Nella splendida cornice del winter garden dell’hotel Crowne Plaza di Verona si è tenuta l’edizione 2023 del Forum Serramenti&Vetro, l’appuntamento di riferimento per il nostro settore. Parole d’ordine: unione di filiera, sostenibilità e digitalizzazione, fattori indispensabili per garantire il futuro
Un lussureggiante jardin d’hiver si è offerto ai circa 200 ospiti, tra sistemisti, serramentisti, vetrai, progettisti, tecnici, associazioni di categoria e operatori, giunti al Crowne Plaza di Verona per l’edizione 2023 del Forum Serramenti&Vetro. Un appuntamento storico che racconta gli scenari economici, architettonici e imprenditoriali del settore e che, per il secondo anno, in solidarietà col comparto del vetro, punta all’unione di filiera, al fine di aumentare le collaborazioni e condividere opinioni e scambi di vedute per un futuro da percorrere di pari passo.
A tenere le fila della giornata Olga Munini, responsabile editoriale di Nuova Finestra, Showroom, guidafinestra.it e Simona Piccolo, responsabile editoriale di Rivista del Vetro e Letsglass: sostenibilità e digitalizzazione dell’edificio i leit motiv dell’incontro sviscerati grazie alla presenza di relatori, professionisti e rappresentanti delle aziende del settore. Ad ognuno di questi ultimi, (Berner, Ensinger, Gealan, GrafSynergy, I Nobili, Kommerling, Mappi, Mungo, Saimex, Salamander, Sunbell, Tecnovaticom e Voilap Digital) è stato dedicato uno stand al lati della grande platea a rendere l’evento ancor più armonico e funzionale.
I relatori
A rompere il ghiaccio Marco Mari, Sustainability Advisor e Former President di Green Building Council, ha fatto il quadro della situazione presente e futura degli edifici europei raccontando l’impatto della filiera edilizia sull’ambiente. Numeri importanti (30% di produzione di rifiuti, 40% sono le materie prime utilizzate, 14% l’uso di acqua e 38% l’emissione di CO2) a cui si trova rimedio soltanto progettando per le persone e per preservare e valorizzare le radici culturali: i green building, in una parola. Esistono protocolli energetico-ambientali (rating system) come i LEED-GBC che sono indicatori delle prestazioni complessive di un edificio in tutto il suo ciclo di vita. Una rendicontazione dei requisiti che viene richiesta obbligatoriamente dai CAM edilizi. Un esempio sono i Level(s), voluntary reporting framework che collegano l’impatto ambientale del singolo edificio con le priorità delle risorse a livello europeo, secondo le strategie del GPP (Green Public Procurement). E se le risorse economiche ci sono – continua Mari – grazie al PNRR, aumenta anche il mercato del green building internazionale che si attesta sui 20 milioni di metri quadrati di edilizia sostenibile e uno scenario futuro di potenziali benefici davvero significativo.
Di congiuntura del mercato immobiliare ha parlato Elena Molignoni, Responsabile operativo dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma: il mercato dell’acquisto ha avuto performance negative dal secondo trimestre 2022 al primo del 2023 passando da un indice di 0,39 a 0,24 nei maggior mercati di riferimento. Il numero di compravendite ha avuto una variazione del -13%, mentre per gli immobili non residenziali del -7%. Il tutto a favore del mercato delle locazioni che ha visto un rialzo notevole nonostante la scarsità dell’offerta (nel 2022 sono stati stipulati 904.832 nuovi contratti di locazione). Per quanto riguarda il processo di riqualificazione residenziale, grande accelerazione nella produzione di strumenti normativi in vista della neutralità climatica imposta dall’UE a emissioni zero per il 2050. Per le costruzioni, la roadmap prevede il raggiungimento della classe residenziale D entro il 2033 per il residenziale, ai fini della Direttiva UE Case Green e la Classe E al 2027 per il pubblico non residenziale. La direttiva è finalizzata a promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica, nell’ambito del progetto ‘Fit for 55’, che prevede la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra al 2030. C’è urgenza di ripartire – conclude Molignoni – perché oltre il 56% del nostro patrimonio edilizio è stato costruito prima degli anni 70 ed è caratterizzato da un’elevata frammentazione. Inoltre gli investimenti ‘ESG compliant’ (Environmente, Social, Governance) non solo riducono gli impatti ambientali ma migliorano le caratteristiche edilizie, strutturali e dimensionali dello stock abitativo, contribuendo così a favorire la commerciabilità dell’invenduto.
