La transizione sotto molti punti di vista è stata analizzata durante l’annuale Assemblea dell’Associazione Unicmi. Un incontro molto partecipato, ricco di spunti e stimoli non solo per gli associati ma anche per tutto il comparto del serramento
La filiera dell’alluminio si è trovata a Milano lo scorso dicembre per l’annuale Assemblea dell’associazione Unicmi; titolo dell’incontro “Governare le transizioni”.
In un periodo particolare e soggetto a molte evoluzioni e cambiamenti come quello attuale, sembra difficile poter tracciare un quadro specifico, ma questi mutamenti vanno, per forza di cose, affrontati e gestiti e le imprese non possono restare sedute a guardare ma devono in qualche modo agire.
Transizione digitale e tecnologica
Con questo spirito si sono riuniti gli associati Unicmi che insieme ai rappresentanti dell’associazione e ad alcuni ospiti hanno provato a immaginarsi il futuro. E ciò significa soprattutto essere pronti ad affrontare sfide imminenti con consapevolezza e la conoscenza degli strumenti a disposizione.
A questo proposito è intervenuto, in collegamento, Paolo Casalino (Direzione generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il made in Italy, Dipartimento per le politiche per le imprese) del MIMIT Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha fatto il punto sul PNRR, mostrando alcune iniziative, risultati e obiettivi. In particolare, l’attività del ministero si concentrerà su quattro misure:
- Transizione 4.0, iniziativa che incentiva digitalizzazione, tecnologie ricerca e sviluppo.
- Tecnologia satellitare ed economia spaziale per la transizione digitale.
- Potenziamento ed estensione di centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria con supporto a 50 centri per fornire servizi avanzati digitali alle imprese
- Transizione 5.0 efficienza energetica ed energie rinnovabili
Risulta evidente il sostegno rivolto alle PMI, il supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, le tecnologie Net Zero e la competitività e resilienza delle filiere strategiche.
A fine intervento, il direttore Pietro Gimelli ha sottolineato che le iniziative del PNRR non hanno a che fare solo con i progetti ma anche con le imprese e quindi è importante conoscerle per investire al meglio nei prossimi anni.
Transizione normativa
L’associazione Unicmi è una realtà molto attiva che supporta le aziende in percorsi normativi, e formativi, grazie a uno strutturato ufficio tecnico gestito dall’ingegner Paolo Rigone che in questi anni ha perseguito numerose attività progetti che rappresentano il cuore del lavoro associativo, lavoro orgogliosamente presentato dal presidente Mauro Durazzi nel suo discorso introduttivo, nel quale ha anche affermato: “Nei mercati delle ristrutturazioni, del terziario, delle nuove costruzioni, delle infrastrutture, il serramento in alluminio, le facciate continue, le facciate ventilate, la carpenteria metallica, i prodotti per le infrastrutture di mobilità, i giunti e gli appoggi per gli impalcati, i pannelli, i ponteggi e tutte le filiere industriali che li supportano dovranno essere protagonisti. Con la sostenibilità e la qualità dei nostri prodotti e con la professionalità delle nostre Aziende. E veniamo al perché insisto a dire che dovranno. Dovranno perché possono. Dovremo perché possiamo, e ogni imprenditore, ogni manager d’impresa, se può, Deve. E possiamo perché le nostre imprese e i nostri prodotti hanno tante importanti chiavi di accesso a questi mercati: la chiave della sostenibilità, quella della sicurezza (delle strade e degli edifici), la chiave dell’efficienza energetica e quella del confort acustico (di nuovo, sulle strade e negli edifici), la chiave della qualità normativa e quella della filiera industriale radicata sui territori e densa di competenze, la chiave della qualità dei prodotti e della responsabilità della loro posa. Tutto questo con una chiave in più che è solo dei nostri associati: una casa comune come UNICMI che, rappresentando le istanze di ciascuno riesce a dare forza a quelle di tutti. Ecco perché possiamo, e quindi dobbiamo essere ottimisti.”
Transizione post era bonus
Immancabile la relazione del professor Carmine Garzia dell’ufficio Studi Economici Unicmi che ha mostrato lo scenario del comparto costruzioni.
Nel 2025 l’Italia crescerà meno della media Europa e la Germania ancora meno dell’Italia. Per fortuna, però, l’inflazione è sotto controllo e continua a crescere il tasso di occupazione. Nel corso del 2025 ci saranno altri tagli ai tassi di interesse ma la crisi automotive influenzerà molto la crescita del PIL e si sentirà anche nei prossimi due o tre anni.
Il tema critico per il 2025 è la discesa dei prezzi, abbastanza positivo il dato dei permessi a costruire principalmente per il comparto del non residenziale.
