L’Osservatorio Serramenti 2023 ha focalizzato l’attenzione sul tema della gestione del personale e delle relative problematiche legate alle difficoltà di trovare e inserire nuovi collaboratori in azienda. L’indagine è partita il 28 agosto e si è conclusa il 1° dicembre 2023
Come gestire la forza lavoro in azienda? Quali sono le figure maggiormente ricercate? E soprattutto, quanto sono propense le aziende ad assumere nuove figure?
Da alcuni mesi a questa parte, in particolare dopo il periodo legato al Covid che è anche coinciso con l’apertura delle maglie dei finanziamenti e dei bonus per la riqualificazione degli edifici, le aziende, anche quelle del comparto del serramento, si sono trovate a gestire alcuni aspetti di gestione del personale che in passato si erano manifestati con minore evidenza, come per esempio la mancanza di personale, la mancanza di specializzazione e formazione dello stesso, il crescente turn over e la disaffezione all’azienda, la difficoltà nel trovare le persone giuste per i ruoli ricercati e il ricorso crescente a personale esterno.
L’Osservatorio Serramenti 2023 ha approfondito questo tema.
L’indagine ha, come sempre, raccolto un numero lusinghiero di risposte. Sono 738 le persone che hanno risposto all’indagine di cui 544 sono quelle che hanno risposto a tutte le domande. È su questo secondo numero che sono state condotte le elaborazioni. Numero che permette non solo all’indagine di trarre informazioni sulla base di un campione sicuramente significativo, ma anche di registrare un lusinghiero interesse verso questa rilevazione che da anni viene condotta da Nuova Finestra, ShowRoom Porte&Finestre e Guida Finestra, con la collaborazione di StudioCentro Marketing.
Adeguatezza del numero di collaboratori
La prima domanda dell’Osservatorio era volta a valutare se oggi, la struttura dell’azienda, intesa come numero di collaboratori operativi in azienda, fosse in linea con l’attuale carico di lavoro. Nella maggioranza dei casi, con il 60,1%, gli intervistati hanno indicato di vantare un numero adeguato di personale aziendale in riferimento al carico di lavoro. Un intervistato su tre invece, ha indicato che avrebbe bisogno di più personale in azienda, infatti il 26,7% dei partecipanti all’indagine ha risposto di ritenere sottodimensionato il numero dei propri dipendenti e il 4,2% molto sottodimensionato. Per contro un intervistato su dieci ritiene che in azienda vi sia più personale del necessario, visto che il 6,6% ha risposto che il numero dei collaboratori in azienda è sovradimensionato e il 2,4% molto sovradimensionato.
Incrociando questi dati con quelli relativi alla tipologia di attività emerge come sostanzialmente le risposte tra i diversi operatori per diverse tipologie di attività siano in equilibrio, con alcune valutazioni:
- i produttori con e senza showroom rispondono in percentuale minore rispetto al dato generale di ritenere adeguato il numero dei propri dipendenti, rispettivamente con il 58,4% e il 56% delle risposte;
- installatori e posatori indicano in percentuale complessivamente minore rispetto ai colleghi, 22,6%, di avere una struttura di personale sottodimensionata, ma indicano in percentuale maggiore, sempre rispetto ai colleghi, di averla molto sottodimensionata, con l’11,3% delle risposte;
- i produttori puri sono i soli che indicano con una percentuale in doppia cifra, 12%, di avere più personale del necessario, risultato della somma tra il 7% di chi ha risposto di avere una struttura sovradimensionata e il 5% di chi ha risposto di avere una struttura molto sovradimensionata
Approfondendo il tema e incrociando i dati sull’adeguatezza del numero di dipendenti anche con quelli relativi all’attuale struttura dell’azienda emerge come siano le aziende con più di quindici addetti a lamentare maggiormente il sottodimensionamento in termini di personale, visto che indicano di ritenersi sottodimensionate nel 29,2% dei casi e molto sottodimensionate nel 7,5%, per un complessivo 36,7% superiore al dato delle aziende tra i sette e quindici dipendenti, 34,2%, a quello delle aziende dai tre ai sette dipendenti, 29,7% e a quello delle aziende fino ai tre dipendenti, 25,4%. Per contro sono le aziende più piccole, ovvero fino a tre dipendenti che lamentano in proporzione un eccessivo numero di collaboratori visto che indicano di essere sovradimensionate nel 6,8% dei casi e molto sovradimensionate nel 4,3% dei casi per un totale dell’11,1%, superiore al 9,4% delle aziende dai sette ai quindici addetti, al 7,6% delle aziende dai tre ai sette addetti e al 7,5% delle aziende oltre i quindici addetti.