Paolo Rigone direttore tecnico Unicmi, ha aggiornato la platea sulla situazione normativa dell’involucro edilizio europeo CEN, extraeuropeo ISO e italiano UNI. La normativa europea CEN con comitato tecnico TC 33 si sviluppa in 9 gruppi e comprende 158 norme pubblicate e 27 in fase di sviluppo. Da segnalare il gruppo di lavoro 6 (Facciate continue) sulla revisione della norma EN 14024 che presiede alla progettazione dei profili metallici a taglio termico, mentre in fase di enquiry, inchiesta pubblica, la norma specifica EN 13116 inerente alla certificazioni EPD delle facciate continue. Meritano attenzione anche la EN 1364-4 sulle prove di comportamento al fuoco per facciate continue e il nuovo eurocodice sul vetro strutturale, una serie di 3 norme importanti il cui processo è partito già 10 anni fa. Quanto alla marcatura CE, il CPR (Regolamento prodotti da costruzione) ha bloccato la pubblicazione di molte norme perché è in atto il ‘CPR Aquis’, una sorta di razionalizzazione delle norme esistenti, processo questo di non breve durata, soprattutto per quanto riguarda il vetro e le facciate continue. In ambito ISO, sono state pubblicate 21 standard con la partecipazione di 26 esperti di altrettanti paesi e 30 osservatori. Rigone ci segnala due norme tecniche che riguardano la terminologia (ISO 22497 e ISO 22496), fondamentale per la mutua comprensione. Infine l’UNI, in Italia, lavora su tematiche che riguardano la posa in opera e gli attori del processo della posa in opera come la pubblicazione della UNI 11673-4. Per quanto concerne il vetro c’è stato l’aggiornamento della UNI 7697:2021 sulla sicurezza nelle applicazioni vetrarie e la pubblicazione della UNI 11895:2023 sulla sicurezza delle coperture vetrate.
Cosa sono le Società Benefit e come possono rappresentare un modello sostenibile di business per le imprese italiane? Ce lo ha spiegato Angelo Bongio, consulente e valutatore certificato Cepas, partendo dal 2015, anno in cui l’ONU approva l’Agenda 2030 in riferimento agli obiettivi comuni di sviluppo sostenibile al fine di permettere alle persone di soddisfare i propri bisogni e non intaccare quelli delle generazioni che verranno. In questo contesto si inseriscono, come nuovo paradigma di business, le Società Benefit dove l’Italia diventa prima nazione europea ad aver introdotto nel proprio ordinamento la forma giuridica di una società che, nell’esercizio della propria attività economica, possa integrare finalità di beneficio comune. Le Società Benefit sono forme volontarie, a scopo di lucro (for profit) ma con lo scopo principale e certamente graduale di creare un impatto positivo su persone e ambiente. Si impegnano – continua Bongio – a riportare in maniera trasparente e completa le attività di un’azienda in una relazione annuale di impatto che descriva sia le azioni svolte che i piani e gli impegni per il futuro, in una logica di trasparenza e rendicontazione.
Francesca Lotta, Regional Sales Manager di Vection Technologies ha spiegato come la progettazione integrata nel mondo del BIM (Business Information Modeling) rappresenti solo il punto di partenza del cambiamento della nostra realtà. Oggi le informazioni si trasformano in formati digitali con le tecnologie di realtà estesa (XR, Extended Reality) come la realtà virtuale, la realtà aumentata, la realtà mista e l’intelligenza artificiale. Tali tecnologie consentono di migliorare il business delle aziende, facilitare la comunicazione e migliorare la sicurezza, il tutto in modalità sostenibile. Vection Technologies – continua Lotta – è una multinazionale con sede in varie parti del mondo e rappresenta il partner ideale in grado di supportare le aziende sull’utilizzo delle tecnologie in tutte le fasi del processo di produzione: dalla progettazione al marketing, dalla formazione alle webcall immersive.
