Dotata di finestre smartwin e distanziatori Swisspacer Ultimate ecco la nuova scuola passiva Elmeskolan situata a Älmhult, nel sud della Svezia, nota come la città di Ikea
Elmeskolan di Älmhult in Svezia, è una scuola costruita come passivhaus. Ha un fabbisogno termico di 9 kWh/m² e, con una superficie calpestabile di 10.300 m² ed è la più grande scuola della Svezia costruita secondo i criteri casa passiva.
Le finestre della Elmeskolan sono prodotte dalla lettone i2 Factory che fa parte della rete smartwin, un raggruppamento di 15 medie imprese costruttrici di finestre in dieci paesi europei. Nel vetro isolante, i distanziatori Swisspacer Ultimate assicurano la migliore efficienza energetica e un comfort elevato.
“Älmhult sta registrando una forte crescita. Per questo motivo abbiamo dovuto costruire una nuova scuola, la Elmeskolan per 800 studenti – racconta Lars Lund, responsabile di progetto del Comune di Älmhult -. L’edificio a due piani completato alla fine del 2017 ospita una scuola di tipo tradizionale, una scuola internazionale di lingua inglese e un asilo internazionale”.
Ad Älmhult lo ricordiamo è stato inaugurato il primo mobilificio Ikea nel 1958. Qui si trova uno degli stabilimenti principali di Ikea, in cui lavorano collaboratori provenienti da 53 nazioni.
“I responsabili politici di Älmhult volevano una scuola dai bassi costi energetici – afferma Lars Lund -. La Elmeskolan ha una temperatura all’interno di circa 21°C . Per la produzione di acqua calda e calore per il riscaldamento è stato costruito un impianto geotermico che, con 20 sonde, riscalda l’aria per otto impianti di ventilazione. L’involucro della Elmeskolan presenta valori U pari a 0,06-0,13 W/m²K; le pareti esterne sono realizzate in una struttura a sandwich di 255-295 mm in calcestruzzo e isolante termico PIR.
“Per una casa passiva nel freddo clima svedese abbiamo bisogno di finestre con classe di efficienza energetica A, che non vengono prodotte in Svezia” racconta l’architetto e ingegnere civile Simone Kreutzer di IG Passivhus Sverige AB che offre consulenza, accompagna e coordina la costruzione di case passive come l’Elmeskolan.
Per questo motivo sono state utilizzate finestre smartwin dell’azienda lettone i2 Factory. Le finestre smartwin certificate dal Passivhaus Institut Darmstadt sono sviluppate dall’azienda tedesca pro Passivhausfenster GmbH e, nelle dimensioni normalizzate di 123 x 148 cm, presentano un valore Uw pari a 0,62 W/m²K. Esse vengono prodotte a livello regionale in dieci paesi europei da costruttori di finestre facenti parte della rete smartwin.
“Con i telai sottili otteniamo guadagni termici maggiori – afferma Franz Freundorfer di pro Passivhausfenster GmbH. Le finestre in legno e alluminio hanno una profondità del telaio superiore a 106 mm, un triplo vetrocamera e un distanziatore “warm edge”.
“I distanziatori Swisspacer sono una scelta d’elezione – spiega Elmar Rastner responsabile Swisspacer in Italia -. Gli Swisspacer Ultimate in particolare presentano valori psi di picco, sono resistenti e hanno una tenuta ermetica elevata al gas e al vapore acqueo nel giunto periferico. Inoltre, con i distanziatori Swisspacer la temperatura nella zona perimetrale interna del vetro, pari a 16-17°C, è così elevata che non si forma condensa”.
“Le case passive secondo gli standard internazionali in Svezia sono ancora una rarità” racconta Simone Kreutzer: “Eppure, nelle scuole e negli asili attualmente si sta verificando un boom di case passive”. Una ventilazione controllata in base al bisogno – necessaria nella casa passiva – sarebbe di serie già da 25 anni negli edifici svedesi. Questa la motivazione: “Nella casa passiva la progettazione è più compatta e funzionale. Pertanto, i costi edilizi sono più bassi, specie negli edifici di grandi dimensioni. Lo stesso accade anche con i costi di esercizio, grazie al fabbisogno termico più contenuto fino al 75%”.
Le finestre della scuola sono di dimensioni diverse e telai colorati all’esterno mentre negli interni predominano i colori chiari. Alla luminosità degli ambienti contribuiscono il concept di illuminazione, con dimensioni e numero di finestre ottimizzati in base ai punti cardinali e l’utilizzo di una grande quantità di vetro all’interno. Le porte e gli elementi in vetro nelle pareti, anche tra le aule, permettono alla luce di penetrare anche negli angoli e nei corridoi. Oltre a consentire di risparmiare sull’illuminazione, ciò “crea una sensazione di apertura, comfort e sicurezza”: queste le parole dell’architetto Mikael Gustafsson di Horisont Arkitekter AB a Malmö.
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