Quali proprietà devono avere i semilavorati estrusi di lega di alluminio EN AW 6060 per consentire trattamenti superficiali di anodizzazione e di verniciatura ad alto contenuto estetico e protettivo. Una scheda tecnica prodotta dall’associazione dei verniciatori e anodizzatori Aital.
Poco tempo fa è stato reso pubblico il contenuto di una scheda tecnica 40/12 realizzata dal Gruppo di lavoro degli anodizzatori di Aital, l’associazione che raccoglie il mondo delle finiture superficiali dell’alluminio in collaborazione col Qualital. Istituto di certificazione industriale dell’alluminio e di altri materiali.
Come è noto, la qualità finale di un manufatto in lega di alluminio è il risultato del lavoro di tante componenti: l’alluminio, la finitura superficiale, l’assemblaggio, la posa in opera.
Ognuna di queste componenti deve contribuire all’ottenimento della qualità finale del manufatto finito. A queste componenti occorre aggiungere la manutenzione in esercizio rivolta a mantenere nel tempo le proprietà del manufatto finito sia in termini funzionali che estetici.
La qualità finale è una “catena” di qualità; ed è sufficiente che ci sia un anello debole per far decadere l’intero progetto.
I difetti che si presentano sugli estrusi in lega di alluminio riguardano fondamentalmente i seguenti tre aspetti: le caratteristiche meccaniche, l’aspetto superficiale, le dimensioni.
Le caratteristiche meccaniche e l’aspetto estetico finale dei profilati estrusi sono influenzati, in maniera più o meno marcata, da tutte le fasi metallurgiche e dai trattamenti superficiali che vengono effettuati sugli stessi.
Per le applicazioni che richiedono finiture superficiali di anodizzazione e di verniciatura su manufatti di lega di alluminio, il più significativo effetto della microstruttura e della composizione chimica si manifesta sull’aspetto estetico (per l’anodizzazione) e sulle caratteristiche di resistenza alla corrosione (per la verniciatura).
Poiché nella composizione chimica delle leghe di alluminio i tenori dei vari elementi possono variare entro determinati intervalli, materiali così variegati possono presentare diversa reattività alle soluzioni chimiche di trattamento superficiale con conseguenti diversi risultati in termini di aspetto estetico della finitura. Si ritiene che la composizione chimica proposta in questa scheda, che riporta, per i diversi elementi, intervalli ristretti rispetto a quelli previsti per le leghe EN AW 6060 e EN AW 6063, sia idonea per ottenere buone caratteristiche estetiche sui semilavorati estrusi, di ripetibilità e di resistenza alla corrosione.
Si è constatato che anche la durezza superficiale degli estrusi può influenzare l’aspetto estetico dopo anodizzazione; i migliori risultati e la più conforme riproducibilità dell’aspetto estetico sono raggiungibili se si rispetta una specifica scala di valori.
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