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Finestre: Internorm cresce anche nel 2015

Dati positivi per Internorm Italia nel 2015.  L’azienda cresce leggermente grazie anche al forte legame tra Internorm e i suoi Partner, nel nostro Paese come nel resto d'Europa.

Dopo diverse annate di stasi se non di recessione nel settore di porte e finestre in Italia e nel resto d'Europa, Daniele La Sala, amministratore delegato della filiale italiana di Internorm, produttore top europeo di serramenti,traccia un bilancio positivo, dando nuove aspettative al comparto, almeno per quanto riguarda i prodotti di fascia alta parlando per il 2015 di leggera crescita sui dati del 2014 di Internorm Italia.

Ricordiamo che Internorm Italia è la filiale nel nostro Paese del produttore di serramenti austriaco che da non molto ha comunicato il raggiungimento della considerevole cifra di 22.500.000 serramenti prodotti (vedi news) e di 500.000 porte d'ingresso.

Già nel Convegno Nazionale Internorm del 25 settembre, tenutosi con tutti i Partner italiani a Villa Quaranta, a pochi chilometri dal Lago di Garda, Johann Pichler, amministratore delegato Internorm, aveva presentato i dati del gruppo in tutti i Paesi europei mostrando che l'avanzata del produttore austriaco delle finestre è inarrestabile, pur in un momento di stasi del mercato edile anche in Paesi che hanno sentito meno la crisi degli ultimi anni, come la Germania, i Paesi Scandinavi e il Regno Unito.

Riguardo l'Italia, Daniele La Sala si era soffermato sui prodotti che più aiutano Internorm a reagire ai momenti di stallo del mercato italiano delle costruzioni, sottolineando quanto sulla salute del gruppo incidano positivamente prodotti che in genere vengono definiti di nicchia, come il legno/alluminio e l'ammiraglia KF500, o anche gli scorrevoli, che rappresentano la punta di diamante della produzione Internorm. E' stato interessante anche sapere da Johann Pichler che il gruppo Internorm raccoglie non più solo i 3 stabilimenti in Austria che da decenni sfornano tutta la produzione Internorm, ma anche nuove aziende in Paesi come la Danimarca, ad esempio, o la Slovacchia, dove con altre strutture produttive si stanno ponendo le basi per un portfolio prodotti ancora più integrato, dalle facciate continue ai vetri, in grado di completare ulteriormente la gamma ed essere sempre di più il produttore di riferimento per progettisti e imprese attenti alla qualità e all'avanzamento tecnologico dell'involucro edilizio.

La strategia volta all'affermazione della qualità e della ricercatezza costruttiva e progettuale, quindi, continua e anche con i nuovi investimenti produttivi rende l'offerta Internorm praticamente unica nel panorama dei serramenti, portando l'azienda e i suoi Partner su aree di mercato a minore competitività e molto meno sensibili ai cali del settore delle costruzioni.

E' chiaro che in uno scenario industriale che vede il suo sviluppo basarsi sulla riqualificazione del patrimonio edilizio in senso tecnologico soprattutto nell'ottica del risparmio energetico, poter offrire una integrazione di produzioni lungo tutta la filiera del serramento e in tutte le tipologie di involucro trasparente, consente una maggiore progettualità di sistemi e componenti, ancora più avanzata rispetto ai già elevati canoni di Internorm, che, ricordiamo, hanno portato, in particolare negli ultimi 20 anni, innovazioni di grande rilievo nel mondo dei serramenti.

E il gruppo austriaco si pone in tutta la sua politica come l'unica realtà industriale in grado di proseguire un impegno così sentito nell'ulteriore progresso tecnologico dei serramenti. Non dimentichiamo che a fronte di una richiesta di sempre maggiore evoluzione che proviene dal mondo delle costruzioni per rispondere all'esigenza di rinnovare le soluzioni abitative in senso tecnologico, si è assistito negli ultimi anni all'ingresso nella fascia bassa del mercato di nuove realtà produttive, per lo più provenienti dai paesi dell'Est, con prodotti che nulla hanno di tecnologico e che invece tenderebbero ad appiattire la qualità dei serramenti verso la standardizzazione e l'economicità.

Il risultato è stato quello di una polarizzazione del mercato: da una parte prodotti privi di nuova tecnologia e con funzionalità di base, in grado di rispondere a una domanda poco qualificata che non coincidendo con l'esigenza di riqualificare in modo significativo il patrimonio edilizio, rischia di restare marginale e sempre in diminuzione; dall'altra serramenti ad alto contenuto tecnico-progettuale, utili a servire un mercato che chiede massime prestazioni e nuove funzionalità, che non può che crescere.

In questa fascia Internorm ritiene molto importante anche la qualità della distribuzione, soprattutto per quel che concerne la fase di installazione, molto delicata dove il serramento deve sostenere i livelli di eccellenza di un'intera costruzione. Nell'intervento di Daniele La Sala viene evidenziato in particolare il forte legame tra Internorm e i suoi Partner, in Italia come nel resto d'Europa, un'altra ricetta che, attraverso gli strumenti che Internorm mette a disposizione dei suoi distributori, costituisce il piatto forte dell'azienda e della sintesi prodotto/servizio che è in grado di offrire sul mercato.

Come recita il film istituzionale che Internorm ha diffuso nella seconda metà dell'anno, con il motto “Internorm e i suoi Partner scrivono insieme la storia dei serramenti”, l'importanza della collaborazione con i Partner locali è cruciale per offrire quel circolo di qualità totale di cui già dagli anni 80, Internorm è stata una delle prime società in Europa ad essere perfetta interprete.

I dati di mercato di fine 2015, che vedono Internorm in Italia crescere leggermente rispetto allo scorso anno a dispetto di un mercato stagnante ed affermare sempre di più i prodotti di fascia alta, dimostrano che la via della qualità è quella premiante e che nel mercato dei serramenti la leadership tecnologica può coincidere con quella industriale.