Presentato venerdì a Bologna il nuovo progetto formativo per serramentisti, rivenditori e posatori
Pubblico delle grandi occasioni per la presentazione ufficiale del progetto “Finestra punto e a capo”, la Partners Academy Profine avvenuta venerdì allo Starhotel Excelsior di Bologna.
Si tratta di un percorso formativo che nelle intenzioni degli organizzatori vuole mettere a disposizione di produttori di finestre, rivenditori e posatori di serramenti gli strumenti per affrontare in modo concreto le sfide di oggi e di domani. Strumenti che vanno dalla riorganizzazione e/o progettazione della show room alle tecniche di vendita, per approdare alla progettazione del nodo di posa, alle garanzie sulla posa e alle assicurazioni sul prodotto senza dimenticare la gestione del credito e pianificazione finanziaria e il credito d'imposta e super/iper ammortamento.
Ad aprire i lavori porgendo il saluto ai presenti sono stati Gerard Costes, amministratore delegato di Profine Italia, e il direttore commerciale Andrea Bulgarelli. E quindi gli interventi di un folto di numero di rappresentanti di associazioni, aziende e consulenti che hanno apportato il proprio valore aggiunto: Laura Michelini e Piero Mariotto di Anfit, Enrico Pambianchi di Reale Mutua, Antonio D’Albo di Legnolegno, Roberto Minciotti di Maico, Maurizio Mazzurana e Andrea Martellucci di Profine, Sergio Botta dello Studio Botta & Associati,Giorgio Marchesi di Entra, Gianluca Baroni di Voilap, Patrizia Venturini di Renolit e Silvia Santin.
L’obiettivo sottolineato da Andrea Bulgarelli che “il cambiamento non solo è possibile, ma in molti casi è anche divertente e spesso conveniente, dal punto di vista economico e del lavoro per trovare nuove motivazioni e nuove energie”. Cambiando le abitudini come si evince dal nome prescelto per l'Academy.
Un primo bilancio
Così a fine evento Gerard Costes trae un primo bilancio: “Il bilancio presso i clienti è molto più che positivo. Da un breve sondaggio alla fine della manifestazione emerge un indicibile “finalmente” una bella opportunità di crescita professionale all’interno del mondo profine. Le prospettive che si aprono sono molteplici ma penso che la strada da seguire sia quella di insistere nel fare conoscere al mercato il progetto quale leva per attirare nuovi clienti. Solo in un secondo tempo ci potremo rivolgere anche ai clienti dei nostri clienti per offrire le soluzioni che cercano per fidelizzare rivenditori e commerciali e gli altri operatori”.
Aggiunge Andrea Bulgarelli: “L’evento oggi conferma una volta ancora che non è più pensabile di pensare di chiudere il contratto solo con il prezzo. Ci sarà sempre chi arriva con 5€ in meno. Oggi secondo me la differenza la si può fare solo elevandosi professionalmente offrendo competenza e qualità. Solo così si può avere qualche opportunità in più per far capire cosa si sta vendendo. Non un prodotto fine a se stesso, ma un servizio, una qualità, una garanzia di assistenza, una professionalità. Insomma tutto quello che costituisce quel “Made in Italy” che il mondo ci invidia. Di certo non sarà questo che risolverà tutti i problemi verso l'importazione ad ogni costo, ma quantomeno ci sarà l'opportunità di “vendere” qualcosa di diverso davvero”.
Made in Italy
Nell'occasione la presidente di Anfit Laura Michelini ha presentato ufficialmente il progetto CaseItaly che intende valorizzare e promuovere a livello internazionale i serramenti Made in Italy. Nata in ambito Finco,la Federazione delle Industrie per le Costruzioni, coinvolge quattro associazioni: Acmi (Chiusure e meccanismi), Anfit (serramenti), Assites (tende e schermature solari) e Pile (lattoneria edile). E' la prima volta che il progetto esce pubblicamente dopo le presentazioni a pubbico ristretto alle assemblee generali di Anfit ad aprile e di Acmi a giugno. Una notizia di rilievo per il Made in Italy del settore che merita un approfondimento (vedi news).
(eb)
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