Una ricerca sull'utilizzo del grafene come substrato di trattamenti di verniciatura e per barrette di taglio termico
Grafene, materiale altamente innovativo, dalle straordinarie applicazioni e di recentissima scoperta (2004). Il suo utilizzo è oggetto di una collaborazione avviata tra Ponzio Srl, produttore di sistemi per finestre e facciate in alluminio, il Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIIE) e il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila (DSFC) per un progetto di Ricerca e Sviluppo.
Il progetto è coordinato dal prof. Carlo Cantalini con la collaborazione del prof. Luca Ottaviano del laboratorio 2D LAB, la prof.ssa Giulia Fioravanti e l’ing. Giuseppina Di Iorio dell’Ateneo aquilano mentre per la Ponzio il tutto è seguito da Emilio Ponzio, Massimiliano Durante, Franco Gentile e Pieralfonso Bozzelli.
Il progetto, che fa riferimento al Bando POR FESR ABRUZZO 2014-2020 Linea di Azione I.1.4 denominato “Sostegno alle attività collaborative di Ricerca e Sviluppo (R&S) per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, ha come oggetto la “Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale inerenti lo studio di soluzioni innovative di prodotto e di processo basate sull’utilizzo del grafene come additivo di adesione dei substrati alle polveri di vernici e/o come materiale di rinforzo di manufatti di poliammide e/o differenti matrici termoplastiche, relativamente alle specifiche formulazioni dei materiali utilizzati”
La ricerca sarà condotta rispettivamente nei laboratori del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia (DIIIE) e del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila e in quelli dello stabilimento Ponzio s.r.l di Pineto (TE)
In sintesi, mediante l’utilizzo di questo materiale innovativo (il grafene) opportunamente funzionalizzato si vogliono superare, attraverso lo studio e la ricerca di applicazioni alternative, alcuni limiti di processo nell’ambito della verniciatura a polvere di materiali a base di poliammide e fibra di vetro. Il nuovo processo ha altresì l’obiettivo di migliorare prodotti utilizzati in verniciatura che non fanno uso di cromo esavalente.
Rilevanti le ricadute di carattere ambientale e sociale dell’innovazione. Dal punto di vista ambientale le nuove formulazioni a base di grafene sono in grado di sostituire il ricorso a reagenti chimici di processo a base di cromo esavalente, per il quale si prevede la messa al bando da parte della UE entro l’anno 2019.
Dal punto di vista sociale, il ricorso a lavorazioni non impattanti dal punto di vista ambientale, garantisce la continuità produttiva e occupazionale del partner industriale, in accordo alle più stringenti normative in fatto di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.
Il grafene, che è anche il materiale più sottile al mondo -è un foglio costituito da un solo strato di atomi di carbonio- , ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica. Le scoperte sul grafene e le sue applicazioni, conseguite nel 2004 sono valse il premio Nobel per la fisica 2010 ai due fisici Andrej Gejm e Konstantin Novoselov dell’Università di Manchester.
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