Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, in audizione al Senato: abbiamo individuato assieme alla Guardia di Finanza 4,4 miliardi di crediti inesistenti intorno ai bonus edilizi
La frode dovuta a indebite cessioni di credito di imposta o sconti in fattura sta raggiungendo cifre inimmaginabili, quasi da mini finanziaria. Ieri Enrico Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha dichiarato le cifre della frode (al 31 dicembre) nel corso di un’audizione alla 6.a Commissione Bilancio del Senato. Le attività di analisi e controllo di Agenzia e della Guardia di Finanza hanno portato a individuare “un ammontare complessivo di crediti d’imposta inesistenti di cui agli articoli 119 e seguenti del Decreto Rilancio di 4,4 miliardi di euro“.
Inoltre, a fine anno “le prime cessioni e gli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle entrate attraverso l’apposita piattaforma sono stati: quasi 4,8 milioni; per un controvalore complessivo di oltre 38,4 miliardi di euro”. Ovvero l’ammontare della frode è pari all’ 11,4% del valore delle prime cessioni e degli sconti in fattura!
E pensare che lo stesso Ruffini aveva dichiarato a novembre, in un’intervista a Il Sole24Ore, un paio di giorni prima della pubblicazione del DL Antifrodi n. 157/2021, che l’ammontare della frode per crediti da bonus edilizi inesistenti ammontava a 800 milioni (dato di fine settembre). Il che francamente fa pensare che nel giro di tre mesi la situazione sia sfuggita totalmente al controllo di chi doveva controllare. E che forse qualcuno doveva dimettersi o essere dimesso.
I dati della frode sui bonus edilizi
Tornando all’audizione, i dati emersi dall’audizione di Ruffini parlano di:
- 2,3 miliardi oggetto di sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria;
- 160 milioni sono stati sospesi e scartati dall’Agenzia sulla piattaforma Cessione dei crediti grazie ai controlli preventivi introdotti dal DL Anti frode;
- i restanti valori sono oggetto di indagini in corso e di richieste di sequestro preventivo;
- le operazioni di prime cessioni e sconti in fattura comunicate alla piattaforma dell’Agenzia sono state 4,8 milioni;
- il valore complessivo di tali operazioni è 38,4 miliardi di cui 0,6 nel 2020 e 37,8 nel 2021.
Particolarmente interessante è la tabella riportata qui a lato che rinveniamo sul Corriere.it realizzata sulla base di dati delle Entrate. Essa offre i dati analitici di prime cessioni e sconti in fattura in funzione degli specifici bonus edilizi: valore degli importi e numero delle comunicazioni.
L’audizione di Ruffini è avvenuta nel quadro della Conversione del decreto-legge n. 4/2022, su sostegno a imprese e operatori economici, lavoro, salute e servizi territoriali, per emergenza Covid-19, e per contenimento effetti aumenti prezzi in settore elettrico. Il DL denominato Sostegni ter contiene l’articolo 28 che frena bruscamente la cessione dei crediti per evitare le frodi ma che al contempo quasi azzera l’attività del mondo dell’edilizia. La conversione dovrebbe avvenire entro fine mese.
a cura di Ennio Braicovich
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