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Highlights attualità. Dal PNRR alla transizione green

45,6 sono i miliardi di euro di fondi PNRR spesi alla fine dello scorso anno e ancora 151 sono da investire, la previsione è di spenderne 43 nel 2024 e 56 nel 2025

In attesa dell’ultimo passaggio al Senato del Decreto SalvaCasa, in questa settimana si è fatto il punto sulla spesa dei fondi del PNRR, sulla transizione green degli edifici e sul riciclo dei packaging

 

PNRR, a che punto è la spesa

Alla fine dell’anno scorso, sono stati spesi 45,6 miliardi di euro dei fondi PNRR. Restano da spendere 151,4 miliardi in tre anni. Nella riprogrammazione del PNRR si prevede di spendere 43 miliardi nel 2024 e 56 nel 2025.

Sul podio, al 31 dicembre 2023, sale il Ministero dell’Ambiente e la Sicurezza energetica (14 miliardi), poi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (13,76 miliardi). Al terzo posto, con sei miliardi, quello delle Infrastrutture. A seguire Istruzione, Università e Transizione digitale.

Tra le misure più finanziate dal nuovo PNRR: 14 miliardi vanno all’Ecobonus, 8,9 miliardi alla Transizione 4.0 e 6,3 miliardi alla Transizione 5.0, 5,5 miliardi alle Politiche attive del lavoro e alla Formazione.

 

Transizione green per gli edifici pubblici

La direttiva Case Green (EPBD) riguarda sia gli edifici residenziali sia le strutture pubbliche. Per quest’ultime, secondo il sindacato Fillea-Cgil, il processo di riqualificazione in Italia potrebbe riguardare quasi 500 mila edifici pubblici, per un costo stimato nell’ordine di 25 miliardi di euro, tra il 2025 e il 2035.

Per le strutture non residenziali (circa 1.576.000), l’ANCE ricorda che la direttiva EPBD cambia il modo in cui vengono stabiliti gli obiettivi: rispetto al residenziale che prevede un target di riduzione media dei consumi complessivi che lascia flessibilità in merito alla scelta degli edifici da ristrutturare, per gli immobili pubblici c’è l’obbligo di ristrutturare il 16% delle costruzioni con prestazioni peggiori entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Si tratta rispettivamente di circa 252mila edifici al 2030 e ulteriori 157mila edifici entro il 2033.

La direttiva Case Green prevede delle eccezioni per alcune categorie, come le strutture con particolare valore architettonico o storico.

Le nuove costruzioni di proprietà pubblica dovranno invece essere a emissioni zero dal 2028.

 

Balzo in avanti della percentuale di riciclo

Nel 2023, certifica CONAI (Consorzio nazionale imballaggi), è stato riciclato il 75,3% dei rifiuti da packaging: 10,5 milioni di tonnellate su un totale di 13,9 immesse al consumo. Una crescita che supera il target europeo del 70% da raggiungere entro il 2030.

Sono stati riciclati 4,6 milioni di tonnellate di carta, 2,5 milioni di vetro, 2,2 milioni di legno, 1 milione di plastica tradizionale, 418mila tonnellate di acciaio, 59mila di alluminio e circa 44mila di bioplastica compostabile.

In crescita anche il packaging usato più volte: oltre 1,2 milioni di tonnellate gli imballaggi riutilizzabili dichiarati a CONAI, mentre erano 1,1 milioni del 2022.