Grata di sicurezza antieffrazione in classe RC5

Cacciaviti, tenaglie, cunei. E poi, piede di porco, martello, accetta, scalpello e trapano portatile. E quindi trapano elettrico, sega a sciabola, per finire con una mola ad angolo con un disco di 125 di diametro massimo. Sono questi gli strumenti utilizzati dagli operatori dell’Istituto Giordano per attaccare secondo le norme europee antieffrazione EN 1627-28-29-30 una grata di sicurezza. Uno dopo l’altro tre dischi si consumano inesorabilmente tagliando solo parte di una barra della grata. Allora l’operatore prosegue il taglio con la sega a mano nel tempo che gli resta a disposizione ma incontra un tubolare interno in acciaio carbonitrurato che rende vano l’attacco.

Alla fine dei 15 minuti della prova finale prevista dalla norma europea gli operatori dichiarano forfait e si arrendono. In totale la grata ha superato una prova durata globalmente 225 minuti di cui 75 di attacchi diretti eseguiti con tutti gli strumenti di effrazione previsti dalla norma.
Alla fine del set di prove previste dalle norme (prove sotto carico statico e dinamico e prove di effrazione manuale)  la grata viene certificata in classe di resistenza antieffrazione RC5, quando il livello di massima resistenza è RC6. E’ Alice V, la grata antieffrazione di Xecur, azienda lombarda di Spino d’Adda, Cremona.
Realizzata con tubolari d’acciaio “blindati” ed equipaggiata con perni e puntali di chiusura da 16 mm antitaglio e “blindati”, Alice V è disponibile nelle versioni per finestre, porte finestre e porte, anche con serratura passante. Xecur vanta versioni fino a 4 ante.