Perché migliorare i contenuti di siti, blog, social network, tweet e mailing? Perché i clienti e visitatori si aspettano risposte. Gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google premiano i contenuti di qualità. Serve però una strategia delineata da Mauro Zamberlan del StudioCentro Marketing
Il punto focale sono i messaggi che si vogliono trasmettere, e bisogna utilizzare i contenuti per dare valore e costruire credibilità, autorevolezza. La Content Strategy parte dagli obiettivi di marketing, dai valori/ messaggi che vogliamo comunicare. Bisogna porsi quattro domande allo scopo di capire le esigenze dell’utenza per calibrare i contenuti: qual è il mio obiettivo? Come intendo comunicare? A chi? Cosa voglio comunicare?
La landing page è uno dei sistemi più qualificati per ottenere i contatti, ma questa relazione va alimentata. Cosa vogliono i navigatori? Accedere a contenuti esclusivi ma non solo commerciali, trovare informazioni utili, trovare risposte alle loro domande, essere coinvolti fin dall’inizio nei progetti e poter esprimere liberamente la propria opinione (le critiche sono una componente normale anche nella vita reale, e sotto questo aspetto non c’è molta distinzione fra reale e virtuale). Perché le persone condividono i contenuti? Per definire la propria identità, per portare contenuti di valore e divertenti per gli altri, per nutrire e far crescere le relazioni, per dire la nostra sulle cause e sugli argomenti che ci interessano, per autorealizzazione, per sentirci più coinvolti nel mondo. E’ fondamentale entrare in sintonia con le persone, e per fare questo bisogna che ci chiediamo cosa possiamo offrire di interessante per loro.
Un buon suggerimento è quello di utilizzare il “Canale Wiifm”: un acronimo inglese che sta per What’s In It For Me?: “che cosa posso trovarci?”, “quale vantaggio posso ricavarne?” Questo è ciò che importa ai clienti. A loro importa di loro stessi e non del prodotto. E’ importante utilizzare i richiami emotivi, il che si può ottenere con metodi semplici, tipo mettere in rete la propria faccia. Valutare quindi sempre il lato emotivo, anche perché tutti i nostri acquisti hanno un’origine emotiva. Meglio scrivere in modo chiaro e corretto, senza tecnicismi. Va bene utilizzare la tecnica giornalistica della piramide rovesciata, partendo dalle conclusioni. Conta anche l’estetica del testo, che è la prima cosa che colpisce. Alcuni suggerimenti: scrivere in modo chiaro e corretto: linguaggio attivo e piano, evitare gerghi e tecnicismi. Testo deve essere scansionabile: bandiera a sx (dato che il testo giustificato è il più difficile da leggere); rompere i paragrafi; usare i titoletti; usare i punti elenco ove possibile; create titoli accattivanti e incuriosire. Google premia chi aggiorna spesso i contenuti. E’ bene utilizzare immagini, video e infografiche perché funzionano moltissimo: l’80% delle persone ricorda più facilmente ciò che vede, quindi è meglio non lasciarsi sfuggire questa occasione. Condividete delle esperienze specifiche, fate in modo che le persone possano identificarsi.
Lo storytelling è la tecnica più efficace e coinvolgente. Create un vostro stile e rendetevi unici senza indossare una maschera, che verrebbe immediatamente percepita, Fate in modo di essere riconosciuti per cosa presentate o per come lo presentate. Scegliete uno stile in linea con la vostra personalità, ma che vi differenzi per quanto possibile dalla concorrenza. E’ importante essere umani, perché nessuno ama comprare da chi non ha un’anima. I contenuti che cercano di essere troppo professionali sono come un venditore che non sorride mai. Bene puntare sull’attualità: occorre essere veloci e capaci di cogliere un trend topic, lasciando perdere però cronaca nera, incidenti e conflitti. Anche politica, religione e salute vanno maneggiate con cura.
Stimolate la discussione: pubblicate un’idea, un concetto fuori dal coro, distinguendovi dalla massa, evitando però la polemica gratuita. E’ bene anche impegnarsi in una causa etica, che serva a creare valori che la gente sia disposta a condividere, associandoli poi alla vostra azienda. Buona cosa fare domande, perché viene il momento di impegnarsi in un vero e proprio dialogo, quindi bisogna chiedere ai lettori cosa pensano. Infine monitorare sempre: si scopre così cosa cercano le persone.
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