Sostenibilità e digitalizzazione in un mondo fatto di persone: come coesistono con le aziende? Ce lo racconta Sebastiano Tessari, Founder e direttore artistico di Tessari Associati. Cosa fa l’azienda e quali sono i segnali che arrivano dall’esterno? Si parla di permacrisis, una sorta di piccolo terremoto che oscilla costantemente attraverso crisi che creano instabilità nelle aziende e che le portano ad accelerare i cambiamenti in modo esponenziale. Diventa necessario ascoltare le nuove generazioni, trovare la prospettiva ideale e connettersi con la realtà in cerca di una dimensione collettiva. Come? Attraverso le relazioni, i legami autentici tra le persone nonostante le distanze geografiche o di vedute. E ancora, accettando le sfide come il digitale per rispondere ai nuovi trend tecnologici e sostenibili. Tessari consiglia alle aziende di creare un’unità di brand ben definita che porti ad esprimere l’essenza e ad attraversarla, in un equilibrio tra evoluzione e autenticità.
Gli sponsor
Ampio spazio è stato dato alle aziende sponsor dell’evento che hanno riferito sul futuro del comparto per mostrare gli scenari attuali e quelli di domani.
Silvia Ruzza, responsabile coordinamento commerciale profine Italia ha sottolineato come in tema di sostenibilità Kömmerling sia da sempre pioniere per tecnologia e strumenti di produzione. Il gruppo è stato il primo ad introdurre gli stabilizzanti per il pvc di nuova concezione a base di calcio-zinco, eliminando quelli composti da metalli pesanti. Tante le certificazioni dell’azienda e forte l’impegno al riciclo. Tra i progetti futuri ‘Remade in Italy’, la certificazione della verifica del contenuto di riciclato e di sottoprodotti in un materiale, conforme al Codice Appalti e ai CAM e ‘Bio-Attributed Pvc’, pvc realizzato non più utilizzando etilene da fonti fossili ma da biomassa proveniente dalla lavorazione del legno.
In che modo le schermature solari integrate nel vetrocamera perseguono l’obiettivo della sostenibilità ambientale? Mauro Bonassi, Direzione Ufficio Tecnico Sunbell, illustra tutte le caratteristiche di un prodotto sostenibile: durabilità, design modulare, efficienza energetica, risparmio energetico ed economico. Ad esempio, l’utilizzo di schermature solari dinamiche permette la riduzione del fabbisogno energetico per il raffrescamento (fattore solare gtot fino a 0,07 con vetrocamera doppio e 0,12 con vetrocamera singolo) e per il riscaldamento (massimizzando l’apporto energetico del sole nei mesi invernali) e di conseguenza il miglioramento del comfort abitativo. Ai fini della ricerca, Sunbell ha iniziato una collaborazione con CivSystem, rivenditore di materiali per l’assemblaggio del vetrocamera, per affidarsi – come conclude Bonassi – ad aziende e figure professionali al fine di produrre e proporre soluzioni e materiali che coniughino innovazione e sostenibilità.
Daniele Saibene, Managing Director Insulbar Division (profili termoisolanti) di Ensinger illustra il progetto green thinking dell’azienda che si concretizza nella redazione di un bilancio di CO2 con la società ClimatePartner per la riduzione graduale delle emissioni di gas serra e l’aumento di elettricità da fonti rinnovabili e di materiale riciclato. E presenta i profili isolanti insulbar® RE-LI realizzati in poliammide riciclata al 100%.
Quando la sostenibilità incontra il design, nascono prodotti in grado di rivoluzionare il concetto di finestra in alluminio. Ce lo hanno mostrato Riccardo Figliolia e Giuseppe Damone, rispettivamente AD e Direttore Commerciale de I Nobili con Marchese Hybrid, il serramento dai ha profili interni ed esterni minimali in alluminio e un’anima in pvc multicamera senza rinforzo. Una combinazione vincente dalle elevate prestazioni di resistenza, efficienza, armonia e innovazione. Qualche numero: Trasmittanza termica 1,3 Uw, Permeabilità all’aria in classe 4, resistenza al vento C5, isolamento acustico fino a 38 dB.
Martina Marzolla, Senior sales account Voilàp Digital, ha fatto chiarezza sul binomio digitalizzazione/sostenibilità. L’azienda, che fa parte Gruppo Voilap spa (di cui fanno parte anche Emmegisoft, Keraglass e Tekna) si occupa di soluzioni digitali e format di vendita innovativi ed emozionali per aiutare i consumatori attraverso esperienze d’acquisto digitali. Digitale significa meno sprechi, incalza Marzolla, di materia prima, di spazio, di tempo e di carta. La soluzione sta nell’ottimizzazione, come la creazione degli smart retail, negozi fisico-digitali che rappresentano la combinazione perfetta capace di soddisfare a 360° le esigenze dei clienti.