Il turn over del personale
Si è chiesto alle aziende a quando risalisse la più recente conclusione di rapporto collaborativo con un proprio dipendente. Ricordando che l’indagine è stata condotta tra fine settembre e inizio dicembre 2023, per cui la lettura delle risposte va calibrata su quel periodo, emerge che circa un terzo degli intervistati, pari al 35,5%, indica come nel corso degli ultimi due anni non ci sia stato nessun movimento in uscita dall’azienda.
Il 21,5% indica che l’ultima uscita sia avvenuta meno di un anno fa, il 18% meno di tre mesi fa, il 15,6% tra uno e due anni fa e l’8,6% meno di sei mesi fa.
Si è chiesto poi a quando risalisse invece la più recente assunzione di personale in azienda dove risulta che la maggior percentuale di intervistati, pari al 27,2% ha rivelato di aver assunto nuovo personale meno di tre mesi fa, dato seguito dal 24,8% che ha indicato di aver assunto nuovo personale più di due anni fa, il 24,6% meno di un anno fa, il 14,9% tra uno e due anni fa, l’8,5% meno di sei mesi fa, sempre ricordando che le risposte fanno riferimento al periodo di conduzione dell’indagine, quindi tra settembre e dicembre 2023.
Per quanto riguarda la propensione ad assumere, sono le aziende più strutturate, ovvero quelle con un numero di addetti superiore a quindici, le più dinamiche. Queste, infatti, hanno dichiarato nel 58,3% dei casi di aver assunto nuovo personale negli ultimi tre mesi. Per contro, le aziende fino a tre addetti sono quelle che con la maggior percentuale, pari al 45,1%, hanno risposto che la più recente assunzione risale a più di due anni fa. È interessante notare come anche a livello di singole strutture, sia più elevata la percentuale di chi ha assunto nuovo personale negli ultimi tre mesi, rispetto a quella di chi lo ha fatto negli ultimi sei mesi, il che fa pensare che la seconda metà del 2023 abbia indotto molte aziende ad attivarsi per favorire nuove assunzioni.
Sempre analizzando la propensione ad assumere, gli atteggiamenti dei diversi operatori risultano differenti tra loro. I produttori “puri” hanno risposto in prevalenza, nel 31% dei casi, di aver condotto l’ultima assunzione più di due anni fa; i produttori con showroom hanno risposto in prevalenza con il 31,1%, di aver assunto nuovo personale meno di tre mesi fa; i rivenditori invece in lieve prevalenza, con il 27,6% degli intervistati, hanno indicato di aver fatto l’ultima assunzione meno di un anno fa, così come gli installatori e posatori, con la differenza che i primi hanno indicato al secondo posto, con il 26,8%, di avere inserito nuove figure in azienda meno di tre mesi fa, mentre installatori e posatori, con il 32,4%, più di due anni fa.
Ambiti in cui si è assunto di più
Alla domanda relativa all’ambito professionale in cui si sono condotte le più recenti assunzioni, emerge come le aziende siano state particolarmente attente a inserire personale addetto all’installazione e posa in opera, con il 30,9% degli intervistati e alla produzione con il 30,3%, si tratta di un dato che sostanzialmente si equivale come si equivalgono le percentuali di chi ha invece provveduto a inserire in azienda personale addetto alle vendite, con il 13,6% degli intervistati e alla progettazione, con il 13,2%. Nell’8,3% dei casi si è provveduto ad assumere persone addette all’amministrazione e alla gestione del back office. Nel 3,7% dei casi gli intervistati hanno indicato altri ambiti in cui si è inserito recentemente nuovo personale, tra le cui voci specificate è più ricorrente quella di personale addetto al magazzino.
Approfondendo l’analisi dei dati relativi agli ambiti lavorativi in cui si è assunto recentemente di più si può notare come quasi un rivenditore su due, con il 46,5% delle risposte, abbia assunto installatori e posatori. Gli stessi installatori e posatori nel 33,8% dei casi hanno inserito questo tipo di figura professionale. Le aziende di produzione hanno di recente assunto installatori e posatori rispettivamente nel 30% dei casi quelle senza showroom e nel 26,8% quelle con showroom. I produttori sono stati più propensi ad assumere personale addetto alla produzione, ovvero nel 44,7% dei casi i produttori con showroom e nel 40% quelli senza showroom. Anche gli installatori e i rivenditori hanno indicato di aver assunto tale tipologia di figura professionale, rispettivamente nel 29,6% e nell’8,7% dei casi. I rivenditori nel 19,7% dei casi hanno risposto di aver inserito recentemente figure addette alla vendita, percentuale che si attesta al 14% per i produttori senza showroom, al 9,9% per gli installatori e posatori e al 9,5% per i produttori con showroom. Anche nell’assunzione di personale addetto all’amministrazione e al back office i rivenditori sono stati, rispetto ai colleghi, quelli più attivi con il 12,6% dei casi, seguiti dagli installatori con l’8,5%, dai produttori con showroom nel 7,4% e dai produttori senza showroom nel 3%. Installatori e posatori sono stati, invece, in proporzione più propensi dei colleghi ad assumere personale addetto alla progettazione con il 18,3% delle risposte, dato che si attesta al 10% per i produttori senza showroom, al 9,5% per i produttori con showroom e al 9,4% per i rivenditori.
