Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, previsto dalla legge 662/96 art. 2, comma 100, lettera a), è stato potenziato dal Decreto #curaItalia “Applicazione delle misure previste dal Decreto-Legge del 2020 n.18 recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Qui ne avevamo ripreso i principali punti previsti dall’aticolo 49 del decreto legge che forniscono un importante stimolo alla liquidità nelle aziende.
Il fondo è stato istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, gestito da MCC (Medio Credito Centrale Spa) ed ha lo scopo di favorire l’accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese (PMI) attraverso il rilascio di una garanzia pubblica sui finanziamenti erogati dalle banche. Quindi il Fondo di garanzia non eroga liquidità ma garantisce i finanziamenti erogati dalle banche. Ma, attenzione al rating della vostra azienda!
Qui di seguito abbiamo raccolto dal sito del Fondo di garanzia una serie di Domande & Risposte per i tanti che non conoscono il Fondo di cui potrebbero usufruirne i servizi per alimentare di liquidità l’azienda.
Nel corso del 2019 il Fondo di garanzia ha raccolto 124.954 domande e ha finanziato l’erogazione di 19 miliardi e 375 milioni di finanziamenti.
Quali sono i vantaggi della garanzia pubblica?
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
Come funziona il Fondo di garanzia?
La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
Quali soggetti garantisce?
Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI) iscritte al Registro delle Imprese e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico.
L’impresa e il professionista devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali.
Il Fondo garantisce le Pmi e i professionisti considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base dei criteri di valutazione stabiliti dalle Disposizioni operative.
Il modello di rating
Il modello di rating calcola la probabilità di inadempimento dei soggetti beneficiari collocandoli in una delle classi e delle fasce che compongono la scala di valutazione. Oltre al risultato del modello di valutazione occorre tener conto dei criteri generali di ammissibilità previsti dalla normativa (p. es. il settore di attività).
A chi presentare la domanda?
L’impresa o il professionista non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda.
In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo. Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre rivolgersi ad un confidi accreditato.
In quali settori interviene?
Possono essere garantiti i soggetti appartenenti a qualsiasi settore con l’eccezione delle attività finanziarie.
Quali operazione garantisce e in che misura?
L’intervento è concesso, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, elevato ora a 5, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili. Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo.
a cura di Ennio Braicovich
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere