Assotende ha aderito al Global Shading Day e secondo i dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo il fatturato di questo settore ha registrato nel 2023 un valore che supera gli 1,8 miliardi di euro. Questo e molto altro nel nostro consueto appuntamento con l’attualità
Pergotende, schermature solari, direttiva Case Green, dati Istat sull’effetto Superbonus,… cosa vi siete persi questa settimana.
Direttiva Case green, quale sarà l’impatto?
La direttiva sulle Case green, approvata la scorsa settimana dal Parlamento europeo, continua ad alimentare il dibattito sull’impatto che avrà nel nostro Paese, in termini di numeri di edifici coinvolti e reperimento delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
In un’intervista rilasciata su La Stampa il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato che la direttiva “non tiene pienamente conto delle nostre specificità (quasi i 2/3 degli edifici ha più di 70 anni) e della condizione di ultra frazionamento della proprietà, posto che la caratteristica italiana è quella di avere oltre l’80% di famiglie che sono proprietarie di immobili”.
Il ministro sostiene sia necessaria gradualità: sebbene l’obiettivo finale non vada messo in discussione dovrà essere elaborata una scala di priorità degli interventi, a partire dagli immobili meno efficienti per riuscire a tagliare i consumi del 16% entro il 2030.
La riqualificazione coinvolgerà più di mezzo milione di edifici pubblici e 5 milioni di edifici privati. Secondo Unimpresa su 12,5 milioni di unità totali, sono oltre 7,6 milioni gli immobili italiani classificati nelle classi energetiche F e G, quindi rientranti fra quelli che dovranno essere riqualificati, con importanti investimenti a carico di famiglie e imprese.
A livello europeo non sono previsti ulteriori stanziamenti, per reperire le risorse diverse le proposte in campo: da un fondo europeo per la transizione energetica a finanziamenti agevolati, da bonus edilizi più aggressivi al ripristino di cessione del credito e sconto in fattura. Il presidente di Confartigianato Marco Granelli sottolinea che “l’Italia ha dimostrato, con il sistema degli eco bonus, una buona capacità di intervento per la messa in efficienza degli edifici” e che “appare necessario un intervento europeo sullo schema di NextGenerationEU. In sostanza, un sistema di incentivi stabili nel tempo è necessario per dare certezza alle famiglie e alle imprese. Dobbiamo passare dall’era disordinata del superbonus a quella ordinata del ‘climabonus’”.
L’effetto del Superbonus sul settore delle costruzioni
L’Istat nella nuova “Nota sull’andamento dell’economia italiana” del 12 marzo, dedica un focus sul settore delle costruzioni in Italia nel periodo 2020-2023 dov’è evidente l’effetto delle agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico degli edifici sull’andamento di questo settore.
Nei primi mesi del 2020 le misure di contenimento legate alla pandemia, si legge nella Nota, avevano penalizzato fortemente il comparto, facendo segnare nel nostro paese il calo più marcato tra le maggiori economie euro. Da inizio 2021 l’indice di produzione delle costruzioni in Italia, beneficiando anche di incentivi fiscali, si è riportato sui livelli di gennaio 2020, fornendo impulsi positivi a occupazione e investimenti. Il valore aggiunto, come riporta l’Istat, ha ripreso a crescere a ritmi molto elevati nel 2021 (+20,6%), nel 2022 (+11,4%) e nel 2023 (+4,3%), con tassi molto più alti rispetto a quelli del totale dell’economia (rispettivamente +8,0%, +4,1% e +1,2%). Gli investimenti in costruzioni in abitazioni sono aumentati del 50,1%, del 14,6% e del 4,1% rispettivamente nel 2021, 2022 e 2023, mentre quelli in fabbricati residenziali e altre opere del 7,3%, 9,5% e 2,8%. L’occupazione è cresciuta di conseguenza
Nel 2023 l’Istat rileva che il contributo alla crescita del settore delle costruzioni agli investimenti fissi lordi si è notevolmente ridotto.
Per l’anno in corso l’Ance stima un -7,4% di investimenti, sostenendo la necessità di dare continuità al sistema degli incentivi per l’efficientamento energetico e sismico.
Per Luca Dondi (AD di Nomisma) “il Superbonus è stato una misura sbagliata ma ha garantito uno stimolo all’intera economia. È mancato un atterraggio morbido, ora serve un piano per nuovi incentivi”.
Schermature solari e tende per abbattere i consumi
Assotende ha aderito al Global Shading Day, celebrato il 21 marzo e promosso dall’European Solar Shading Organisation (ES-SO) con l’obiettivo di evidenziare i vantaggi ambientali ed economici delle soluzioni di ombreggiatura, contribuendo a mantenere freschi gli edifici, riducendo il consumo di energia per il raffreddamento.
Secondo i dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo su base Istat, il fatturato di questo settore ha registrato nel 2023 un valore che supera gli 1,8 miliardi di euro.
“In un momento in cui la sostenibilità ambientale è al centro dell’agenda politica italiana ed europea, l’attenzione verso soluzioni che favoriscano il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO2 è sempre più urgente, e in questo contesto le schermature solari emergono come strumento fondamentale”, ha dichiarato Gianfranco Bellin, presidente di Assotende di FederlegnoArredo.
Pergotenda: edilizia libera o nuova costruzione?
La pergotenda quale elemento di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, finalizzato a una migliore fruizione dello spazio esterno dell’unità abitativa, si qualifica in termini di mero elemento accessorio, la cui rimozione è possibile previo smontaggio e non per demolizione.
Una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 916 del 30 gennaio 2024) elimina qualsiasi dubbio sulla qualificazione di questa tipologia di struttura, respingendo il ricorso in appello di un’amministrazione comunale sull’illegittimità di un ordine di demolizione ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/2001 (Testo Unico Edilizia), impartito su una struttura composta da pilastrini in legno, con tetto composto da assi di legno su cui scorreva una tenda avvolgibile.
Incentivi auto in ritardo
Contrariamente a quanto annunciato gli ecoincentivi per cambiare auto, che dovevano entrare in vigore entro marzo, slittano e probabilmente non saranno accessibili prima del mese di aprile. Al Ministero del Made in Italy mancherebbero i pareri tecnici necessari dei ministeri di Economia, Infrastrutture e Ambiente. Il provvedimento dovrà poi essere presentato al Consiglio dei ministri per l’approvazione finale.
Il piano incentivi presentato ufficialmente il 1° febbraio scorso prevede la rottamazione delle auto dalla categoria Euro 0 ad Euro 4, e anche Euro 5 per l’acquisto di vetture elettriche o ibride-plug nel caso di Isee inferiore a 30 mila euro.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere