Sono opere uniche in vetro e acciaio quelle progettate dallo studio di architettura Heatherwick Studio che vanno ad incastonarsi come gemme nella preesistente struttura industriale georgiana della distilleria di gin Bombay Sapphire a Laverstoke in UK.
Dieci anni dopo aver vinto un premio di design messo in palio dal gin Bombay Sapphire per un ponte di vetro, lo studio di architettura Heatherwick è stato incaricato di condurre il masterplan e la progettazione della nuova distilleria della società nel sud dell'Inghilterra. Il sito è nel villaggio di Laverstoke a cavallo del fiume Test nel cuore dell'Inghilterra.
“Era evidente che non sarebbe sufficiente ripristinare semplicemente gli edifici storici esistenti, ma era necessario ridare importanza al fiume e usarlo come un centro attorno a cui progettare. Abbiamo anche ritenuto che il nuovo piano del sito avrebbe funzionato solo con la creazione di un cortile centrale come area di raccolta e punto di messa a fuoco del progetto” Da qui la scelta di realizzare due strutture in metallo e vetro proprio nel cortile e poste sul fiume.”.
Per trasformare questo pensiero in realtà lo studio ha lavorato con le agenzie governative English Heritage e English Nature per rinnovare 23 degli edifici storici esistenti e demolire nove delle più recenti strutture industriali e un ponte privo di qualità.
L'altro passo significativo è stato quello di ampliare notevolmente il letto del fiume e rimodellare le sue sponde. Il master plan iniziale aveva incluso anche la creazione di un centro visitatori. Tuttavia nel vedere il processo di distillazione a vapore e le forme scultoree dei grandi alambicchi di rame per la produzione del gin, uno dei quali ha più di duecento anni, ci si è convinti che mostrare il processo di distillazione sarebbe stato molto più interessante per un visitatore che qualsiasi esperienza simulata.
La tecnica di produzione del gin della Bombay Sapphire è diversa da quella usata da altri distillatori di gin, e viene ancora effettuata in conformità con una ricetta ideata nel 1761 che infonde nel gin i vapori di dieci erbe e spezie tropicali e mediterranee. Questo ha portato a pensare di realizzare una serra botanica.
E’ stata così sviluppata l'idea di costruire non una, ma due serre botaniche nel cortile centrale, una con piante tropicali e l'altra con quelle del Mediterraneo e coltivare le dieci specie vegetali che danno al gin Bombay Sapphire la sua particolarità.
Il risultato sono le geometrie complesse e asimmetriche delle nuove serre vetrate che hanno richiesto molti mesi per calcolarle, ingegnerizzarle e realizzarle.
Le strutture sono costituite alla fine da 893 lastre di vetro curvato bidimensionalmente ritenute in telai in acciaio inox, in finitura bronzo. Nel loro complesso le serre sono costituite da più di diecimila componenti realizzati su misura.
La distilleria ha aperto al pubblico nell'autunno dello scorso anno e ha ricevuto un’eccellente valutazione BREEAM per sostenibilità e design. La parte di ingegneria statica è di Arup mentre la progettazione e la costruzione sono di Meller ltd.
La grande struttura di vetro che ospita la serra mediterranea ha circa 9 m di diametro e 15 m di altezza. La struttura di vetro più piccola che ospita la serra tropicale e ha un diametro di circa 9 m ed un'altezza massima di 11 m. Le strutture vetrate sono state realizzate dalla Bellapart con vetri curvi Cricursa mentre Montajes Martin de la Fuente è l’azienda spagnola specializzata nel montaggio di carpenteria leggera che ha eseguito la posa.
Le strutture hanno una forma definibile a pieghe circolari. Dalla base si estende verso l'alto con una curva che si restringe verso l'edificio adiacente. Quando si restringe la pieghettatura circolare si trasforma in una forma rettangolare. La maggior parte della superficie di vetro è vetro strutturale, i pannelli di vetro sono collegati al telaio in acciaio inossidabile con una serie di connettori.
Le belle immagini sono fonte Bellapart e sono di Iwan Baan.
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