Francia. Le Associazioni del serramento, delle chiusure e dei vetri chiedono la stabilizzazione delle detrazioni fiscali CITE

Sei Associazioni francesi del comparto serramenti, del vetro e della protezione solare chiedono a gran voce al Governo transalpino la stabilizzazione del CITE-Crédit d’Impôt pour la Transition Energétique, ovvero il credito di imposta per la transizione energetica, un provvedimento che assieme all’IVA agevolata del 5,5% ha contribuito a dare un po’ di ossigeno al comparto e a salvaguardare 8 mila posti di lavoro.

Nel corso di un anno di applicazione il CITE si è rivelato strumento efficace e di semplice applicazione favorendo in un momento difficile la sostituzione delle finestre da parte dei clienti finali. Il segmento della sostituzione rappresenta il 70% del mercato delle finestre. Ricordiamo che in Francia l’agevolazione fiscale per i lavori di risparmio energetico è del 30% e che i lavori di ristrutturazione godono da un ventennio dell'aliquota favorevolissima del 5,5%.

Del CITE possono approfittare dal 1° gennaio 2015 solo i clienti che si rivolgono ad aziende qualificate RGE-Reconnu Garant de l’Environment, un sistema di qualificazione (clicca qui) che consiste in un programma di verifiche, formazione e controlli in opera, che le sei Associazioni apprezzano come segno di qualità che rassicura il cliente e valorizza le aziende fornitrici.

Grazie al CITE esse ricordano al Governo che è stato salvaguardato un posto di lavoro ogni 110 finestre prodotte e installate in Francia e ne chiedono la stabilizzazione per garantire alle aziende stabilità e visibilità a lungo termine.

Le sei Associazioni sono FFB Métallerie – Union des Métalliers, FFPV – Fédération Française des Professionnels du Verre, UMB FFB – Union des Métiers du Bois FFB, SNFA – ( menuiseries extérieures réalisées en profilés aluminium), SNFPSA – Syndicat National de la Fermeture, de la Protection Solaire et des professions Associées, UFME – Union des Fabricants de Menuiseries Extérieures

(eb)