Il tasso di crescita del settore costruzioni segna un -0,7% nel 2024 ma si prevede un + 0,7% nel 2025 anche se, ovviamente si assisterà a una netta differenza tra chi opera nelle infrastrutture, nel residenziale e nel non residenziale; infatti, ci sarà un calo di circa 10 miliardi nel residenziale con un incremento di circa 5 miliardi nelle infrastrutture e di 5 miliardi nel non residenziale.
Il settore dei serramenti e delle facciate dovrà concentrare i propri sforzi sulla qualità del prodotto, sui servizi, sulla posa e sul proprio posizionamento per non far scendere i prezzi e i margini. Potenzialmente il mercato della sostituzione è infinito con ottime potenzialità ma servono le strategie giuste per penetrarlo adeguatamente; sicuramente sarà necessario attenzionare i mercati del non residenziale e del pubblico.
Transizione estetica
Alessandro Longo, Senior architect/Urban practitioner di Lombardini22 attraverso una relazione molto suggestiva ha evidenziato la preoccupazione suscitata a livello mondiale dal cambiamento climatico che richiede la definizione di una nuova alfabetizzazione del gusto, che aggiorni i codici del progetto in funzione della salvaguardia dell’ambiente vissuto e costruito: “Innovare è anche modificare linguaggi e quello che ci attende è integrare e adattare introducendo nuovi connotati estetici. Innovare è anche ricerca di equilibrio tra sobrietà e performance. Ci sono scelte progettuali e tecnologiche che possono fare la differenza e condurci verso una «transizione estetica» sostenibile degli involucri edilizi?” Longo ha risposto affermativamente evidenziando come le possibilità tecnologiche da esplorare siano diverse anche volendo conservare importanti percentuali di trasparenza e riflessione. Le tecnologie di involucro edilizio adattivo possono aumentare sensibilmente l’efficienza energetica degli edifici. La norma presenta le procedure per considerare l’effetto di tali elementi nel calcolo dei fabbisogni energetici, per diverse tipologie di involucro adattivo e di strategie di controllo. Lo “Smart Readiness Indicator” (SRI) è l’indice comune dell’UE per valutare la predisposizione degli edifici ad accogliere e utilizzare le tecnologie intelligenti digitali. Obiettivo è la realizzazione di edifici sani, energeticamente efficienti e confortevoli, anche tramite l’automazione e il monitoraggio elettronico dei servizi. Concludendo il suo intervento, l’architetto Longo ha sottolineato quanto sia necessaria un nuova consapevolezza del cliente e dell’utente. “Educare a una nuova esperienza estetica nativa del mondo sostenibile sarà fondamentale per la transizione verso nuovi paradigmi economici, produttivi, sociali, culturali. Dovremo chiederci non più cosa voglio fare ma cosa DEVO fare. Il prodotto sostenibile non dovrà infatti essere solo la copia impoverita del prodotto non sostenibile, al contrario dovrà essere, rispetto a quest’ultimo, più bello, esteticamente più forte e convincente. E proprio questo sarà il ruolo di una transizione estetica: Lavorare sulla bellezza della sostenibilità per tenere insieme necessità della soluzione e libertà della scelta”.
Transizione della mobilità
Unicmi è un’associazione che riunisce molte realtà differenti nel comparto alluminio e in occasione di questa assemblea era presente anche Gavriel Caivano, Responsabile barriere di sicurezza, barriere antirumore e altri asset Ingegneria della manutenzione di Autostrade per l’Italia che ha illustrato l’opera di monitoraggio dei 9.834 km di barriere di sicurezza e degli oltre 500 km di barriere antirumore e ha evidenziato gli investimenti per il piano di ammodernamento messi in atto da Aspi.
L’ingegner Caivano ha poi sottolineato il continuo dialogo con l’Associazione e con le Imprese del settore che si è concretizzato nel ciclo di 3 seminari tecnici svolti con Unicmi e con l’Ordine degli Ingegneri di Roma e si svilupperà nel 2025 con il 2° ciclo di seminari di due giorni dedicato all’innovazione ed all’aggiornamento delle normative, al dialogo con le Imprese per la procedura per l’emissione del certificato di corretto montaggio ed installazione dei dispositivi di sicurezza stradali e alla collaborazione dell’associazione con Aspi per la redazione di un capitolato tecnico finalizzato ad individuare le caratteristiche tecniche e le prestazioni minime dei serramenti in attesa dell’emanazione delle LLGG per la realizzazione degli interventi diretti al ricettore previste dall’art.7 del DPR 142/2004.
Transizione del confronto
Paola Sarco, Exhibition Director di Fiera Milano, ha ribadito come MADE sia la manifestazione di riferimento in Italia, e una delle principali in Europa, per il mondo dell’architettura e dell’edilizia, focalizzando l’attenzione su come la nuova edizione metterà al centro le tematiche della sostenibilità, della digitalizzazione, della sicurezza e dell’innovazione di materiali e processi coinvolgendo Associazioni, mondo della progettazione, mercati internazionali, Pubblica Amministrazione, imprese edili e serramentisti.
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