli obiettivi.
“Un primo passo, già oggi disponibile, è quello di dare nuovi connotati ibridi e convergenti al punto vendita retail. In che modo? -continua Federico Caiumi- Integrandovi soluzioni e tecnologie in grado di semplificare l’accesso ai prodotti e iniziare a creare quella continuità di fruizione – tra online e offline – agli stessi. Intelligenza artificiale, Internet of Things e Big Data rappresentano in questa visione il substrato su cui basare lo sviluppo incrementale degli store. Un primo esempio concreto è quello dei Voilàp Store, contesti neutri – bastano 4 pareti – in cui schermi e totem di varie dimensioni possono creare vetrine di vendita tangibili e sempre diversificate, senza necessità di assortimenti materiali, logistica e storage”.
I Voilàp Store sorgono e si sviluppano nel pieno rispetto delle indicazioni Europee per il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per gli Investimenti Digitali in Italia. Se il concetto di trasformazione e innovazione digital è nel DNA di Voilàp Digital sin dai suoi esordi, alla luce dell’evento pandemico le sue soluzioni per lo Smart Retail si propongono sul mercato come consolidate e capaci di apportare un valore aggiunto concreto e già realizzabile per industrie e brand retailer di ogni settore – dall’Home Decor all’Interior Design fino al Fashion e altri ancora.
“In questo quadro normato di investimenti per lo sviluppo dell’economia e la crescita della competitività nel nostro Paese –conclude Federico Caiumi– ci posizioniamo con i nostri Store altamente digitalizzati come artefici della messa a terra di un unico sistema consolidato in cui molteplici dispositivi e canali cooperano in connessione continua, nella logica dell’Unified Commerce. I gestori e proprietari Retail godono di strumenti di visibilità sempre accessibili, misurabili, tracciabili e analizzabili sia nei risultati di vendita che di fruizione digitale, dotandosi di elementi utili a guadagnare un reale vantaggio competitivo nel proprio mercato di riferimento”.
a cura di Manuel Caldarese
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