Il tax credit pubblicità raggiunge il 90% dell’investimento incrementale per le piccole e medie imprese, microimprese, start up innovative, lavoratori autonomi e enti non commerciali, come le associazioni.
Avete investito lo scorso anno 10 mila euro in pubblicità? Quest’anno le cose vanno meglio e pensate di incrementare tali investimenti portandoli a 14.000. Quindi, una differenza incrementale di 4000€. Ebbene vi spetta un credito di imposta pari al 75% dell’incremento di spesa tra un anno e l’altro, ovvero 75% x 4000= 3000€. Mica male. Se poi la vostra società fosse una piccola o media impresa o una microimpresa il credito di imposta sale al 90%. Nel caso sopracitato: il ritorno fiscale è pari 90%x 4000=3600€. L’investimento extra rispetto all’anno precedente è stato praticamente azzerato.
Questi sono i benefici concreti dell’articolo 4 “Incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari e in materia di audiovisivo” del Decreto Legge fiscale D.L. 148/2017 collegato alla Legge di Bilancio 2018. Un articolo che ha modificato l’articolo 57bis del D.L. 50/2017, il primo decreto che ha introdotto il bonus pubblicità per gli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017 ma che escludeva nella sua prima versione gli investimenti in campagne pubblicitarie effettuate su tv e radio locali.
Tutto oro? No, perché purtroppo va detto che manca ancora il decreto di attuazione che dovrà essere emanato entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge che è il 5 dicembre 2017. Il nostro Stato ci ha abituato a emanare leggi che vengono applicate in ritardo perché mancano i decreti attuativi.
Un altro aspetto che lascia perplessi è il tetto massimo di spesa complessiva per lo Stato che è di 62,5 milioni che appare troppo basso.
Detto questo, veniamo al merito del provvedimento.
Obiettivi
Gli obiettivi del provvedimento sono due: favorire lo sviluppo delle attività delle imprese di ogni natura attraverso gli investimenti in campagne pubblicitarie e stimolare la ripresa nel settore dell’editoria intesa in senso lato.
Che cosa riguarda?
Il provvedimento riguarda gli investimenti pubblicitari su stampa quotidiana e periodica, anche online, su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Che cosa non include?
Stando alla lettera del provvedimento, esso non include gli investimenti nei social network e nei motori di ricerca.
Chi sono i soggetti beneficiari?
Sono le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali (come le associazioni).
Sotto quali condizioni viene attribuito il tax credit pubblicità?
Il valore degli investimenti deve superare almeno dell’1% il valore degli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di comunicazione nell’anno precedente.
Quanto vale l’agevolazione fiscale?
Il contributo, sotto forma di credito d’imposta, è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati. La cifra viene elevata al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.
Chi sono le microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative?
>Microimprese: imprese che occupano meno di 10 dipendenti e presentano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro;
>Piccole imprese: società che occupano meno di 50 dipendenti e realizzano un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro;
>Medie imprese: società che danno occupane a meno di 250 persone e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro;
>Start-up innovative: società di capitale (anche cooperative) meglio definite al DL 179/2015.
Vi è un limite complessivo annuo di spesa per il bonus pubblicità?
Per l’anno 2018 vi è un tetto di spesa massimo di 62,5 milioni di euro.
Come si fruisce del contributo?
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione di eventuali debiti, mediante il modello F24, previa presentazione di una istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Dove si possono rinvenire le modalità e i criteri del Decreto Legge?
Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto (5 dicembre 2017), un DPCM-Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri stabilirà le modalità e i criteri di attuazione delle disposizioni, “con particolare riguardo agli investimenti che danno accesso al beneficio, ai casi di esclusione, alle procedure di concessione e di utilizzo del beneficio, alla documentazione richiesta, all’effettuazione dei controlli e alle modalità finalizzate ad assicurare il rispetto del limite di spesa…”
Dove posso trovare il testo del Decreto sul bonus pubblicità?
Il Testo del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148 (in Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 242 del 16 ottobre 2017), coordinato con la legge di conversione 4 dicembre 2017, n. 172 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale – alla pag. 1), recante: “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie.” è apparso sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.284 del 05-12-2017. Lo potete scaricare dal sito della Gazzetta Ufficiale cliccando qui
(eb)
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