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Forum Serramenti: tra innovazione e domotica

Innovazione e domotica applicate al mondo del serramento è stato il tema di una coinvolgente tavola rotonda durante Forum Serramenti edizione autunnale

Innovazione e domotica nei serramenti e posa in opera erano tra i temi caldi a Forum Serramenti 2017 (vedi news).

Appuntamenti proprio da non perdere sono state le due tavole rotonde che hanno seguito il programma di lavoro dell’edizione autunnale di Forum Serramenti: sarà per la presenza di illustri relatori, sarà per l’importanza degli argomenti trattati, fatto sta che la gremita platea accorsa a Verona non si è persa una battuta.

Al tema dell’innovazione è stata dedicata la prima tavola rotonda che ha visto partecipare quattro esponenti delle aziende partner dell’evento chiamati a riflettere sulle tematiche della mattinata, ovvero innovazione, domotica, digitale: Federico Caiumi (Voilàp), Michael Ferranti (Graf Synergy), Luis Oberrauch (Finstral), Bruno Pernpruner (Fakro). Aziende sicuramente versate sul fronte dell’innovazione: chi ha sviluppato un software di punta studiato per le rivendite, chi impianti e macchine d’avanguardia, chi si è applicato nel concepire e produrre con successo prodotti totalmente diversi da quelli della tradizione e chi ha saputo trovarsi spazio con creatività e spirito innovativo in un mercato dominato largamente da un prim’attore.

Innovazione di prodotto, dei servizi offerti e dei processi, puntare sui reparti Ricerca e Sviluppo all’interno delle aziende, anticipare richieste e utilizzi: “il termine innovazione deve diventare parte integrante della cultura di un’azienda, entrare nel suo Dna” ha ricordato Oberrauch, Finstral.

La domotica è la sfida del futuro e, interviene Caiumi,  della start-up Voilàp che fa riferimento al gruppo Emmegi, che si occupa di e-economy “ha una componente fondamentale che è la fruibilità del sistema”.

C’è chi è più cauto e, pur sapendo che è necessario muoversi, consiglia di stare attenti a non farlo troppo in fretta e tenere gli occhi ben aperti sulla direzione in cui sta andando lo sviluppo.

“Il settore dei serramenti deve assolutamente occuparsi della sua parte della domotica, ma non deve pensare di essere l’attore principale di tutto lo smart building della casa. Le piattaforme sulle quali girerà il futuro saranno molto più potenti di quello che noi, nel nostro settore, possiamo fare”, aggiunge Oberrauch, Finstral.

“Tutto quello che verrà realizzato nell’ottica della domotica dovrà riuscire ad essere estremamente chiaro e fruibile anche per coloro che non hanno più vent’anni” suggerisce Pernpruner, Fakro, indicando spunti di lavoro indispensabili per chi opera in una società in rapido invecchiamento .

Ma se lo smart building è già realtà nel mondo del non residenziale, come visto dalla relazione del prof. Bellintani, e da lì non si torna più indietro, nel campo del residenziale il discorso è in ancora in progress. La componente fondamentale da cui non si può più prescindere è e sarà l’assistenza post vendita. Cosa ci riserva il futuro?

Caiumi, Voilàp, è convinto che il passo giusto per cambiare logica sia integrare tutto il processo, per evitare una frammentazione che non aiuta, piuttosto danneggia il cliente nel momento in cui insorge un problema: “Ad oggi manca ancora un sistema smart che porti dall’acquisto al post vendita in modo veloce, pratico, facile e sicuro”.

Emerge il tema della manutenzione nel tempo. Anzi della manutenzione preventiva, già arrivata da tempo nel campo dell’auto ma anche nel settore degli impianti e delle macchine da produzione.

“Sulle nostre macchine – interviene Ferranti, GrafSynergy – questo tipo di manutenzione è già presente da molti anni, seppur offline. Ovvero le macchine non comunicano direttamente con la casa madre, sebbene sia un’opzione possibile. Al momento preferiamo non fornire ancora un servizio del genere, per non essere troppo responsabilizzati”.

Più vengono impiegati elementi sofisticati nel serramento, più diventa necessario riorganizzare e velocizzare l’assistenza.

“Il nostro settore non è mai stato in grado di portare avanti il discorso della manutenzione preventiva, cosa che altrove è la normalità (vedi per l’appunto il settore auto)”, conclude Oberrauch. “Siamo ancora legati al concetto che la finestra deve durare 20 anni”. Anche Pernpruner conviene con la mancanza di attenzione e la scarsità di cultura verso il prodotto finestra in generale: “Se in un arco di tempo di venti anni si dovesse verificare un problema, subito si urla al difetto, non si parla mai di usura e spetta all’azienda risponderne. Si danno sempre per scontati prestazioni e funzionamento eterno dei prodotti ”.

Da quello che emerge dalla tavola rotonda è che c’è spazio per interventi (remunerati) di assistenza post-vendita e di manutenzione possibilmente predittiva. Prodotti complessi come un certo tipo di serramenti e prodotti motorizzati inevitabilmente richiederanno questo tipo di servizio. La domanda da porsi allora è: siamo pronti?

(LDP)