Pieno successo della edizione 2018 di Fensterbau Frontale e della collegata Holz Handwerk dedicata alle tecnologie del legno. Fortissima la tendenza del digitale, della smart home e della building automation connessa con porte, finestre, vetri e schermi.
Già venerdì 22 a mezzogiorno tutti gli indicatori di presenza del Fensterbau 2018 segnalavano un’edizione senza precedenti per affollamento. Ce lo confermavano i produttori di macchine con i loro stand stracolmi, nonché i produttori di accessori e di profili. Allo stand di ift parlavano addirittura di un’affluenza da tsunami. Visitatori da mezzo mondo come pure gli espositori. Come sempre tantissimi gli operatori italiani in visita.
Certamente una fiera tedesca nell’imprinting ma sempre più europea ed internazionale. Le cifre degli organizzatori alla fine della fiera hanno confermato le sensazioni degli operatori. Oltre 110 mila i visitatori provenienti da 123 paesi (erano 116 nel 2016) che hanno mostrato di apprezzare quanto proposto dai 814 espositori (erano 794) che occupavano 64 mila metri quadrati (erano 63113 nel 2016). Da segnalare che quasi metà dei visitatori (44%) proveniva dall’estero.
Ma la questione non è solo di numeri ma oramai di posizionamento del Fensterbau nell’immaginario collettivo di un intero settore a livello europeo se non mondiale quale LA fiera del serramento, delle porte e delle finestre.
Dietro tutto ciò il buon andamento dell’industria edilizia tedesca e del settore del serramento (vedi news) e naturalmente la forza dell’industria fornitrice di profili, accessori, macchine e impianti e tanto altro.
Quali i temi emersi nel corso della 30.ma edizione del Fensterbau di Norimberga? L’efficienza energetica rimane sullo sfondo. Non è più l’asse portante dello sviluppo del settore visti i formidabili progressi raggiunti. Essa però rimane il metro di misura, magari all’interno del più ampio concetto della sostenibilità a tutto tondo, riciclo compreso: dalla culla alla culla. Senza dimenticare la posa in opera che anche qui in Germania rimane tema di rilievo.
Invece prorompente in questa edizione è stato l’emergere del digitale declinato nelle varie forme: smart home, building automation, automazione delle chiusure, sicurezza e confort. Porte di ingresso, finestre, porte finestre, grandi scorrevoli, tapparelle, porte interne, vetri sono oramai elementi connessi all’interno della casa e dell’edificio intelligenti. Quanto tutto ciò oggi sia mercato poco importa. Il futuro è lì. È ben noto che oggi solo gli edifici nuovi e quelli ristrutturati di un certo standing sono governati da un sistema di building automation.
Ci vorrà tempo perché le comuni abitazioni siano raggiunte da questo o quel sistema di home automation. Tuttavia su questo fronte i produttori di accessori, in prima fila, e anche qualche produttore di profili, si sono mostrati attivissimi proponendo numerose soluzioni di connettività. Il là verso questa direzione è stato dato ancora una volta da ift Rosenheim con la mostra speciale “Smart home con finestre e porte”.
Anche i tecnici dell’Istituto sono ben consapevoli che il mercato è ancora tutto da costruire e che le professionalità del comune produttore e rivenditore di serramenti siano ancora ben lontane dal poter affrontare le sfide poste da home e building automation. Quale dunque la ricetta per poter cominciare a costruirsi una nuova professionalità in merito? Il consiglio degli uomini ift è di cominciare da sé stessi, dal proprio ambiente domestico e lavorativo – casa, fabbrica, laboratorio o rivendita -cercando di operare con un bravo impiantista elettrico se del caso. Provare, sbagliare e ancora provare e così via.
Molto insistente anche il tema della sicurezza contro le effrazioni che anche in Germania è sempre di più alla ribalta. Quindi si accresce la dotazione di accessori evoluti a protezione di porte di ingresso, finestre e porte finestre.
Saremmo ingenerosi rispetto all’edizione appena conclusa del Fensterbau se non si accennasse all’impegno di tanti produttori di macchine e impianti per le lavorazioni per far guadagnare in efficienza e in maggior qualità del prodotto finito. Anche l’estetica vuole la sua parte non solo nel design dei prodotti ma anche nel design delle macchine perché lavorare in un bell’ambiente è sicuramente meglio.
Doveroso anche segnalare, alla sua seconda uscita, la presenza della collettiva CaseItaly che con un nuovo format vuole promuovere l’internazionalizzazione delle nostre aziende, specie quelle medio-piccole (vedi news).
Di questo e di tanto altro daremo pienamente conto sulle pagine di Nuova Finestra a partire dal numero di maggio.
Nel frattempo potete segnarvi la data della prossima edizione: 18-21 marzo 2020.
(eb)
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