L’extra ecobonus ma solo per interventi dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. L’annuncio è del sottosegretario all’Economia e Finanze Riccardo Fraccaro in un’intervista che appare sul Sole24Ore di oggi
Riccardo Fraccaro, sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze, annuncia in un’intervista che appare sul Sole24Ore di oggi il quadro degli interventi di ecobonus e sismabonus a sostegno dell’edilizia e della sostenibilità ma che avranno effetto solo per interventi dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2021. Bene l’annuncio ma è una follìa far partire l’incentivo solo per gli interventi dal secondo semestre in poi. Questo significa far gelare la domanda in attesa che il decreto legge decolli. Altri due mesi di gelo. Come fu per il bonus facciate a ottobre che freddò il mercato del rifacimento delle facciate fino a fine anno.
Tra gli interventi previsti per l’ecobonus 110pc rientrano il fotovoltaico, gli accumulatori, l’isolamento delle pareti, gli impianti di riscaldamento, la sostituzione degli infissi.
Gli incentivi entrano nel Decreto Maggio che dovrebbe uscire a fine settimana. Con l’intervento di Fraccaro si precisa meglio quanto anticipato dai ministri Gualtieri e Patuanelli nei giorni scorsi. Si possono riassumere nella formula del credito di imposta 110pc degli investimenti per interventi di risparmio energetico o adeguamento antisismico effettuati dai proprietari di casa o di condominio. Il credito potrà essere ceduto a banche, assicurazioni e istituzioni finanziarie.
La novità più importante annunciata da Fraccaro è forse quella che viene generalizzata la possibilità (oggi consentita solo agli incapienti) per le famiglie e i condomini di cedere il credito di imposta maturato a banche, assicurazioni o altri intermediari finanziari. E alle stesse imprese che realizzano i lavori. Saranno loro questi soggetti ad anticipare le somme necessarie per effettuare i lavori e saranno poi loro a incassare il credito di imposta dal fisco, con la possibilità anche di cederlo ulteriormente in passaggi successivi e senza limiti. Le famiglie, se vorranno, potranno non anticipare le somme necessarie per pagare i lavori. Resta la possibilità, comunque, di pagare i lavori e poi riscuotere nei cinque anni successivi il credito di imposta superiore alla spesa sostenuta.
La cessione del credito di imposta viene allargata anche agli interventi di manutenzione e ristrutturazione semplici che oggi sono agevolate con il 50 o il 65%.
Viene reintrodotto lo sconto in fattura. Le famiglie potranno cedere il credito “all’impresa che fa i lavori tramite uno sconto in fattura che ti consente di fare i lavori senza pagare nulla. Poi, sarà l’impresa a pagare meno tasse o scontarlo e cederlo a sua volta alla banca o a qualsiasi altra impresa che abbia capienza fiscale“.
Infine, Fraccaro mette una toppa al bonus facciate 90pc pensando di portarlo nell’alveo del 110pc se oltre alla “mano di vernice” ci sarà anche “il cappotto termico”.
Tutto questo nell’intervento odierno di Fraccaro che sa tanto di effetto annuncio, anche se dettagliato. Ovviamente un giudizio complessivo lo si potrà dare solo leggendo il testo del Decreto Maggio (e neanche le sue dieci bozze preliminari). Se Fraccaro voleva far parlare di sè c’è riuscito ma …in male! Che il giovane sottosegretario corregga immediatamente la stupidaggine!
a cura di Ennio Braicovich
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