Il concorso
Dopo un elegante buffet offerto dall’azienda Salamander (GrafSynergy e Gealan hanno deliziato i partecipanti con i precedenti welcome coffee e coffee break), spazio alla Premiazione del Concorso “Architetture e Serramenti”, organizzato dalle testate di DBInformation in collaborazione con il Politecnico di Milano, riconoscimento che premia le tesi di studenti laureandi della facoltà di architettura milanese. I giurati, Roberta De Ciechi, architetto e responsabile delle attività culturali e del progetto di ricerca dell’Atelier Alfonso Femia e consulente DBInformation e i docenti Laura Elisabetta Malighetti ed Enrico Sergio Mazzucchelli del Politecnico di Milano hanno lodato la grande capacità immaginativa dei ragazzi che rappresenta una via preferenziale verso l’innovazione. Antongiulio Panarello ha ricevuto la menzione “per la capacità di controllare gli aspetti compositivi in un sistema di schermatura” di una fabbrica di ceramiche a Valencia, lavoro realizzato con la collaborazione di aziende di settore. Vincitori Roberto Villa e Michele Riva per il progetto di recupero del Rifugio Luigi Brioschi sulla vetta della Grigna Settentrionale, “particolarmente apprezzato per la sua complessità e il sapiente connubio fra la conservazione della preesistenza e l’intervento di ampliamento”.
Lo scenario economico
Dulcis in fundo lo scenario economico del settore delle costruzioni, presentato da Carmine Garzia, Responsabile scientifico Ufficio Studi Economici Unicmi Se il 2023 si chiuderà sostanzialmente in modo positivo, con una crescita del 6% – dichiara – per il prossimo anno le prospettive di crescita saranno inferiori alla media europea. Pesa l’inflazione, come scotto della guerra russa, che erode il potere di spesa delle famiglie soprattutto sui beni di largo consumo. Positivo, invece, il tasso di occupazione che ha raggiunto livelli da record.
L’andamento generale del settore delle costruzioni ha evidenziato un picco del 32% nel 2022; per il 2023 ci si aspetta una crescita intorno all’8% e di circa il 4% per il 2024. Sviluppo incredibile per gli investimenti con +80 miliardi di euro di domanda tra il 2020 e il 2024, un periodo da definirsi irripetibile, che ha cambiato la struttura della domanda, continua Garzia, dove la parte da leone l’ha fatta il rinnovo residenziale.
Infine, il mercato serramenti e facciate che vale 7,6 miliardi di euro (4,5 mld nel residenziale e 3,1 nel non). Il dato interessante, per quanto riguarda i serramenti è la quota del rinnovo che vale 3,8 mld, e quella di 0.9 mld di euro per le facciate.
Cresce la domanda di serramenti e facciate (+ 3,5 euro nel periodo 2020-2424) dove il mercato del rinnovo residenziale è raddoppiato, passando da 2 a 4 mld di euro nel 2024. Per quanto concerne le finestre vendute, il mercato è stimato intorno ai 10 milioni di pezzi, dato molto interessante, che andrà ad aumentare anche per il 2024. Le quote di mercato dei serramenti vedono consolidare la leadership del pvc, (42,7%) contro il 32,8% dell’alluminio e il 20% del legno.
A conclusione dell’intensa giornata, qualche riflessione è d’obbligo? Come ne escono le aziende dopo l’entusiasmo dovuto agli incentivi? “Sicuramente rafforzate dal punto di vista finanziario”, risponde Carmine Garzia, “c’è da capire se lo stesso può dirsi dal punto di vista gestionale. Un consiglio che mi sento di dare alle aziende è quello di investire in marketing e gestionale”. E sull’andamento generale per la fine di questo anno e il 2024? “Speriamo che si fermi questa inflazione perché la stagione degli acquisti sta partendo”, conclude Garzia, “Ci sarà un allineamento dei prezzi e dei margini. Bisognerà stare attenti alle spese e alla redditività operativa ma, nel complesso la situazione non è preoccupante”.
Awards del serramento
La sera precedente è stata organizzata una cena evento per premiare i vincitori degli Awards del Serramento 2023.
Continuate a seguirci per scoprire i prodotti vincitori.
Appuntamento a Bari per il Forum Serramenti&Vetro 2024
A cura di Letizia Di Peppo
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