Lo ha stabilito il Governo nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri. Si allenta così la stretta introdotta dall’articolo 28 del Decreto Sostegni ter. Crediti da bonus edilizi cedibili 3 volte, a banche e assicurazioni. Introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni. Pene più severe per i tecnici abilitati che dichiarano il falso
Il Governo corregge il tiro sull’articolo 28 del decreto Sostegni ter di gennaio. Introdotto per fermare le frodi ponendo una rigida stretta alle cessioni dei crediti da bonus edilizi, il provvedimento ha finito per bloccare le attività in edilizia.
La correzione ha preso la forma di un decreto-legge dal titolo “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili”.
Il Governo dice che…
In attesa del testo del decreto-legge vale la pena di leggere la nota diffusa da Palazzo Chigi: “La disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni”.
Verrebbe così smentita la versione data dai giornali radio della serata che il Governo avrebbe dato il via libera a 1 cessione tra imprese e a 2 a favore delle banche e istituzioni finanziarie.
La cessione tra imprese, almeno una, era stata fortemente richiesta dalle associazioni del serramento proprio ieri per permettere il cosiddetto “sconto in fattura di filiera” (vedi qui). Una pratica molto utile specie per le piccole imprese che si affidano ai loro fornitori per le procedure molto complesse della cessione dei crediti.
Pene più severe per chi dichiara il falso
Il Governo introduce anche pene più severe per i tecnici abilitati che nelle asseverazioni dichiarano il falso o omettono informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione. Oppure attestano falsamente la congruità delle spese. Il carcere va da 2 5 anni, le multe da 50 mila a 100 mila euro.
Le prime valutazioni sul decreto-legge del Governo vengono da CNA e Confartigianato.
Secondo CNA
“E’ opportuna la scelta del Governo di intervenire con un decreto correttivo, come ripetutamente da noi sollecitato per superare il blocco della cessione dei crediti legati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e scongiurare la paralisi del settore delle costruzioni generata del decreto Sostegni Ter” così il presidente nazionale CNA, Dario Costantini.
Il nuovo decreto-legge, secondo la Confederazione, elimina gli impedimenti all’acquisto da parte dei soggetti finanziari autorizzati e regola l’utilizzo dei crediti sottoposti a sequestro penale, consentendo agli intermediari di riprendere, senza indugi, l’acquisto dei crediti di imposta.
Confartigianato ritiene che…
Il presidente di Confartigianato Marco Granelli afferma: “Il Governo ha recepito le nostre sollecitazioni per modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni. La nuova strada individuata dall’Esecutivo rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. Ora rimane aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere: ci auguriamo possa essere considerato e risolto nell’ambito dell’esame parlamentare”. Ora la parola al Parlamento.
a cura di Ennio Braicovich
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