Figure professionali più ricercate
Dopo aver chiesto quali siano state le figure professionali più inserite di recente in azienda, l’Osservatorio ha inteso approfondire anche quali siano quelle che, in questo momento, ancora servirebbero maggiormente in azienda. Ne emerge un quadro che va sostanzialmente a ricalcare i risultati delle risposte alla domanda precedente, con qualche aspetto degno di nota. Ricordando che a questa domanda si potevano scegliere fino a due risposte il 45,2% degli intervistati ha indicato che installatori e addetti alla posa in opera rappresentano la figura professionale più ricercata dalle aziende, seguita a quasi 20 punti di distanza, dagli addetti alla produzione, con il 27,8%. Al terzo posto la figura professionale più ricercata è quella del tecnico progettista, con il 24,3% delle risposte seguita da quella degli addetti alla vendita, con il 17,6%. Seguono a distanza le figure addette all’amministrazione e al back office, con l’8,1% e alla comunicazione web e social, con il 6,4%. L’1,7% degli intervistati ha indicato altre figure, tra cui le più citate fanno riferimento a figure tecniche operative in cantiere. L’8.8% degli intervistati ha indicato di non essere alla ricerca oggi di nuove figure professionali, mentre il 5,1% non ha saputo rispondere alla domanda .
Si è voluta approfondire l’analisi delle risposte su quali siano le figure professionali oggi maggiormente ricercate e necessarie in azienda, focalizzando l’attenzione su quelle quattro che alla domanda precedente hanno raccolto il maggior numero di indicazioni dagli intervistati e capendo quali differenze vi siano tra i diversi operatori.
Sono gli showroom, con il 55,9% dei rispondenti, e i produttori con showroom, con il 55,8% dei rispondenti, a indicare che oggi le figure professionali maggiormente ricercate sono quelle degli installatori e dei posatori, percentuale che arriva al 41% per i produttori senza showroom per i quali rappresenta la seconda figura professionali più necessaria. Anche gli installatori e posatori indicano la loro stessa figura professionale come la maggiormente necessaria per la loro organizzazione, ma lo fanno con una percentuale minore rispetto ai colleghi produttori e rivenditori e pari al 32,4%. Quella dell’addetto alla produzione è una figura prevalentemente necessaria per i produttori senza showroom che l’hanno citata, al primo posto, nel 48% dei casi, mentre risulta al secondo posto, con il 38,4% dei rispondenti per i produttori con showroom, al quarto posto per i rivenditori con l’11,8% dei rispondenti e al terzo posto, pari merito con la figura di addetto alle vendite, con l’8,5% dei rispondenti, per installatori e posatori. La figura di addetto alla vendita risulta in questo momento importante da ricercare per il 27,6% dei rivenditori che pongono l’importanza di tale figura al secondo posto in termini di preferenze espresse. Percentuale che scende al 17,4% per i produttori con showroom, all’8,5% per installatori e posatori e al 5% per i produttori senza showroom. La figura del tecnico progettista si pone, in termini di attuale importanza nella ricerca da parte delle aziende, al terzo posto nella scala di necessità per i produttori senza showroom, per i produttori con showroom e per i rivenditori, rispettivamente con il 26%, il 22,1% e il 18,1% dei rispondenti. Si pone invece al secondo posto per installatori e posatori con il 23,9% dei rispondenti. Interessante anche approfondire come si distribuisce la percentuale di intervistati che hanno indicato di non avere necessità di nessuna nuova figura professionale in azienda. Sono gli installatori e posatori coloro i quali, nel 21,1% dei casi hanno risposto in prevalenza di non aver bisogno di nuove particolari figure professionali in azienda. Hanno poi dato questa risposta il 13% dei produttori con showroom, l’11% dei rivenditori e il 6% dei produttori senza showroom.
a cura di Marco Zanon, StudioCentro Marketing
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