Economia

Fotovoltaico. Più impianti e potenza installata ma non basta

Crescono in numero gli impianti fotovoltaici installati lo scorso anno e cresce la potenza installata (+36,5% rispetto al 2020). Tuttavia, denuncia Italia Solare, in Italia si installa sei volte meno che in Germania, quattro volte meno che in Spagna, tre volte meno di Olanda e Polonia

Cresce il fotovoltaico. Aumentano nel 2021 il numero e la potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia. Lo rivelano i dati che emergono dall’elaborazione condotta dall’associazione di riferimento Italia Solare sulla base dei dati resi disponibili periodicamente da Terna. E c’è da credere che quest’anno potenza installata e impianti fotovoltaici vedranno un ulteriore slancio. Lo impongono i prezzi folli dell’energia, gas e petrolio in particolare che proprio ieri hanno conosciuto i massimi storici.

Fotovoltaico in forte crescita

Solo lo scorso anno sono stati installati 936,38 nuovi MW di fotovoltaico ovvero + 36,5% rispetto al 2020 (anno sicuramente particolare). La potenza installata cresce grazie a quasi 80 mila nuovi impianti, il che significa un aumento del 43,2% rispetto all’anno precedente. In totale nel nostro paese si giunge a una potenza cumulata complessiva di 22.5 GW (Gigawatt) e un milione di impianti (esattamente 1.015.239).  

Inoltre, al 31 dicembre 2021 la capacità connessa complessiva dei sistemi di accumulo arrivava a 734,94 MWh, dei quali 720, 36 MWh erano batterie al litio e circa 10 MWh di batterie al piombo, con 75.039 il numero degli impianti realizzati.

Grave ritardo rispetto al Piano nazionale

Risultati interessanti ma sicuramente non sufficienti a soddisfare gli obiettivi del PNIEC, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima per gli anni 2021-2030 predisposto dal MISE, con i ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture. Laddove si parla di un fabbisogno di nuova capacità da installare entro il 2030 pari a circa 70-75 GW di energie rinnovabili (solare e eolico).

E’ una situazione di grave ritardo che, combinata alla drammatica situazione ucraina e ai prezzi dell’energia, costringe Italia Solare a scrivere al Presidente Mattarella per segnalare “un’urgente revisione del sistema energetico italiano, per motivi etici, economici e di sicurezza nazionale”.

Appello a Mattarella

“Tra le rinnovabili, evidenzia l’associazione, il fotovoltaico è la tecnologia energetica economicamente più conveniente e quella che più di altre può garantire nuova potenza in breve tempo e, con gli accumuli, la continuità nelle forniture di energia. Nonostante queste evidenze in Italia si installa sei volte meno che in Germania, quattro volte meno che in Spagna, tre volte meno di Olanda e Polonia perché in tutti questi anni non si sono volute sbloccare le autorizzazioni per realizzare nuova potenza fotovoltaica”.

Gli ostacoli sulla strada

Due gli ostacoli per un pieno sviluppo del fotovoltaico.

Il primo sono le difficoltà autorizzative che rallentano e limitano la crescita del settore e degli investimenti.

Il secondo è l’influenza delle lobby fossili. E Italia Solare punta il dito in maniera precisa: “.. i recenti interventi messi in campo dall’attuale governo per contrastare il caro energia non solo sono inefficaci, come è facilmente verificabile dai livelli raggiunti dalle ultime bollette, ma paradossalmente tutelano il gas e ostacolano lo sviluppo delle rinnovabili, come dimostrato dal prelievo dei ricavi provenienti dalla vendita di energia applicato solo alle fonti rinnovabili e non alle fossili”. Una mossa improvvida o un omaggio alle lobby?

a cura di Ennio Braicovich